Diplopia e maculopatia

Cosa è la Macula?

La macula è l’area della retina situata centralmente nella parte posteriore del globo oculare.

È deputata alla percezione della visione centrale, cioè quella più nitida e dettagliata. La restante parte della retina serve, invece, alla percezione della visione periferica dell’immagine, quella meno definita. Pertanto, quando la macula è danneggiata da un processo patologico, l’occhio non vede più bene i particolari, mentre continua a percepire le parti periferiche.

Questa piccola porzione di tessuto fotosensibile è deputata alla visione più nitida e dettagliata, quindi serve, ad esempio, a leggere un testo, vedere i segnali stradali durante la guida e riconoscere i volti, di infilare il filo nella cruna dell’ago.

Altre funzioni della macula sono:

  • La trasmissione dei segnali tra le connessioni nervose: i fotorecettori della macula (principalmente coni) sono in rapporto con una serie di cellule nervose presenti negli altri strati retinici. La loro funzione consiste, quindi, nel trasformare gli stimoli luminosi in impulsi elettrochimici, permettendo che questi vengano trasmessi lungo le vie ottiche, dal nervo ottico al cervello;
  • Il riconoscimento dei colori, grazie alla massima densità di fotorecettori: al centro della macula c’è la fovea, una lieve depressione retinica che rappresenta la zona di migliore definizione visiva, oltre ad essere la regione in cui la concentrazione di coni è massima (a differenza dei bastoncelli, abbondanti nella periferia retinica, che vengono sfruttati solo per percepire forme e movimento in condizioni di scarsa luminosità).

Questo spiega il motivo per cui le malattie della macula (o maculopatie) hanno un immediato effetto negativo sulla funzione visiva. Le aree della retina periferica che forniscono la visione laterale, invece, sono solitamente conservate, in assenza di altre patologie dell’occhio concomitanti.

Cosa è la maculopatia?

La maculopatia è un termine che racchiude diverse patologie degenerative che danneggiano la macula, la zona centrale della retina da cui dipende la nostra visione nitida e dettagliata.

Le principali patologie che riguardano questa parte della retina sono:

  1. Degenerazione maculare senile legata all’età
  2. Miopia
  3. Retinopatia Diabetica
  4. Occlusione venosa retinica
  5. Corioretinopatia centrale sierosa
  6. Foro maculare e Membrana epiretinica o pucker
  7. Forme ereditarie (distrofie)

Maculopatia: sintomi principali

Tra i sintomi principali di una maculopatia, si annoverano:

  • Abbassamento della vista
  • Diplopia
  • Visione distorta o alterata delle immagini (metamorfopsie) (ad esempio, le linee diritte possono apparire ondulate, gli oggetti appaiono di forma e dimensioni sfalsate ecc.). La deformazione centrale dell’immagine (metamorfopsia) viene rilevata attraverso la “griglia di Amsler“, cioè uno schema di linee rette intersecanti perpendicolarmente, su sfondo nero o bianco, con un punto centrale. Durante questa semplice valutazione, il paziente copre un occhio e fissa la zona al centro, mantenendo la griglia a 12-15 centimetri di distanza dal viso. Con la visione normale, tutte le linee della griglia attorno al punto risultano dritte, con una spaziatura uniforme e senza zone mancanti o dall’aspetto anomalo. Se guardando direttamente il punto centrale con l’occhio scoperto, le linee che lo circondano sembrano piegate, distorte e/o mancanti, è possibile sospettare una malattia che colpisce la macula.
  • Percezione dei colori meno nitidi e brillanti che appaiono sbiaditi, poco nitidi o imprecisi;
  • Percezione di macchie grigie nel campo visivo, che nei casi più gravi diventano macchie nere
  • Scotoma (perdita completa della visione centrale)

Alcune forme di maculopatia sono lievi e difficilmente influenzano completamente la vista; altre sono, invece, gravi e possono provocare la perdita della funzione visiva centrale, in uno o entrambi gli occhi.

Una maculopatia può colpire un solo occhio o entrambi, anche se il coinvolgimento bilaterale potrebbe accadere in tempi diversi.

