L’ortodonzia non fa più paura

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Con il termine Ortodonzia si intende quel ramo dell’Odontoiatria dedicato alla diagnosi, prevenzione e cura delle malocclusioni dentali e scheletriche: affollamenti e disallineamenti dentali, mento prominente, incongruenze del profilo facciale, morso aperto/crociato, eccetera. Si tratta di anomalie con cui, entro certi limiti, si può certo convivere, ma che senza dubbio provocano alterazioni della funzione e dell’armonia ed estetica di denti e volto. Queste alterazioni possono essere risolte o migliorate tramite un adeguato trattamento ortodontico.

Un altro particolare non da poco di cui tener conto per intraprendere un trattamento ortodontico  è rappresentato dal fatto che un corretto allineamento dentale consente di mantenere più facilmente una buona igiene orale e quindi di prevenire carie e parodontiti.

L’importanza di una valutazione precoce

Quando si pensa all’Ortodonzia si pensa subito al famigerato apparecchio per i denti. Oggi, fortunatamente, esiste un’ampia scelta di apparecchi, che consente di non considerarlo più una sorta di strumento di tortura, soprattutto quando si ha a che fare con pazienti in età pediatrica, che sono poi coloro che hanno più beneficio da un trattamento ortodontico, essendo ossa e denti sono ancora in via di sviluppo.

E’ per questo importante che i bambini vengano visitati dall’ortodontista molto precocemente, intorno ai 4-5 anni, perchè esistono problemi scheletrici come il morso crociato o il mento prominente che è bene affrontare il più presto possibile, compatibilmente con la collaborazione del bambino. Nel caso fosse troppo presto per iniziare, i bambini hanno modo di prendere confidenza con l’ambiente dello studio e l’ortodontista che li tratterà.

I tempi di un trattamento ortodontico dipendono dal tipo di malocclusione. Possono essere sufficienti pochi mesi o essere necessari due anni;  a volte si interviene in due tempi, prima quando sono presenti i denti da latte, poi sui denti definitivi.

 L’ortodonzia moderna

L’ortodonzia moderna non è dolorosa, può risultare fastidiosa (dolenzie, irritazioni) limitatamente ai primi giorni per il fisiologico assestamento intraorale dell’apparecchio. Esistono in commercio apparecchi fissi o mobili. I primi, metallici o in ceramica, vengono incollati o cementati alla dentatura, i secondi possono essere rimossi per mangiare/lavare i denti e successivamente  riposizionati.

In molti casi è anche possibile utilizzare apparecchi definiti invisibili, sia rimovibili costituiti da mascherine trasparenti sequenziali, che rispondono a una sequenza prestabilita di spostamenti dentali (InvisalignR), sia fissi costituiti  da placchette e fili metallici applicati sulla parte linguale, interna dei denti (IncognitoR). Approfondiremo il tema in successivi contributi.

Certamente, è possibile sottoporsi ai trattamenti ortodontici anche in età adulta, a patto che non vi siano problemi parodontali che vanno affrontati e risolti prima di iniziare. Al termine di ogni trattamento, è necessario un periodo di contenzione, per permettere la stabilizzazione dentale, sotto forma di apparecchi mobili o fissi incollati sulla parte interna della dentatura.

Dott.ssa Luigia Gerli

 

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