Orientarsi nella moltitudine esistente di terapie naturali è estremamente complicato. Esse rappresentano tutte quelle tecniche e pratiche che non fanno parte della cosiddetta medicina tradizionale. Qualsiasi terapia naturale che si rispetti deve essere preventiva, funzionale, basata su rimedi naturali e su una visione olistica dell’uomo, inteso cioè come binomio inscindibile di corpo e mente.
Le più comuni sono l’omeopatia, l’agopuntura, la fitoterapia, la naturopatia, la nutraceutica, solo per citarne alcune. Spesso le differenze sono sottili ed è facile confonderle se non si è seguiti da specialisti di chiara affidabilità. Esse mirano ad agire in prima battuta sulla causa del malessere, più che sulla cura dei sintomi, rispettando i ritmi biologici dell’organismo ed evitando le controindicazioni legate ai farmaci. La necessità di un’alimentazione mirata, abbinata ove opportuno a terapie del movimento (rieducazione posturale, ginnastica correttiva, eccetera), è ad esempio una indicazione molto forte che proviene oggi da chimici e biologi che studiano le proprietà benefiche dei cibi e dei loro componenti.
C’è poi tutto il filone di terapie naturali che coinvolge principalmente la mente, attraverso tecniche di meditazione, rilassamento e potenziamento energetico, fino a giungere all’ipnosi (utilizzata con successo in casi di dipendenze da alcool e fumo) o alla danzaterapia (utilizzata in casi di problemi psicologici, ma anche di deficit motori e sensoriali).