Hai mai sentito parlare di chirurgia intima femminile o di chirurgia intima maschile?
Forse se ne sente parlare molto poco rispetto invece ai più comuni interventi, ma ti garantiamo, non è solo una questione estetica.
Ci sono delle problematiche che vanno ben al di là dell’aspetto fisico. Molto spesso, quando un corpo presenta delle “anomalie”, il soggetto coinvolto – sia esso una donna o un uomo – può risentirne talmente tanto da diventare a tal punto un disagio vero e proprio.
E purtroppo, con un disagio che coinvolge inevitabilmente la nostra sfera psico-fisica non si convive affatto bene.
Non è solo una questione estetica
Se ti diciamo “chirurgia estetica”, cosa ti salta subito alla mente? Due seni floridi? Dei glutei sodi? Un addome scolpito?
Ecco, tutto questo non è sbagliato, assolutamente. La chirurgia estetica viene esercitata proprio per migliorare un corpo e per renderlo più armonioso.
Tuttavia però, non tutti coloro che si rivolgono ad un medico lo fanno solo per una questione, appunto, estetica. Molte volte, capita di vivere con estremo disagio una determinata area del proprio corpo e quindi, di conseguenza, si desidera intervenire al fine di vivere meglio.
Non dimentichiamoci, infatti, che un disagio può davvero renderci la vita impossibile. Quando ci specchiamo e notiamo qualcosa che ci crea del malessere diventa molto complesso poi gestire ogni giorno tale situazione.
La nostra salute mentale, che troppo spesso viene trascurata, è determinante. Se qualcosa ci mette angoscia, ci fa provare fastidio e non ci fa star bene con noi stessi, allora è davvero il caso di agire in tal senso.
La chirurgia intima femminile
La chirurgia intima femminile, branca della chirurgia plastica, viene eseguita per migliorare e modificare la forma dei genitali esterni.
Determinati disturbi possono, ad esempio, incidere molto anche nella vita intima della paziente causando, quindi, tutta una serie di problematiche (fisiche e psicologiche). Ma non solo: anche indossare un bikini diventa un problema.
Esistono svariate malformazioni genetiche congenite o, banalmente, durante il completamento dello sviluppo puberale qualcosa non ha seguito il suo naturale decorso. Ancora: ci sono casi in cui, dopo uno o più parti naturali, la paziente non è più riuscita a tornare com’era prima della gravidanza.
Insomma, la necessità di sottoporsi ad un intervento di chirurgia intima femminile può essere dettata da svariate motivazioni personali. E mai nessuna di queste deve essere concepita come “poco importante”. Sentirsi in armonia con il proprio corpo e con la sfera intima deve rappresentare una priorità e non una cosa di poco conto.
Del resto, a differenza di quanto si potrebbe pensare, la richiesta di tali interventi è in costante e continua crescita.
Le operazioni che possono essere eseguite sui genitali femminili sono principalmente le seguenti:
· imenoplastica,
(riparazione dell’imene)
· labioplastica di riduzione per l’ipertrofia delle piccole labbra,
(malformazione congenita delle piccole labbra della vagina)
· labioplastica di aumento, per l’ispessimento delle grandi labbra che, dopo gravidanza, dimagramento e invecchiamento, si atrofizzano)
· liposuzione Monte di Venere per ridurre l’eccesso di adipe nelle vicinanze del pube e delle grandi labbra
· vaginoplastica,
(ringiovanimento della vagina a causa di una eccessiva lassità dei muscoli vaginali)
La chirurgia intima maschile
La chirurgia intima, però, non riguarda solo il mondo femminile. Anche quello maschile può riscontrare la necessità di dover chiedere aiuto al proprio chirurgo.
Le motivazioni sono proprio le stesse di quelle femminili: psicologiche, ritrovare una serenità intima o disagio.
Generalmente, l’intervento più richiesto riguarda l’allargamento o l’ingrossamento del pene.
Per lavorare sul diametro e sull’aumento di quest’ultimo, è possibile agire mediante due metodiche differenti: o con un filler a base di acido ialuronico o chirurgicamente.
Se si sceglie di procedere utilizzando l’acido ialuronico sarà necessario inserire un ago cannula sotto la pelle per poi iniettare una o più siringhe (sarà a discrezione del medico chirurgo) contenente la sostanza. Il volume può aumentare di massimo tre centimetri.
Questo trattamento estetico viene eseguito in un’unica soluzione ma anche in più momenti. Sarà il medico a suggerire la soluzione migliore per te.
Il post trattamento non è assolutamente impegnativo. Non rimane alcun tipo di segno e si può tornare subito alla propria quotidianità. L’unica eccezione la si deve fare per lo sport e per l’attività sessuale: entrambe possono essere riprese dopo circa tre settimane.
Tieni però presente una cosa molto importante: questo trattamento non è definitivo. Funziona proprio come il filler per le labbra: si riassorbe autonomamente e può essere ripetuto nel tempo.
In questo caso, la sua durata è di circa 12 mesi, massimo 18.
Poi, chiaramente, è sempre tutto molto soggettivo.
L’aumento chirurgico del pene
Altra situazione invece, se si sceglie l’aumento chirurgico del pene. In questo caso, questo intervento viene eseguito mediante la tecnica del lipofilling (trapianto del tessuto adiposo prelevato da altre zone del corpo) o con il posizionamento di matrici dermiche. Quest’ultima metodica però, viene scelta con minor frequenza.
Il post-operatorio prevede almeno due giorni di riposo, dopodiché, è possibile ritornare alla propria normalità. Per quanto concerne invece l’attività sportiva e sessuale, si consiglia di aspettare almeno quattro settimane. In alcuni casi, anche sei.
Altri interventi legati alla chirurgia intima maschile possono essere:
- allungamento del pene,
- correzione della fimosi e circoncisione,
- correzione della curvatura del pene,
la redazione – Monica Penzo
La Redazione in collaborazione con il Dr. Egidio Riggio – Chirurgo plastico
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