Per migliorare il contorno occhi sono possibili diverse terapie, domiciliari e non. La Terapia sistemica domiciliare prevede l’assunzione per via orale di antiossidanti naturali a base di luteina e zeaxantina (presenti in uova e verdure), utili a contrastare la degenerazione e la secchezza maculare, con conseguente insorgenza di rughe nel contorno occhi.
Terapia topica domiciliare
Vi è poi la Terapia topica domiciliare, basata sui “favolosi quattro”:
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Acido ialuronico: è un polisaccaride formato da catene di acido glucuronico e N-acetilglucosamina presente nella cute, con il compito di dare idratazione e turgore. Le catene di acido ialuronico si inseriscono nel contesto degli spazi lasciati dalle fibre collagene per creare uno scafold di sostegno. A mano a mano che l’età avanza la quota di acido ialuronico diminuisce a discapito di idratazione e turgore.
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Aloe vera: fin dall’antichità è considerata una pianta medicamentosa dotata di proprietà cicatrizzanti, rigeneranti e protettive per la pelle. Sali minerali, vitamine, aminoacidi, acidi organici, enzimi e polisaccaridi, in perfetto bilanciamento, costituiscono il gel che si trova all’interno delle foglie di questa pianta, in grado di preservare la vitalità della cute. Esso è ottimo applicato come impacco per rinvigorire il contorno occhi.
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Olio di Argan: definito oro del deserto, viene ricavato da un albero dichiarato patrimonio dell’Unesco. E’ un concentrato di acidi grassi essenziali e antiossidanti. Emolliente, protettivo e nutriente, stimola la rigenerazione della cute, preservandone elasticità e compattezza. Aggiungerne qualche goccia allo struccante addolcisce l’operazione per le pelli delicate e secche, trasformando la pulizia anche in un gesto medicamentoso.
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Vitamina A: rigenerante (stimola turn-over cellulare); Vitamina C: schiarente, antinfiammatoria; Vitamina E: lenitiva, elasticizzante. Le tre vitamine indicate hanno anche proprietà antiossidanti.
Le terapie medico-estetiche
Infine, vi sono le Terapie medico-estetiche, in particolare le seguenti cinque:
1) la BLEFAROPLASTICA, necessaria quando i cedimenti della palpebra superiore o le borse della papebra inferiore raggiungono un certo grado. Consente di rimuovere gli eccessi di cute e riposizionare il grasso periorbitario, rinfrescando e ringiovanendo lo sguardo. E’ consigliata dai 45/50 anni in poi.
2) la TOSSINA BOTULINICA, lo step precedente alla chirurgia o coadiuvante la stessa, in quanto leviga le zampe di gallina, alza la coda del sopracciglio e cancella le rughe tra gli occhi (glabellari), per un refreshing dello sguardo. E’ consigliata dai 30 anni in su.
3) la BIORIVITALIZZAZIONE, costituita da micro iniezioni con cocktail di acido ialuronico, vitamine, aminoacidi, per restituire vigore e compattezza alla texture della delicata cute del contorno occhi. Con la stessa tecnica si possono iniettare anche sostanze ad azione miorilassante con effetto botox-like che mimano l’azione del botulino e ne allungano la durata. E’ consigliata dai 25/30 anni in su.
4) il PEELING, in particolare l’eyes energy peel, un peeling nato apposta per stimolare e rinvigorire lo sguardo. A base di TCA è stato edulcorato nella sua potenza, ma non nella sua efficacia. Si possono applicare da 1 a 4 strati a seduta (compresa la porzione fissa della palpebra superiore) e ripetere l’operazione 2 volte al mese. Nel giro di 4 settimane si vedrà il contorno levigarsi e la palpebra risollevarsi. E’ ottimo in abbinamento con la Biorivitalizzazione. E’ consigliato dai 35 anni in poi.
5) i FILI DI BIOSTIMOLAZIONE, microfili di sutura inseriti tramite sottilissimi aghi (stile agopuntura). La sostanza di cui sono formati i fili (PDO) va a stimolare il derma a produrre nuovo collagene ed elastina nel giro di 2/4 mesi. Immediato è l’effetto tensore del filo che, una volta introdotto, si ancora nel derma dando un effetto skin lifting. E’ consigliato dai 35/40 anni in poi.
Le alternative per mantenere l’aspetto giovanile del contorno occhi dunque non mancano.