Cause

Maculopatie: Quali Sono?

Le patologie che colpiscono la macula sono molteplici, così come numerose sono le cause scatenanti. Innanzitutto, è possibile distinguere tra forme ereditarie o acquisite di maculopatia.

  • Nel primo caso, la malattia della macula è già presente allo stato potenziale al momento della formazione del nuovo individuo, cioè è inclusa nel suo patrimonio genetico (nota: una maculopatia è congenita se già in atto al momento della nascita);
  • Le maculopatie acquisite sono, invece, malattie che vengono contratte dopo la nascita, quindi possono esordire nel corso della vita per svariati motivi.

Maculopatia Acquisita

Una maculopatia acquisita può derivare principalmente da:

  • Processi degenerativi:
    • Degenerazione maculare senile (DMLE o AMD):
      • Forma atrofica (o degenerazione maculare secca, ovvero non essudativa);
      • Forma essudativa (o degenerazione maculare umida, neovascolare).
    • Maculopatia miopica (secondaria ad una miopia elevata, almeno oltre le 6 diottrie);
  • Infiammazioni:
    • Uveiti posteriori;
    • Corioretinopatia sierosa centrale;
  • Infezioni:
    • Corioretinite (o retinocoroidite) da Toxoplasma gondii;
  • Traumi e disfunzioni vascolari:
    • Occlusioni vascolari retiniche (arteriose o venose; centrali o di branca);
    • Foro maculare o retinico;
    • Distacco di retina;
    • Membrana epiretinica (anche noto come pucker maculare);
    • Edema di Berlin (edema traumatico).

Un coinvolgimento maculare può essere secondario a malattie sistemiche, come il diabete (maculopatia diabetica).

Infine, esistono forme iatrogene di maculopatia, indotte da:

  • Complicanze post-operatorie:
    • Edema maculare cistoide post-chirurgico (ad esempio: dopo intervento di cataratta);
  • Assunzione di particolari farmaci (ad esempio: antimalarici, tamoxifene, tioridazina e clorpromazina).

Diagnosi

La diagnosi precoce delle maculopatie è molto importante, poiché sono disponibili alcuni trattamenti che possono ritardare o ridurre la gravità del processo patologico. Come anticipato, il test di Amsler (o griglia di Amsler) è uno dei metodi più semplici ed efficaci per rilevare eventuali disfunzioni della macula.

Quali esami possono essere utili?

Per valutare lo stato di salute e la funzionalità maculare, occorre sottoporsi ad un esame completo dell’occhio, nel corso del quale l’oculista:

  • Misura l’acuità visiva: questa parte della visita aiuta a determinare l’entità dell’ipovisione centrale correlata alla maculopatia;
  • Analizza il fondo oculare con un oftalmoscopio, un dispositivo che permette di vedere la retina e altre strutture nella parte posteriore del bulbo oculare.

Al fine di diagnosticare correttamente una maculopatia, il paziente può essere sottoposto anche ad esami strumentali, come:

  • Tomografia a coerenza ottica (OCT): può evidenziare con precisione le aree in cui la retina è più sottile o dove è presente un edema.
  • Fluorangiografia (o angiografia retinica a fluorescenza);

Trattamento

Esistono diverse cure a seconda della differente tipologia di maculopatia.

Il primo approccio necessario è un atteggiamento preventivo legato principalmente alla riduzione dei fattori di rischio, quindi al controllo dell’ipertensione sistemica, del fumo di sigaretta e ad una corretta alimentazione e all’effettuazione di controlli periodici.

In base all’entità della maculopatia e al tipo di sintomo, la persona affetta da maculopatia può adottare l’utilizzo di accorgimenti atti a migliorare la qualità di vita.

Ad esempio per la lettura è richiesta più luce che in passato, si può educare la persona ad adottare dei movimenti di ricerca per ricercare le lettere mancanti di una parola o può essere consigliato di utilizzare dei filtri colorati per aumentare il contrasto o utilizzare un prisma per ridurre la diplopia e nei casi più gravi insegnare alla persona ad utilizzare il videoingranditore.

Dott.ssa Sara Toma Ortottista a Milano

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