Perineo e respirazione

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Quando si parla di perineo, della sua rieducazione e del suo riequilibrio, non possiamo esimerci dal pensarlo nella sua interconnessione con altri muscoli del corpo e  le loro funzioni.

Dobbiamo infatti avere uno sguardo olistico ed integrato per poterci prendere cura al meglio, in maniera globale, approfondita ed efficace del perineo.

Ciò significa che non è sufficiente lavorare solo ed esclusivamente su di esso, poiché significherebbe scinderlo da tutti gli altri muscoli e dalle attività che esso stesso svolge coordinandosi con il resto dell’apparato muscolo-scheletrico.

Perineo e diaframmi corporei

In particolar modo, dobbiamo vederlo in relazione ai diaframmi corporei, poiché esso stesso ne fa parte, svolgendo quindi funzioni che vanno al di là del sostegno degli organi pelvici.

Quale è la funzione principale dei diaframmi corporei?

Innanzitutto ricordiamo che sono 5:

  • Diaframma del cervelletto (tentorio),
  • Diaframma del palato (buccale),
  • Diaframma della gola (toracico superiore),
  • Diaframma della respirazione (epigastrico),
  • Diaframma pelvico (perineo).

Ognuno di essi svolge movimenti meccanici di base quali alzarsi, abbassarsi, aprirsi e chiudersi.

Sono fondamentali strumenti di autoregolazione corporea in quanto:

  • mantengono la corretta temperatura della zona che delimitano,
  • contrastano gli urti riequilibrando gli spazi,
  • sono la base stabile, sicura ed elastica che permette il movimento degli organi che vi stanno sopra. Mantengono, inoltre, una corretta postura, sia della testa che di tronco ed addome, garantendo un corretto posizionamento degli organi interni.

Respirazione = coordinato funzionamento dei diversi diaframmi

Durante la respirazione, infatti, il diaframma respiratorio si abbassa, mentre quelli che stanno al di sopra di esso si alzano per bilanciare l’aumento di volume dei polmoni ed il perineo si abbassa per mantenere costante la pressione interna.

 

La relazione del perineo quindi con uno dei diaframmi più importanti, quello respiratorio, è estremamente intima. Questo perché dobbiamo tenere in considerazione che ogni qual volta ci troviamo di fronte ad un’alterata funzionalità di uno, ne consegue un’alterazione funzionale dell’altro.

Come la vita quotidiana influenza il diaframma respiratorio

E rispetto proprio a quest’ultimo concetto quindi, è importante sottolineare come stress, ansie, depressione e tutto ciò che mina la nostra sopravvivenza si rifletta sul nostro respiro, o meglio, sul nostro diaframma respiratorio.

In una situazione di eccesso di tensioni, che potrebbero presentarsi per le più svariate ragioni, per un istinto di sopravvivenza tendiamo, anziché sospirare e ‘buttare fuori’, a prendere più aria di quella che rilasciamo, andando a creare una situazione nel nostro muscolo inspiratore per eccellenza (il diaframma respiratorio), di accorciamento e retrazione delle fibre muscolari, per dirlo in parole povere, una contrazione.

Il diaframma che quando si contrae si abbassa, in una situazione di stress emotivi importanti o persistenti, va quindi ad assumere una posizione fissa non naturale. Questo rappresenta, pertanto, una continua spinta opprimente sui visceri e sul pavimento pelvico sottostanti.

Quando il diaframma respiratorio non funziona correttamente

Se proviamo anche solo a dare un colpo di tosse con il palmo della mano rivolto all’insù sul pavimento pelvico avvertiamo una risposta, una sorta di sussulto. Questo accadrà se il tono di quei muscoli che ne fanno parte possiedono un giusto tono muscolare, ma se il diaframma respiratorio non sarà nella giusta posizione, e sarà “corto”, anche il pavimento pelvico ne risentirà.

Fondamentale quindi per raggiungere un buon tono del perineo è considerare l’azione del diaframma respiratorio e, nel caso fosse “corto” per ragioni più o meno note, oltre ad apprendere alcuni esercizi di rieducazione respiratoria e di sblocco diaframmatico, può essere necessario come primo step una valutazione osteopatica che aiuti la persona a rimuovere alcuni blocchi o, per lo meno, a migliorarli parzialmente, così da ottenere un riassestamento del tono diaframmatico e di conseguenza perineale. Tutto questo senza sottovalutare la possibilità di un percorso poi di recupero del pavimento pelvico attraverso tecniche di propriocezione e consapevolezza.

Conclusioni

Non possiamo quindi pensare al perineo come una zona del corpo a se stante, legata solo agli eventi che avvengono nel corso della vita di una donna, come il parto o la menopausa, perché è un muscolo altrettanto importante anche nell’uomo.

I fattori che agiscono determinando una condizione di squilibrio (e che possono alterare il suo tono) sono svariati. Molte sono le relazioni del pavimento pelvico con altri muscoli/visceri e le possibilità che il suo squilibrio sia causa di un problema posturale “lontano”.

Vi lasciamo quindi con una domanda… Avevate mai pensato che la salute del pavimento pelvico passi anche attraverso il respiro?

 

Physica

 

 

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