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La Chirurgia mininvasiva nella rimozione dei miomi uterini: tecniche e recupero

mioma uterino

I miomi uterini, noti anche come fibromi, sono tumori benigni che si sviluppano nella parete muscolare dell’utero. Possono variare in dimensioni e numero, causando sintomi quali sanguinamenti abbondanti, dolore pelvico e problemi di fertilità. Il trattamento chirurgico dei miomi si è evoluto negli ultimi decenni grazie alle tecniche di chirurgia mininvasiva, che riducono i tempi di recupero e migliorano la qualità della vita post-operatoria.

Tecniche Mininvasive per la Rimozione dei Miomi Uterini

Le due principali tecniche di chirurgia mininvasiva utilizzate per la rimozione dei miomi uterini sono la laparoscopia e l’isteroscopia operativa. Entrambe rappresentano valide alternative alla chirurgia tradizionale, con numerosi vantaggi in termini di ridotta invasività e tempi di recupero più rapidi.

Miomectomia Laparoscopica

La miomectomia laparoscopica è indicata per la rimozione di miomi di dimensioni medio-piccole situati sulla superficie dell’utero o all’interno del suo spessore. La procedura prevede:

  • Piccole incisioni addominali attraverso cui vengono introdotti una telecamera e strumenti chirurgici miniaturizzati.
  • Rimozione dei miomi con tecniche di dissezione precise, spesso con l’ausilio di un morcellatore per ridurre le dimensioni dei miomi prima dell’estrazione.
  • Sutura dell’utero per preservare la struttura e la funzionalità.

Questa tecnica è associata a una riduzione del dolore post-operatorio, minori perdite ematiche e un rapido ritorno alle attività quotidiane, con tempi di recupero medi di circa 2-4 settimane.

Miomectomia Isteroscopica

L’isteroscopia operativa è indicata per i miomi sottomucosi, cioè quelli che si sviluppano nella cavità uterina. Questa procedura viene eseguita attraverso la vagina, senza necessità di incisioni addominali. Il chirurgo introduce un isteroscopio, uno strumento dotato di una telecamera e di strumenti chirurgici, per rimuovere i miomi mediante resezione elettrochirurgica o laser.

I principali vantaggi dell’isteroscopia operativa includono:

  • Assenza di cicatrici esterne.
  • Recupero estremamente rapido (24-48 ore).
  • Maggiore conservazione della fertilità rispetto alla chirurgia tradizionale.

Vantaggi della Chirurgia Mininvasiva

Rispetto alla chirurgia a cielo aperto (laparotomia), le tecniche mininvasive offrono numerosi benefici:

  1. Tempi di Recupero Ridotti: la degenza ospedaliera è generalmente inferiore alle 24 ore per l’isteroscopia e 1-2 giorni per la laparoscopia.
  2. Minore Perdita di Sangue: riducendo il trauma chirurgico, si minimizza il rischio di necessità di trasfusioni.
  3. Minor Rischio di Aderenze e Complicanze: le incisioni più piccole riducono il rischio di aderenze pelviche, che possono compromettere la fertilità.
  4. Recupero della Fertilità: la conservazione della struttura uterina rende queste tecniche ideali per le donne che desiderano una gravidanza futura.
  5. Minore Dolore Post-Operatorio: l’utilizzo di strumenti avanzati permette una chirurgia meno traumatica, riducendo la necessità di antidolorifici nel post-operatorio.

Recupero e Follow-up

Il periodo post-operatorio varia a seconda della tecnica utilizzata e della complessità dell’intervento. Alcuni aspetti fondamentali del recupero includono:

  • Ritorno alle normali attività: dopo una miomectomia isteroscopica, le pazienti possono riprendere la vita quotidiana in 24-48 ore. Per la laparoscopia, il recupero completo avviene in 2-4 settimane.
  • Astensione dai rapporti sessuali: consigliata per circa 4 settimane per permettere la completa guarigione dell’utero.
  • Monitoraggio post-operatorio: sono raccomandati controlli ginecologici periodici per valutare la guarigione e prevenire eventuali recidive dei miomi.

