Prostatectomia robotica, la nuova realtà per il tumore della prostata

l'esperto risponde

Dott. Scuzzarella, parliamo di chirurgia robotica applicata all’ambito urologico e nello specifico al tumore prostatico: quale intervento è possibile eseguire?

Tecnicamente si definisce “prostatectomia radicale robotica” e si esegue attraverso un sistema robotico denominato “Da Vinci”, nato per assistere il chirurgo. Presso il nostro Centro viene eseguita dal 2010 ed ha il vantaggio di non essere invasiva, ma allo stesso tempo precisa ed efficace nel mantenere le funzioni urinarie e sessuali. I pazienti, infatti, nutrono sempre grande preoccupazione su quelli che potranno essere gli effetti collaterali dell’intervento tradizionale, preoccupazione che svanisce con l’ausilio del robot.

Il tumore della prostata quanto è diffuso?

Diciamo che è relativamente frequente e attualmente è possibile diagnosticarlo almeno 5 anni prima che la malattia possa svilupparsi in modo letale, anche perché fortunatamente lo sviluppo è piuttosto lento. Il tumore della prostata  rappresenta il 15% di tutti i tumori diagnosticati nell’uomo, nel 2015 in Italia sono stati riscontrati 35.000 nuovi casi. Un uomo su 8 ha probabilità di ammalarsi di neoplasia prostatica, un dato non di poco conto. La fascia di età nella quale è utile seguire dei controlli periodici va dai 45 agli 80 anni.

Torniamo alla prostatectomia robotica, come avviene nel dettaglio e com’è la ripresa dopo l’intervento?

La prostatectomia robotica in mani esperte diventa un intervento semplice e dura circa 90 minuti. L’intervento prevede delle piccole incisioni di 8 mm nell’addome, attraverso le quali le braccia del robot arrivano nelle cavità più profonde. L’operatore manovra gli strumenti a distanza da una consolle. I movimenti sono forti e decisi, non c’è tremore. L’immagine è in 3D e i particolari sono magnificati. Le perdite di sangue sono minime e il recupero post operatorio è veloce. dopo tre giorni il paziente può essere dimesso e dopo altri 3 giorni può rimuovere il catetere vescicale  posizionato a protezione della sutura  fra vescica e uretra.

Dott. Salvatore Scuzzarella

 

 

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