Lo scorso anno abbiamo avuto modo di presentare un articolo relativo ai diversi aspetti del varicocele sia in termini di costituzione che di effetti relativi alla funzione testicolare nel suo complesso ed in particolare alla funzione fertile (il varicocele nell’adolescente, nell’adulto, nella PMA).
E’ l’aspetto prevalentemente discusso in molta della letteratura andrologica ed è l’aspetto maggiormente preso in considerazione nella pratica clinica.
Prostata e varicocele
Tuttavia nel tempo, e anche di recente, si sono resi disponibili diversi studi che portano l’attenzione alla relazione tra il varicocele e le altre componenti genitali, le più recenti relativamente alla struttura e alla funzione prostatica, quindi alla responsabilità o alla corresponsabilità del varicocele nella costituzione e nell’evoluzione negativa delle patologie prostatiche.
Aspetti da considerare
Fermo restando quando presentammo nel nostro precedente articolo (il varicocele nell’adolescente, nell’adulto, nella PMA) in relazione alle tipologie e ai gradi di varicocele è necessario ora focalizzare l’attenzione su alcuni altri aspetti:
- la bilateralità del varicocele (per quanto possa esistere frequentemente una discreta differenza di gradazione con maggiore consistenza quasi sempre a sinistra per questioni di tipo idraulico);
- la considerazione del grado di varicocele nei due lati;
- l’ampia connessione delle vene del plesso periprostatico con le vene provenienti dal funicolo spermatico;
- l’alta concentrazione del testosterone (in particolare del testosterone libero), eventualmente delle citochine infiammatorie e dei ROS (specie reattive dell’ossigeno), nelle vene del funicolo.
Bilateralità del varicocele
E’ un aspetto che deve sempre essere preso in considerazione quando si valuti la presenza del varicocele e la terapia risolutiva dello stesso.
Il trascurare il varicocele a destra, per quanto di minore entità, finisce per lasciare in gioco parte del problema, quindi sia la valutazione diagnostica che la correzione terapeutica devono portare alla risoluzione da entrambi i lati e con la migliore radicalità possibile.
Ridurre parzialmente un varicocele non risolve in toto il problema o potrebbe risolverlo ai fini della fertilità (questione piuttosto dubbia), ma non certamente ai fini della prevenzione e della terapie delle altre problematiche, in particolare della disfunzione prostatica.
Grado del varicocele
La valutazione del grado di varicocele nei due lati spesso trascura il varicocele di 1^ e talvolta anche di 2^ grado ecografico (1^ grado clinico), ma gli studi dimostrano che anche a questi livelli le disfunzioni, seppure minori o più lente, si producono e si mantengono proprio perché persiste la disfunzione circolatoria nel tempo.
Connessione venosa periprostatico-funicolare
E’ una questione anatomo-funzionale che poco viene considerata in quanto non interviene, se non a bassa frequenza (per esempio in concomitanti disfunzioni circolatorie pelviche da altre e/o maggiori patologie), nelle disfunzioni testicolari.
Questo aspetto è invece quello cardine per la disfunzione e l’evoluzione delle patologie prostatiche.
Infatti, normalmente le connessioni del plesso periprostatico con il plesso funicolare, in ragione della buona funzionalità delle valvole venose antireflusso, consentono al sangue di essere drenato unidirezionalmente verso le grandi vene, cosicché i prodotti testicolari vadano al circolo generale, diluendosi, e tornino alle componenti genitali solo per via arteriosa, quindi con concentrazioni basse e utili alle funzioni regolari.
In presenza di varicocele, il sistema valvolare, spesso nei due lati, è alterato e non svolge più la sua funzione di rendere unidirezionale il flusso del sangue, cosicché i prodotti testicolari, in particolare il testosterone (ma anche gli altri ormoni, tra cui l’estradiolo) ed eventualmente le citochine o i ROS, raggiungono la prostata direttamente con concentrazioni molto elevate.
Alte concentrazioni di testosterone e citochine e/o ROS
Questo aspetto è fondamentale per la costituzione e lo sviluppo delle disfunzioni e delle patologie prostatiche.
Le vene funicolari trasportano il testosterone prodotto dai testicoli al circolo generale con concentrazioni decisamente alte rispetto a quanto non si rilevi nella circolazione generale.
Inoltre, essendo appena prodotto il testosterone, non si è ancora prevalentemente legato alle proteine di trasporto (SHBG e Albumina) ed è nella sua forma libera, quindi immediatamente attiva.
Il testosterone è fondamentale per la buona struttura e funzione prostatica, ma se la sua concentrazione diventa troppo alta (in caso di varicocele si può arrivare anche a concentrazioni 100 volte maggiori del normale) induce un iperstimolo costante con aumento della proliferazione ed una riduzione della morte (apoptosi) delle cellule sia epiteliali che stromali.
La conseguenza è il progressivo aumento del volume prostatico e/o la mancata eliminazione delle cellule alterate: ciò porta nel tempo alla costituzione della ipertrofia prostatica benigna (IPB) e/o alla formazione di focolai di cancro prostatico.
Qualora, per ragioni diverse, dai testicoli arrivino anche altre concentrazioni di citochine infiammatorie e/o di ROS, per le medesime ragioni queste entrano nella prostata ad altissime concentrazioni, alterando i processi regolativi immunitari e aumentando fortemente il rischio di alterazioni delle cellule prostatiche con analoghe conseguenze in tema di IPB e cancro prostatico.
Il meccanismo dei reflussi citato ha una attività negativa sulla funzione prostatica, potendo favorire il sostegno alle condizioni infiammatorie e disfunzionali della secrezione, con conseguenze negative sulla qualità spermatica.
Trattamento del varicocele
Il trattamento del varicocele ha due metodologie principali:
- la scleroterapia delle vene spermatiche e dei loro rami principali, utile per le forme di 1^ o 2^ grado ecografico (1^ clinico);
- la microchirurgia subinguinale utile per i gradi successivi.
Alla correzione chirurgica deve sempre seguire un percorso di riequilibrio funzionale di alcuni mesi.
La soluzione adeguata del varicocele è sempre utile in quanto:
- se effettuata nella età più giovane, riduce e/o evita le disfunzioni genitali;
- se effettuata in età adulta/avanzata, concorre fortemente alla soluzione delle patologie prostatiche anche quando si siano costituite, in particolare della IPB e del cancro prostatico.
Conclusioni
Quanto abbiamo presentato deve invitare gli uomini ad essere molto più attenti alla condizione del proprio apparato genitale e in particolare alla presenza del varicocele che spesso compare sin dall’adolescenza.
Il varicocele non deve mai essere trascurato, qualunque sia il suo grado e tenendo sempre presente la sua bilateralità, e non deve mai essere preso in considerazione solo in relazione ai problemi di fertilità.
Nel tempo produce danni alla funzione prostatica in ragione della costituzione permanente di uno stato infiammatorio e della negativa regolazione delle cellule prostatiche che possono solo aumentare dando luogo alla IPB o degenerare dando luogo al cancro… per quanto in tempi lunghi (questa forse è la fortuna degli uomini che vengono investiti da questi due problemi generalmente solo dopo i 50 anni).