Moltissime donne desiderano migliorare l’aspetto del proprio seno, per sentirsi belle, proporzionate e normali.
Per ottenere un seno bello e proporzionato nella maggior parte delle persone è appropriato aumentarne il volume, cioè eseguire l’intervento di Mastoplastica Additiva, ovverosia l’aumento del seno mediante l’impianto di protesi.
Oggigiorno la Mastoplastica Additiva è uno degli interventi estetici più diffusi.
Migliaia di donne si sottopongono con grande soddisfazione a questo intervento, al fine di ingrandire seni di taglia piccola, non sviluppati o seni svuotati in seguito a gravidanze ed allattamenti.
Dal momento che esiste una vasta tipologia di seni differenti e di protesi è fondamentale valutare attentamente le misure della paziente (ed i suoi desideri) per stabilire la protesi e la tecnica più adatte.
E’ possibile posizionare le protesi dietro la ghiandola mammaria oppure dietro il muscolo pettorale e non esiste una collocazione corretta in assoluto, ma la protesi andrà impiantata dove risulterà meno visibile: in pazienti con protesi non eccessivamente grandi ed una pelle sufficientemente spessa potranno essere collocate dietro la ghiandola; viceversa andranno collocate al di sotto del muscolo pettorale con una tecnica detta Dual Plane.
La Dual Plane è la tecnica sviluppata più di recente e più eseguita, perché sfrutta in pieno le potenzialità delle protesi anatomiche (dette anche “a goccia”): queste protesi, ormai ampiamente utilizzate e più recenti delle protesi rotonde, grazie alla loro forma particolare consentono di ottenere un ottimo aumento del seno senza che gli si dia un aspetto artificiale, “a palla”, molto spesso totalmente antiestetico.
La tecnica Dual Plane ci consente di trattare al meglio tutti i seni che necessitano di un aumento di volume, da quelli poco sviluppati a quelli svuotati e discesi: attraverso il rimodellamento della ghiandola e l’accurata scelta della protesi è possibile ottenere risultati naturali ed esteticamente gradevoli.
Oggi sono numerosi i supporti alla corretta scelta della protesi: dall’impiego di fotografie di pazienti (prima e dopo l’intervento) che presentano un seno simile a quello della paziente, passando a protesi “sizer” che riescono “riempire” il reggiseno sino a dare l’effetto del volume desiderato, sino ad utilizzare una simulazione 3D computerizzata per valutare se sia più adatta una protesi rotonda o a goccia.
Nonostante godano di una cattiva fama, le protesi sono un materiale sicuro: sono testate per resistere ai traumi anche più forti e non influenzano in alcun modo l’esecuzione di indagini radiologiche o ecografiche.
E’ possibile allattare senza rischi per la salute del bambino e della mamma, e, naturalmente, non aumentano il rischio per la paziente di sviluppare malattie neoplastiche o di altro genere. Le protesi di ultima generazione non vanno necessariamente sostituite dopo un determinato periodo di tempo (10 anni), ma necessitano comunque di controlli annuali.
Naturalmente le protesi NON scoppiano in aereo.
La Mastoplastica Additiva si esegue in anestesia generale e dura circa 90 minuti. La protesi viene collocata attraverso un’incisione in una zona poco in vista, come il bordo dell’areola o il solco sottomammario. Altre zone di incisione (ascella ad es.) non sono preferibili perché più rischiose per infezioni o cattiva cicatrizzazione.
Al termine dell’intervento sarà applicato un reggiseno specifico da indossare per 7 giorni. Nelle prime 48 ore consiglio sempre dei comuni antidolorifici e del riposo, trascorse le quali sarà possibile tornare alle normali attività quotidiane. I punti di sutura, se presenti, sono rimossi dopo 2 settimane.