La chiropratica in tenera età

La chiropratica in tenera età

 

articolo

In un recente passato la chiropratica veniva sconsigliata a neonati e bambini, ma ora sono sempre di più i pediatri che consigliano di portare il bambino da un chiropratico per problemi come infezioni alle orecchie, coliche, reflusso, enuresi notturna, ADHD (disturbo di attenzione e iperattività), disturbi dell’umore e malattie croniche. La chiropratica può essere molto utile nei bambini perché il loro sistema nervoso è ancora in via di sviluppo. Quando un bambino è sotto la cura del chiropratico, l’incidenza di malattie è molto meno frequente e meno grave: rimuovendo le sublussazioni nei bambini, il loro sistema nervoso funziona meglio e ciò consente loro di combattere le malattie senza un eccessivo uso di farmaci.

Già uno studio degli anni 90 aveva valutato 600 bambini di età inferiore ai due anni, definendo la sublussazione vertebrale come “uno squilibrio cinematico dovuto ad un affaticamento suboccipitale” (abbreviazione inglese KISS, da “Kinematic Imbalance due to Suboccipital Strain”). Il rapporto ha sottolineato l’influenza patogena della postura asimmetrica nei bambini piccoli e di come essa fosse in genere minimizzata dalla comunità medica. Il KISS ha una vasta gamma di segni clinici e può essere affrontato efficacemente con una terapia manuale. I fattori di rischio attengono alla gravidanza ed al parto: disallineamento intrauterino, l’utilizzo di ausili al momento del parto, un parto prolungato/gemellare o plurigemellare.

Gli effetti nel neonato della presenza di un KISS possono essere innumerevoli e dovuti ad una sublussazione della parte alta del collo: torcicollo/sensibilità del collo, asimmetria unilaterale della faccia, scoliosi, asimmetrie motorie, sviluppo tardivo delle articolazioni dell’anca, rallentato sviluppo motorio, disturbi del sonno, gonfiore del viso, febbre di origine sconosciuta, perdita di perso, deformità dei piedi, riflessi patologici, raggio di movimento diminuito del 30%. Infine, spesso i genitori raccontano di difficoltà nel mangiare e nel bere. La conclusione emersa dallo studio è l’assoluta necessità in questi casi di sottoporre il bambino ad una radiografia del rachide cervicale A-P, i cui risultati consentiranno di individuare la presenza di eventuali deformazioni  e di conseguenza procedere agli aggiustamenti chiropratici più adeguati.

 Non esiste alcuna correlazione tra l’entità della asimmetria ed i sintomi od il successo del trattamento. Ciò significa che anche una piccola sublussazione è clinicamente rilevante. Un KISS non si limita a malesseri localizzati o a sintomi meccanici e va tenuto nella giusta considerazione quando i bambini mostrano segni di stanchezza e difficoltà di concentrazione, ma allo stesso tempo può anche non dare sintomi percepibili. Molte persone si chiedono perché un bambino dovrebbe essere visitato da un chiropratico, perché qualcuno senza sintomi dovrebbe andare dal chiropratico o da dove provengono i problemi alla spina dorsale…questo studio, già molto tempo fa, aveva cercato di dare delle risposte.

Dott. Giovanni Bisanti

Dott. Giovanni Bisanti


Condividi su