Stop a cellulite e capillari con l’ozonoterapia

Stop a cellulite e capillari con l'ozonoterapia

 

articolo

Se ne può discutere e alla fine probabilmente la conclusione sarà che è una questione di gusti, ma sta di fatto che l’immagine della bellezza femminile nei secoli è cambiata: la donna formosa, espressione della bellezza  nell’antica Roma, è stata sostituita dalla silhouette delle giovani donne di oggi.

Purtroppo lo stress, la vita sedentaria, l’alimentazione sbagliata portano ad un aumento di peso e ad un’alterazione dei contorni del corpo; ne risente il tessuto sottocutaneo con accumuli localizzati di tessuto adiposo (cellulite). Ad essere più colpite sono le cosce ed i fianchi, intorno ai 30-40 anni e a volte anche prima.

Cellulite e ozonoterapia

La cellulite è provocata da una trasformazione del tessuto adiposo sottocutaneo, seguita da un’insufficienza venosa e linfatica. L’ozono scinde i grassi delle cellule adipose che, attraverso il trattamento, vengono resi idrofili, cioè capaci di sciogliersi nell’acqua, e, una volta sciolti, sono eliminati attraverso le urine.

L’ozono ha inoltre una funzione drenante dei liquidi in eccesso: riattiva la microcircolazione sanguinea, apportando anche una bonificazione delle pareti dei vasi venosi. La terapia con ozono in questo caso si sviluppa su due fronti: micro iniezioni locali da un lato, applicazione locale di olio ozonizzato dall’altro. I risultati sono visibili dopo 4 settimane di trattamento e tendono ad essere mediamente stabili nel tempo, anche se influisce molto il mantenimento di un adeguato stile di vita. A distanza di 6 mesi sono poi consigliate una o due sedute di richiamo.

Capillari e ozonoterapia

Per quanto riguarda il problema dei capillari (tecnicamente “teleangiectasie”), oltre alla cura nella sua versione classica, cioè con il solo utilizzo delle micro iniezioni (principalmente nelle fasi iniziali della patologia), bisogna considerare anche la situazione vascolare profonda dell’arto. In pratica, al termine del normale trattamento (microiniezioni) si eseguono, se necessarie, sedute di ozonoterapia per meglio ossigenare le strutture interessate dalla patologia (vene e arterie), fornendo così un beneficio ulteriore dal punto di vista ematico.

L’ozono, infatti, a contatto con i globuli rossi del sangue permette una loro maggiore malleabilità che ne facilita il passaggio all’interno del lume vasale, oltre ad un aumento del distacco dell’ossigeno dall’emoglobina con conseguente maggiore ossigenazione dei tessuti.

In tal modo viene anche garantita una maggiore elasticità delle pareti dei vasi trattati. In presenza di angiectasie capillariche, l’ozonoterapia endocapillarica migliorerà il percorso terapeutico con la rivascolarizzazione di tutti i capillari evidenti ed il conseguente raggiungimento dei risultati estetici.

 Dott. Prof. Gianfranco Zandonini

Dott. Prof. Gianfranco Zandonini

Condividi su