Dieta, microbiota e caduta dei capelli: intreccio indissolubile

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Sono tantissime le cause che possono provocare una caduta dei capelli e proprio a seconda della causa bisogna individuare una cura specifica ed efficace.

Non esiste un modo generico per arrestare il problema dei capelli e, a maggior ragione, per cercare di stimolare una ricrescita. I capelli possono cadere per carenze alimentari, per malattie ormonali o infettive, per motivi genetici, ma da almeno due anni si è capito che una delle cause (o quantomeno concause) principali è l’alterazione del microbiota dello scalpo spesso legato a quello intestinale.

Cuoio capelluto e disbiosi

E’ ormai ben noto che la modificazione dei trilioni di batteri intestinali provoca malattie a tutto l’organismo (infiammazione intestinale, malattie autoimmuni, malassorbimento, tumori) ed al cuoio capelluto. Le ricerche scientifiche più recenti hanno dimostrato che in tutte le situazioni di caduta di capelli, di alopecia androgenetica, e ancor di più di alopecia areata o di alopecia cicatriziale l’esame del microbiota dello scalpo dimostra come la disbiosi (cioè la modificazione dei rapporti corretti tra i vari batteri e funghi cutanei) sia determinante nel provocare la malattia dei capelli e quindi la loro caduta.

Test di valutazione del microbiota

E’ possibile oggi effettuare un test molto facile e non invasivo per valutare il microbiota del cuoio capelluto (si esegue con un cotton-fioc) che deve essere abbinato ad una valutazione del microbiota fecale (da un campione delle feci). Da questi dati si possono ricavare notizie utili per la cura di semplici forme di caduta, ma soprattutto delle forme più importanti come l’alopecia areata.

Lo studio sul microbiota cutaneo

Uno studio che abbiamo condotto nell’ultimo anno (e che sarà pubblicato nel prossimo numero di febbraio sulla prestigiosissima rivista scientifica PlosOne) ha dimostrato che una cura mirata a modificare il microbiota cutaneo porta alla guarigione dei casi di alopecia areata cronica che non avevano risposto alle terapie consuete.

 Il trapianto fecale

Una ricerca americana ha evidenziato che casi gravi di alopecia areata sono guariti con la terapia del trapianto fecale. Dall’esame si possono individuare:

  • i post biotici e i pre-biotici utili per riportare il microbiota dello scalpo ai livelli normali,
  • – gli stili di vita e i suggerimenti nutrizionali indispensabili per regolare il microbiota intestinale,
  • – l’uso dei prodotti cosmetici adeguati (per esempio devono avere un pH di 5.5 che inibisce la crescita del propionibacterium acnis e favorisce lo streptococco epidermidis).

Conclusione

Si tratta sicuramente di una nuova frontiera di cura molto promettente ed estremamente sicura, sia negli adulti e ancora di più nei bambini, anche piccoli, che spesso non possono essere sottoposti a terapie invasive.

 

Studio Rinaldi

 

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