Bioenergetica: la qualità del tessuto muscolare

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Le cellule muscolari, come è noto, hanno la forma di una fibra allungata, con una zona centrale più ampia e i capi più stretti; si chiamano appunto fibrocellule e non sono tutte uguali.

Fibre lente e fibre veloci

Sono caratterizzate dal fatto di poter esplicare lavori muscolari differenti, per cui le loro caratteristiche strutturali e biochimiche cambiano in base al tipo di lavoro a cui sono destinate. Esistono pertanto fibre lente e fibre veloci.

Le fibre lente hanno un’elevata capacità aerobica (ossia consumano ossigeno per funzionare), vengono utilizzate nelle attività di lunga durata, come la corsa.

Le fibre veloci hanno un’elevata capacità anaerobica (ossia non usano ossigeno per contrarsi ma altri substrati) e vengono utilizzate nelle attività di breve durata e di elevata intensità, come il sollevamento pesi.

Tipologie di fibre veloci

Le fibre veloci si possono dividere in 3 sottogruppi in base al loro patrimonio enzimatico:

  • quelle di tipo A ossidative glicolitiche,
  • quelle di tipo B glicolitiche,
  • quelle di tipo C non classificate e ibride.

Unità motorie lenti e unità motorie veloci

Le unità motorie sono costituite dalla singola fibra nervosa che arriva e tocca con più rami terminali diverse fibrocellule. Guarda caso, ogni singola fibra nervosa è collegata a fibrocellule dello stesso tipo, lente o veloci, per cui avremo unità motorie lente e unità motorie veloci.

Nello stesso muscolo sono contenute entrambe le tipologie di unità motorie, pertanto, ogni singolo muscolo può essere reclutato a svolgere sia un lavoro aerobico che anaerobico e ogni volta partecipa con la tipologia di fibre prescelte ad eseguire quel lavoro.

Il corpo si adatta all’attività svolta

Se un atleta svolgerà sempre o per lo più un solo tipo di attività sportiva, il corpo tenderà ad adeguarsi, facendo prevalere in ciascun muscolo le unità motorie utili per il quotidiano lavoro che l’atleta svolgerà negli allenamento specifici della disciplina scelta. Pertanto, nei maratoneti possiamo riscontrare fino al 95% di fibrocellule lente nei loro muscoli, mentre nei bodybuilder troveremo il 95% di fibre veloci.

 

Dott.ssa Valeria Cantarelli

 

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