La coppetta mestruale è pratica, igienica ed eco friendly. E’ la vera alternativa ai classici assorbenti, ma è ancora oggetto di molta diffidenza da parte delle donne.
Cerchiamo quindi di conoscere meglio cos’è, come è fatta, come si utilizza, vantaggi e controindicazioni della coppetta mestruale.
Cos’è la coppetta mestruale
La coppetta mestruale non è un’invenzione contemporanea perché la sua prima apparizione sul mercato risale al 1937 negli Stati Uniti.
Dopo un lungo periodo di blocco e sblocco della produzione, negli anni ‘50, con un progetto notevolmente migliorato, la coppetta mestruale fu rimessa sul mercato. La sua vera diffusione, però, è iniziata solo a partire dagli anni ’80.
Questo fu possibile grazie anche ai nuovi materiali impiegati, come il silicone, che risultarono molto più idonei per l’uso della coppetta.
La coppetta mestruale non è altro che un contenitore che va inserito nella vagina.
Ha la forma di una campana o diaframma anticoncezionale, con un gambo per l’estrazione, e raccoglie il sangue mestruale, senza assorbirlo come i comuni assorbenti.
Viene prodotta in diversi materiali differenti, silicone, lattice e TPE, può essere usa e getta oppure riutilizzabile. Ve ne sono di diverse forme e misure affinché si possa scegliere quella più adatta alla propria anatomia e al tipo di flusso mestruale.
Coppetta mestruale: materiali e dimensioni
Come accennato, i materiali usati per la coppetta mestruale sono lattice, silicone medico, TPE (Elastomero termoplastico, materiale elastico e soffice).
Le problematiche legate al lattice sono molto note, per questo motivo le coppette mestruali vengono prodotte anche in altri materiali decisamente più idonei all’uso.
La più diffusa è quella in silicone medico o in TPE, materiali anallergici ed estremamente igienici, senza lattice e BPA, morbida e flessibile, in modo da adattarsi perfettamente all’anatomia di ogni singola donna.
Coppetta mestruale: taglie e indicazioni
Nella scelta della coppetta mestruale è importante valutare anche la grandezza secondo le taglie S o L.
La taglia S, piccola, è consigliata a donne con flussi leggeri, under 30 e che non hanno partorito.
La taglia L, grande, è invece consigliata a donne over 30, che hanno partorito o che soffrono di ipermenorrea.
Le coppette non vanno scelte e provate a caso, ma va fatta una consulenza specifica per avere indicazioni su quella più adatta.
Tipologie
La coppetta mestruale è di due tipi: riutilizzabile e usa e getta.
La tipologia riutilizzabile, dalla forma a campana, è senza dubbio la più diffusa e anche la più duratura.
Se curata nel modo corretto, e ben conservata, come spiegheremo in seguito, può durare anche dieci anni, tuttavia molti ginecologi consigliano di cambiarla più frequentemente.
La tipologia di coppetta mestruale usa e getta, dalla forma simile al diaframma anticoncezionale, è monouso e va gettata dopo ogni utilizzo.
Coppetta mestruale e pavimento pelvico
Stabilite dimensione e tipologia della coppetta mestruale più idonee, altro fattore importante che influisce sulla scelta è capire su che tonicità di pavimento pelvico andrà applicata.
Il pavimento pelvico, infatti, può avere una tonicità alta, normale o ridotta e, in base a questa caratteristica, si andrà a scegliere la coppetta mestruale tonica, semi-tonica e morbida.
Un pavimento pelvico con alta tonicità è tipico delle donne che non hanno mai partorito o che praticano sport. In questo caso risulta particolarmente indicato l’uso della coppetta mestruale tonica.
In caso di pavimento pelvico con tonicità normale, la coppetta semi tonica risulta essere la più confortevole, in quanto è un buon compromesso fra quella tonica e quella morbida.
In caso di pavimento pelvico ipotonico, per esempio dopo una gravidanza, la coppetta mestruale morbida è senz’altro la più indicata.
