Tempi più rapidi per individuare virus e batteri con il metodo PCR

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La metodica denominata PCR (in italiano “Reazione a Catena della Polimerasi”) consente l’amplificazione del DNA di microrganismi di origine virale o batterica. Il riscontro positivo determina la presenza diretta del microrganismo nel materiale biologico di partenza.

Questi test permettono con maggior sensibilità (100 microrganismi/ul), altissima specificità (identificazione del DNA specifico del microrganismo) e tempi più rapidi l’individuazione di virus, batteri e protozoi per i quali le normali tecniche microbiologiche risultano di difficile esecuzione o con tempi di risposta lunghi. Inoltre, attraverso le informazioni date dal DNA del microrganismo si ricava spesso un dosaggio quantitativo della presenza oppure una tipizzazione tale da distinguere microrganismi con differente risposta alle terapie o con maggior virulenza.

Le malattie sessualmente trasmesse (MST), ad esempio, rappresentano uno dei più seri problemi di salute pubblica in tutto il mondo,  nei paesi industrializzati come in quelli in via di sviluppo. Secondo le stime dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, le MST hanno una incidenza annua di 333 milioni di casi (escludendo l’AIDS), un numero talmente elevato da risultare una reale emergenza, con effetti pesantissimi sullo stato di salute e su quello socio-economico di interi paesi. Con l’utilizzo di miscele multiplex si rende possibile lo screening molecolare amplificando differenti patogeni all’interno della stessa provetta: a) nel caso della MST Multiplex vengono amplificati Chlamydia trachomatis, Ureaplasma urealyticum, Mycoplasma hominis, Neisseria gonorrhoeae; nel caso della ABP Multiplex (Atypical Bacteria Pneumoniae) vengono invece amplificati Chlamydia pneumoniae, Legionella pneumophila, Mycoplasma pneumoniae.

Presso i Laboratori Fleming Research è possibile eseguire anche il test molecolare per la diagnosi precoce di “Malaria”, sfruttando il principio della PCR per individuare il microrganismo nel sangue ricercandone il DNA specifico. Un primo test di screening permette la ricerca contemporanea del DNA di tutti e quattro i plasmodia responsabili della infezione malarica. In caso di positività del test di screening viene eseguita una seconda analisi per tipizzare la specie infettante, la procedura del sequenziamento automatico. Il test è rimborsabile dal Servizio Sanitario Nazionale.

Il metodo di analisi PCR è molto utile anche per ricercare la presenza di Toxoplasmosi, una importante patologia nella donna in gravidanza che può essere causa di serie malformazioni al feto. E’ possibile infatti identificare sequenze di DNA di Toxoplasma gondii su sangue materno, su sangue fetale e su liquido amniotico. La ricerca del protozoo, su sangue materno è indispensabile nei casi di infezione acuta o persistenza di IgM, soprattutto in gravidanza, al fine di valutare se sussiste il rischio di passaggio dell’infezione da madre a feto. Per valutare se il Toxoplasma Gondii ha infettato il feto, è necessaria la ricerca del DNA su sangue fetale e/o su liquido amniotico.

 

Fleming Research

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