L’importanza della pianificazione pre-operatoria e della personalizzazione del trattamento

La scelta della tecnica chirurgica più appropriata per la rimozione dei miomi uterini dipende da diversi fattori, tra cui la dimensione, il numero e la posizione dei miomi, nonché dalle esigenze e dalle preferenze della paziente.

Una pianificazione pre-operatoria accurata è fondamentale per garantire il successo dell’intervento e minimizzare i rischi. Questa pianificazione prevede una valutazione dettagliata della storia clinica della paziente, un esame fisico completo e l’esecuzione di esami di imaging, come l’ecografia transvaginale o la risonanza magnetica, per visualizzare la posizione e le dimensioni dei miomi.

In base a queste informazioni, il chirurgo può determinare la tecnica chirurgica più adatta e personalizzare il trattamento in base alle esigenze specifiche della paziente.

La discussione aperta e approfondita tra la paziente e il chirurgo è essenziale per garantire che la paziente sia pienamente informata sulle opzioni di trattamento disponibili e per prendere decisioni condivise riguardo alla procedura chirurgica.

 

Le nuove frontiere della chirurgia mininvasiva: la miomectomia robotica

Oltre alla laparoscopia e all’isteroscopia, la miomectomia robotica rappresenta una delle più recenti innovazioni nel campo della chirurgia mininvasiva per la rimozione dei miomi uterini.

Questa tecnica utilizza un sistema robotico avanzato, controllato dal chirurgo, per eseguire l’intervento con maggiore precisione e destrezza. Il sistema robotico consente di visualizzare il campo operatorio in 3D ad alta definizione e di utilizzare strumenti chirurgici miniaturizzati con maggiore libertà di movimento rispetto alla laparoscopia tradizionale. La miomectomia robotica offre diversi vantaggi, tra cui una maggiore precisione chirurgica, una riduzione del rischio di sanguinamento e una minore incidenza di complicanze.

Tuttavia, questa tecnica richiede una maggiore esperienza chirurgica e l’accesso a un sistema robotico, che potrebbe non essere disponibile in tutti i centri ospedalieri.

 

Conclusioni

La chirurgia mini invasiva rappresenta oggi la prima scelta per la rimozione dei miomi uterini, grazie ai suoi numerosi vantaggi in termini di efficacia e sicurezza. La scelta tra laparoscopia e isteroscopia dipende dalla posizione, dimensione e numero dei miomi, oltre che dagli obiettivi riproduttivi della paziente. La ricerca continua a migliorare queste tecniche, con innovazioni che permettono interventi sempre più precisi e meno invasivi.

 

Fonti:

  1. AAGL (American Association of Gynecologic Laparoscopists) – Guidelines on Minimally Invasive Surgery
  2. FIGO (International Federation of Gynecology and Obstetrics) – Classification and Treatment of Uterine Fibroids
  3. Society of Gynecologic Surgeons – Best Practices in Myomectomy

foto:freepik

La redazione in collaborazione con il Dott. Marco Salvatores Ginecologo ad Aosta

FAQ

Le principali tecniche sono:

  • Miomectomia laparoscopica: Piccole incisioni addominali per rimuovere miomi di dimensioni medio-piccole.
  • Miomectomia isteroscopica: Nessuna incisione addominale, rimozione di miomi sottomucosi attraverso la vagina.

Miomectomia robotica: Tecnica avanzata con sistema robotico per maggiore precisione.

I vantaggi includono:

  • Tempi di recupero ridotti.
  • Minore perdita di sangue.
  • Minor rischio di aderenze e complicanze.
  • Recupero della fertilità.
  • Minore dolore post-operatorio.
  • La laparoscopia utilizza piccole incisioni addominali, mentre l’isteroscopia non ne richiede.
  • La laparoscopia è adatta per miomi sulla superficie o all’interno dell’utero, mentre l’isteroscopia è per miomi sottomucosi.
  • L’isteroscopia ha un recupero più veloce.
  • Dopo una miomectomia isteroscopica, il recupero è di 24-48 ore.
  • Dopo una miomectomia laparoscopica, il recupero completo avviene in 2-4 settimane.

La scelta dipende da:

  • Dimensione, numero e posizione dei miomi.
  • Esigenze e preferenze della paziente.
  • Obiettivi riproduttivi della paziente.
  • Valutazione della storia clinica della paziente.

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