La respirazione orale: un disturbo serio a tutte le età

La respirazione orale è un’alterazione dello schema respiratorio abituale: l’ossigeno transita, cioè, attraverso il cavo orale e non attraverso il naso come dovrebbe avvenire fisiologicamente.

È un comportamento che si innesca quando aumentano le resistenze aeree ed il paziente trova meccanicamente vantaggioso respirare attraverso la bocca. 

Se però l’ostacolo nasale non è rimosso tempestivamente e il modello respiratorio diventa cronicamente orale, si possono avere conseguenze capaci di coinvolgere numerosi distretti dell’organismo quali il cavo orale, le vie aeree superiori e inferiori, la postura e lo sviluppo cranio facciale.

Respirazione orale e salute del cavo orale             

Il flusso aereo cronicamente in transito attraverso il cavo orale comporta maggiore incidenza di xerostomia, tensione del muscolo orbicolare e tendenza al bruxismo notturno.

Inoltre, uno stato di secchezza cronica delle fauci è in grado di alterare la flora batterica orale favorendo così l’insorgenza di carie, infezioni e parodontopatie.

Respirazione orale e alterazioni posturali

Il modello respiratorio è in grado di influenzare la postura di tutto l’organismo.

Infatti, in caso di respirazione orale, la postura del soggetto è alterata a livello della testa, della colonna vertebrale, delle labbra e della lingua. Inoltre, essa ha ripercussioni sulla postura cranica e cervicale poiché iperestendendo la testa il paziente respira più facilmente per una dilatazione delle vie aeree. 

È stato studiato, attraverso pedana stabilometrica, che i pazienti respiratori orali presentano un atteggiamento posturale instabile e che questo migliora con il ripristino della respirazione nasale. 

Anche la lingua assume una posizione non fisiologica: è costretta ad una postura bassa e protrusa, esercitando una spinta abnorme sulla dentatura anteriore.

Respirazione orale e conseguenze sulla crescita craniofacciale

I bambini spesso sviluppano arcate mascellari strette e con tipico aspetto a forma di V a causa del fatto che la lingua non può più svolgere la funzione morfogenitrice sul palato e non può contrastare la pressione centripeta che le guance esercitano sul mascellare.

Ne consegue lo sviluppo di morsi crociati.

Inoltre, sembra che tali pazienti possano sviluppare anche più frequentemente malocclusioni dentali saggitali e verticali.

Respirazione orale nel bambino allergico

Il bambino respiratore orale su base allergica assume un tipico aspetto te
ndenzialmente estenico, magro e longilineo, labbra incompetenti (cioè aperte) screpolate, con o senza piaghette e piccole afte a livello degli angoli della bocca, presenza di malocclusioni dentali ecc…

Alessia Almasio

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