Malattie degli occhi: farmaci e cure

In questo articolo passeremo in rassegna farmaci e cure per le principali malattie degli occhi.

Malattie degli occhi farmaci e cure: Cataratta

Quando il cristallino ha sviluppato una cataratta, non esistono farmaci che possano ripristinare la trasparenza dell’occhio e la vista.

Per consentire al paziente di vedere nuovamente immagini distinte, si rende indispensabile l’asportazione del cristallino ed il ripristino della rifrazione dell’occhio. La tecnica prevede l’inserimento di una lente artificiale o di una speciale tipo di lente a contatto.

Le tecniche utilizzate per eseguire l’intervento sono essenzialmente due:

  • l’estrazione extracapsulare,
  • la facoemulsificazione.

Estrazione extracapsulare

L’estrazione extracapsulare è eseguita dal medico chirurgo oculista in anestesia locale mediante un taglio di nove-dieci millimetri.

Procede poi con l’estrazione del cristallino intero ed infine esegue alcuni punti di sutura. L’intervento dura circa trenta-quaranta minuti e generalmente si accompagna ad una degenza di uno o due giorni.

Facoemulsificazione

La facoemulsificazione invece è una tecnica che si esegue in ambulatorio. Può essere eseguita anche con una anestesia da contatto, cioè instillando del collirio anestetico nell’occhio.

Si esegue un taglio di circa tre-cinque millimetri, attraverso il quale viene introdotto un ago che frantuma e aspira il cristallino danneggiato. Non è necessario mettere punti di sutura. L’intervento può durare 10-15 minuti, dopodiché il paziente può tornare a casa.

Malattie degli occhi farmaci e cure: Glaucoma

Il trattamento del glaucoma si basa essenzialmente sulla riduzione della pressione interna dell’occhio. Questa può essere ottenuta con farmaci, con il laser o con la chirurgia.

Farmaci

Attualmente sono in commercio numerosi colliri antiglaucomatosi. Possono causare effetti collaterali, ma solo raramente seri. Con il passare del tempo, i colliri per il glaucoma possono perdere parte della propria efficacia.

Per questo motivo è opportuno sottoporsi a controlli periodici della pressione intraoculare, in modo da permettere al medico di cambiare terapia.

Laser

La Trabeculopastica Laser Selettiva, nota anche come SLT, è una tecnica chirurgica innovativa e semplice, mininvasiva ed efficace, che riduce la pressione intraoculare associata al glaucoma.

Il laser infatti non danneggia il tessuto circostante, anzi lo stimola. Il risultato di questo processo è l’aumento del drenaggio dell’umore acqueo e l’abbassamento della pressione oculare.

Chirurgia

E’ necessario intervenire con un intervento chirurgico quando le terapie locali e neppure il laser sono sufficienti a tenere sotto controllo il glaucoma. Le varie tecniche chirurgiche permettono di ottenere l’abbassamento della pressione e mirano a creare una via ulteriore alla circolazione dell’umor acqueo.

Cheratite

A seconda dell’origine della cheratite, cambia la terapia farmacologica:  

  • cheratite batterica (sono utilizzati farmaci antibiotici sotto forma di colliri, associati a corticosteroidi ad azione locale o sistemica per ridurre il processo infiammatorio);
  • cheratite virale (se la causa è rappresentata da un virus si utilizzano farmaci antivirali specifici e vanno in genere evitati i cortisonici);
  • cheratite dovuta alla Candida (si ricorre a farmaci antimicotici).

In caso di cheratite non infettiva è necessario risolvere la causa a monte.  

È possibile utilizzare anche in questo caso farmaci antibiotici per la prevenzione di eventuale sovrainfezioni batteriche e farmaci corticosteroidei per ridurre l’infiammazione.

Retinopatia diabetica

In presenza di retinopatia diabetica, nei casi meno gravi il medico prescriverà medicinali atti a migliorare la resistenza delle pareti dei capillari.

Nei casi più gravi, si si procede alla fotocoagulazione laser e nei casi gravissimi si può essere costretti a praticare la vitrectomia. Con il termine di vitrectomia si intende “l’asportazione del vitreo”. La vitrectomia è un intervento di microchirurgia eseguito solitamente in anestesia generale.

Cheratocono

Il cheratocono può essere curato in diversi modi. Le scelte sono determinate in base allo stadio di avanzamento della malattia ed alle condizioni generali di salute del paziente. Le tipologie di trattamento sono:

  • Cross-linking corneale,
  • Laser e impianto di anelli intrastromali,
  • Cheratoplastica lamellare o perforante (trapianto di cornea).

L’utilizzo di occhiali e lenti a contatto non sono una vera cura per il trattamento del cheratocono. Tuttavia, il loro utilizzo può essere indicato per aumentare la vista indebolita a causa dell’assottigliamento della cornea.

Infezioni oculari

Calazio

In caso di calazio, solitamente si ha una guarigione spontanea. Quando ciò non accade, i trattamenti possibili consistono nell’utilizzo di farmaci antinfiammatori e cortisonici. A volte, è necessario l’intervento chirurgico, eseguito per evitare danni alla palpebra e infezioni.

Orzaiolo

Anche l’orzaiolo di norma scompare naturalmente. Spesso, però, il problema si protrae anche fino a 3 settimane e, nel caso di sintomatologia dolorosa, è necessario ricorrere a una cura farmacologica a base di paracetamolo o ibuprofene che funzionano da antidolorifico.

Un farmaco specifico, utile all’eliminazione dello stafilococco che è causa dell’infezione, è l’eritromicina ad azione topica, applicata cioè direttamente sulla parte infetta sotto forma di crema.

Blefarite

In caso di blefarite, per diminuire i tempi di guarigione il medico oculista può prescrivere pomate o unguenti antibiotici, che sono i farmaci principali per la cura   della blefarite batterica.

Quando la causa della blefarite è dovuta ad un’infezione fungina, il medico oculista prescriverà farmaci antimicotici.

Congiuntivite

Per la cura della congiuntivite batterica si utilizzano colliri antibiotici.

Nel caso di congiuntivite virale si impiegano colliri antinfiammatori non steroidei (Fans).

Alberto Bozzolan

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