La musica è il sottofondo che accompagna gran parte della nostra vita, durante la corse per tenersi in forma, nella attese in metropolitana e in macchina in mezzo al traffico.
Ascoltare le combinazione di suoni che più aggradano le nostre orecchie è un ottimo antistress, uno strumento per riempire i momenti di noia, ma anche la colonna sonora di momenti indimenticabili.
Oltre a tutti questi impieghi, la musica negli ultimi anni è diventata anche parte di ricerca e di cure: la musicoterapia, infatti, è un rimedio a cui si fa riferimento per alleviare lo stress e riportare il corpo in uno stato di benessere, ma anche per svariate patologie.
Quando la medicina si appella alla musica
In campo medico, la federazione mondiale di musicoterapia ha riconosciuto i meriti di suoni, ritmi e melodie per aiutare coloro che faticano nell’apprendimento e nella comunicazione, come nei casi di autismo o Alzheimer.
La musicoterapia, però, non si limita al far suscitare emozioni, al punto da tenere attive capacità sociali, cognitive e fisiche, ma viene utilizzata anche come mezzo terapeutico complementare, ad esempio nel caso dei nati prematuri costretti nelle incubatrici, che trarrebbero giovamento dall’ascolto di musica e canto.
La musica, in definitiva, ha sul paziente un ascendente positivo; aiuta a rilassare prima di un intervento chirurgico, ha la capacità di abbattere i muri che vanno a crearsi nella mente di chi è affetto da patologie degenerative.
Benessere tra sport e musica
Diverse discipline sportive moderne, e non solo, usufruiscono della musica per ottenere massimi risultati, come lo zumba, il fitness a ritmo di musica, che aumenta la motivazione e rende possibili movimenti incalzanti, ma con la sensazione di minore affaticamento muscolare.
Per quanto riguarda le pratiche tradizionali, quelle orientali come lo yoga si servono di sottofondo musicale lento e rilassante, al fine di sciogliere mente e corpo e raggiungere la pace interiore.
Gli effetti della musica in campo sportivo sono stati studiati a partire dagli anni Novanta, dimostrando che durante gli allenamenti sportivi le melodie incidono in maniera rilevante sulla performance.
Un consiglio dagli esperti è quello di fare un’accurata scelta della musica di sottofondo in base alla pratica sportiva che andiamo a svolgere: infatti, mantenere un ritmo sincrono tra musica e movimento coordinerebbe battito cardiaco, fasi di respirazione in base agli sforzi effettuati, moti uniformi e minore percezione della fatica.
Agnese Pirazzi