Possibili inconvenienti
Coppette dalla rigidità non idonea al tipo di pavimento pelvico personale rischiano di muoversi e non fissarsi in modo corretto all’interno della vagina. Questo può causare inconvenienti, fastidi e disturbi nello svolgimento della normali attività giornaliere.
E’ molto importante, comunque, che tutto ciò sia valutato da una figura professionale esperta, che sia l’ostetrica o il ginecologo dopo un’attenta anamnesi e, soprattutto, dopo una valutazione del pavimento pelvico.
Utilizzo e cura
Utilizzare la coppetta mestruale è semplice, ma necessita di un breve periodo di allenamento per capire bene come inserirla. Inoltre, è necessario abituarsi all’idea di doverla togliere e mettere in luoghi differenti dalla propria casa (ufficio o bagno pubblico).
Coppetta mestruale usa e getta o riutilizzabile hanno una forma un po’ diversa, oltre che metodi di inserimento differenti, comunque ben descritti sulle confezioni.
Per entrambe le tipologie, però, è bene seguire piccole ma fondamentali regole quali:
- lavarsi accuratamente le mani.
- Rilassarsi.
Fatto questo, si procede all’inserimento in posizione accovacciata seguendo le istruzioni.
Per rimuovere la coppetta bisogna:
- lavarsi le mani;
- togliere il sottovuoto con il dito, aiutandosi anche con la muscolatura pelvica,
- svuotare la coppetta, sciacquarla accuratamente, asciugarla,
- reinserire la coppetta.
Al primo utilizzo e alla fine del ciclo mestruale bisogna sterilizzare la coppetta mestruale per cinque minuti in acqua bollente.
Vantaggi igienici, economici, ecologici
I vantaggi della coppetta mestruale non sono solo riscontrabili sulla salute, ma si riflettono anche sull’economia e sull’ambiente.
I vantaggi per la salute sono:
- elimina l’insorgenza di irritazioni, allergie da contatto e sfregamento, tipica dei comuni assorbenti;
- impedisce il prelevamento del muco vaginale, elemento fondamentale di protezione naturale antibatterica della cavità uterina, prevenendo quindi la secchezza, cosa che invece accade con l’uso degli assorbenti interni.
I vantaggi per l’economia sono:
- la coppetta mestruale riutilizzabile costa fra i 12 e i 20 euro, investimento che viene ammortizzato in breve tempo considerando che si potrebbe utilizzare anche per 10 anni;
- considerando un cambio annuale il risparmio economico è notevole rispetto a quanto costi acquistare mensilmente assorbenti tradizionali.
I vantaggi per l’ambiente:
- l’uso degli assorbenti tradizionali causa una produzione notevole di rifiuti, spesso non riciclabili. Viene da sé, quindi, che dell’utilizzo della coppetta mestruale riutilizzabile ne giovi l’ambiente;
- nel caso di coppetta mestruale usa e getta, l’impatto ambientale è comunque ridotto, rispetto agli assorbenti tradizionali, perché la capacità di raccolta della coppetta è maggiore rispetto ad un singolo tampone interno o assorbente esterno.
Il cambio sarà quindi meno frequente.
Controindicazioni
Vaginite, cervicite, candidosi o infezioni vaginali sono condizioni che dovrebbero impedire l’uso della coppetta mestruale.
In caso di secchezza vaginale, talvolta, potrebbe essere necessario ricorrere a lubrificanti per facilitare l’inserimento della coppetta.
In caso di utilizzo di coppette in latex, potrebbero verificarsi reazioni allergiche.
E’ sconsigliato l’uso a poche settimane da un parto naturale o in caso di aborto.
In caso di dubbi, consultate il vostro ginecologo o la vostra ostetrica di fiducia. Rivolgersi a loro, prima di scegliere la propria coppetta,è la cosa migliore e più saggia da fare.
Lavinia Giganti
SI PREGA DI INDICARE IL PROPRIO NOME E QUELLO DEL DESTINARIO DELLA RICHIESTA.
Le richieste saranno inoltrate al medico o professionista sanitario il quale risponderà direttamente. DossierSalute.com non è responsabile di tardive o mancate risposte.