Invecchiamento neurologico

Invecchiamento neurologico

 

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L’invecchiamento neurologico è la conseguenza di una ridotta eliminazione dei cataboliti cellulari, con il loro accumulo nei tessuti e di un aumento dello stress ossidativo: ne consegue la necessità di uno smaltimento attraverso la circolazione sanguigna (venosa e linfatica) che rappresenta, contemporaneamente, la principale causa ed effetto della ridotta eliminazione dei cataboliti.

L’ozono, stimolando il sistema antiossidante mitocondriale, riattiva la circolazione ematica e linfatica, facilita l’eliminazione dei cataboliti cellulari; ha, pertanto,  di conseguenza, un notevole effetto anti invecchiamento.

Nell’invecchiamento neurologico anticipato si evidenziano numerosi fattori: fattori endogeni, fattori esogeni.

Fattori endrogeni

Ipossia o non utilizzo dell’Ossigeno: uno stato ipossico ( che può avere diverse cause ) provoca nelle cellule dei mammiferi molteplici danni , dal momento che la mancanza di un costante apporto di ossigeno porta ad un invecchiamento cellulare e quindi anche degli organi interni e del corpo in generale.

Disequilibrio idrico degli ambiti intra ed extra cellulari e della composizione della materia costituente le strutture cellulari

Disequilibrio elettrolitico delle strutture di permeabilità selettiva cellulare.

Deficit immunitario: minor risposta corporea alle aggressioni interne ed esterne per deficit delle placche di Peyer  ( sistema linfoghiandolare insito nell’intestino ) pertanto delle immunoglobuline. DISBIOSI.

Fattori esogeni

Ambiente: acqua che utilizziamo e aria che respiriamo.

Sedentarietà della vita moderna rappresentata dalla casa, dall’automobile,dal lavoro.

La medicina moderna si avvale sempre più dell’utilizzo dei test genetici come ausilio ai test convenzionali.

I test genetici valutano il DNA della persona, dando un’ importante  informazione clinica del paziente.

Queste analisi genetiche personalizzate si effettuano attraverso un semplice brush che raccoglie all’interno della bocca, le cellule contenenti il nostro DNA; pertanto non sono test invasivi e possono essere effettuati a qualsiasi età: soprattutto possono essere eseguiti una volta sola nella vita.

Il test è finalizzato alla valutazione dei fattori che predispongono all’invecchiamento neurologico tra cui troviamo le più comuni patologie:

  • Alzheimer
  • Demenza senile
  • Demenza vascolare

Per la prevenzione primaria, il periodo della vita utile per effettuare il test genetico va dai 40 ai 65 anni , dai 65  in poi è possibile fare prevenzione secondaria.

In base al risultato del test è possibile indicare una terapia adeguata al profilo del rischio

A complemento delle cure mediche tradizionali, quali altre terapie possono essere proposte come innovative?

  • TERAPIA NUTRIZIONALE dalle intolleranze alimentari alla nutrigenomica

Come il cibo che ingeriamo influenza i nostri geni

  • KINESITERAPIA attiva e passiva tradizionale
  • DELOS sistemi di valutazione propriocettiva e posturale e riabilitazione naturale attraverso il nostro sistema nervoso centrale e periferico + sistema visivo .
  • SEQEX ottimizza alcune funzioni cellulari:può favorire sia il passaggio attraverso le membrane cellulari di elementi essenziali alla vita della cellula ( elettroliti: calcio,magnesio, potassio,ecc e altre sostanze “polari” come alcuni aminoacidi ) sia l’espulsione di elementi di scarto derivanti da processi metabolici  ( anidride carbonica, tossine,ecc.). Ciò si traduce in un rafforzamento delle funzioni anti ossidanti,antiinfiammatorie, antiedemigene, rigenerative, antalgiche , circolatorie ecc. dell’organismo.
  • OSSIGENOOZONOTERAPIA (grande autoemo, insufflazione rettale)

*In seguito al trattamento con ozono si nota un aumento significativo della concentrazione dell’emoglobina ossigenata

*Si può riscontrare tale effetto dopo almeno 1 ora dall’inizio del  trattamento

*contemporaneamente l’emoglobina non ossigenata rimane pressoché costante indicando così un aumento dell’ossigenazione cerebrale a parità di consumo  di ossigeno.

*Ciò significa una situazione fisiologica migliorata nella funzionalità in quanto viene meglio captato l’ossigeno presente.

Tutto questo si traduce:

  • miglioramento del microcircolo cerebrale
  • aumento dell’attenzione
  • miglioramento del ritmo sonno veglia e del tono dell’umore
  • miglioramento delle attività cognitive e della memoria
  • diminuzione della spasticità neuromuscolare
  • antiaging ( antinvecchiamento )

In soggetti con polipatologie, cerebropatia multinfartuale, TIA, pregresse ischemie cerebrali non esistono interferenze e nessuna reazione avversa.

 

Dott. Franco Rosso

Dott. Franco Rosso

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