La magnetoterapia è una terapia che, attraverso l’induzione di campi magnetici pulsanti, stimola un tessuto biologico. Tale stimolazione genera effetti migliorativi del tessuto stesso, quali la rigenerazione cellulare e la miglior perfusione sanguigna.
Le onde elettromagnetiche, somministrate a varie frequenze ed intensità, sono in grado di produrre effetti benefici su stati infiammatori, ridurre lo stato congestizio dei tessuti in difficoltà (trattamento di una frattura o di un edema dei tessuti osteoarticolari per malattie croniche).
Patologie su cui la magnetoterapia è efficace
Patologie osteoarticolari come l’artrosi vertebrale (spondiloartrosi cervicale e lombare), degli arti come per l’anca (coxartrosi) ed il ginocchio (gonartrosi), si avvantaggiano della magnetoterapia. Applicazioni costanti, somministrate per qualche settimana, migliorano sensibilmente lo stato infiammatorio, lo stato doloroso e la capacità articolare.
Magnetoterapia e artrosi
L’artrosi, malattia classicamente cronica con fasi intermittenti di dolore e limitazione articolare, e l’osteoporosi sfruttano al meglio la capacità della magnetoterapia di aumentare il flusso sanguigno. Ne derivano una maggiore perfusione e un apporto di fattori nutrizionali nel tessuto osteoarticolare che garantisce un migliore metabolismo.
La somministrazione della terapia può essere, pertanto, prescritta sia in una fase acuta, come in una artrite, che come mantenimento di un’artrosi con cicli programmati e prevedibili nel tempo sulla singola articolazione ogni 8-10 mesi.
Callo osseo e fratture complesse
Le dimostrate proprietà di biostimolazione del tessuto osseo fanno, da anni, della magnetoterapia un valido aiuto alla guarigione del callo osseo per una frattura o una fondamentale assistenza alla cura del ritardo di consolidazione in fratture complesse (pseudoartrosi).