Focus sull’acidità di stomaco, le cause, i sintomi ed i rimedi efficaci.
Introduzione
L’acidità di stomaco, conosciuta anche come pirosi, è una sensazione di bruciore che si avverte nel torace, dietro lo sterno, causata dal reflusso gastroesofageo. Questo fenomeno si verifica quando i succhi acidi dello stomaco risalgono nell’esofago. Se occasionalmente si manifesta dopo un pasto abbondante o dopo aver consumato determinati alimenti, non c’è motivo di preoccuparsi. Tuttavia, se il bruciore si presenta frequentemente, potrebbe indicare un disturbo da non sottovalutare. La pirosi è comune dopo i cinquant’anni, con circa la metà della popolazione in questa fascia d’età che ne soffre.
Sintomi dell’Acidità di Stomaco
Chi soffre di pirosi può avvertire diversi sintomi, tra cui:
- Bruciore che si irradia nello stomaco, nel petto e dietro lo sterno, arrivando fino alla mandibola e alla gola.
- Difficoltà nella deglutizione, nausea e vomito.
- Gonfiore addominale, flatulenza e diarrea.
- Sensazione di pesantezza e digestione lenta.
- Rigurgito acido.
I sintomi possono peggiorare se ci si piega in avanti, si compiono sforzi fisici eccessivi o ci si corica subito dopo aver mangiato, poiché la posizione distesa favorisce il reflusso gastroesofageo.
Cause della Pirosi
La pirosi può avere diverse cause:
- Minore efficienza del diaframma e della giunzione esofago-gastrica, che non riescono a impedire al contenuto dello stomaco di risalire nell’esofago.
- Produzione eccessiva di succhi acidi da parte dello stomaco.
- Aumento della pressione sullo stomaco dovuto a sovrappeso o gravidanza.
- Pasti irregolari, troppo grassi o troppo abbondanti.
- Alcuni alimenti come spezie, cibi acidi, bevande alcoliche e caffè.
- Assunzione di farmaci, in particolare antinfiammatori non steroidei (FANS).
- Fumo, stress e cambi nell’alimentazione.
Diagnosi dell’Acidità di Stomaco
Per diagnosticare la pirosi, non sono necessari esami specifici. La presenza frequente di uno o più sintomi è sufficiente per il medico per accertare il disturbo e prescrivere un trattamento per ridurre l’acidità e lo stress. Se i sintomi sono occasionali, è possibile ricorrere all’automedicazione con farmaci da banco, come antiacidi o inibitori della pompa protonica.
Se i disturbi persistono nonostante la cura, il medico può consigliare esami approfonditi come l’esofagogastroduodenoscopia o gastroscopia, che permette di osservare l’esofago, lo stomaco e il duodeno e rilevare eventuali lesioni. Un’altra opzione è la pH-metria delle 24 ore, che misura la frequenza e l’acidità del reflusso.
Prevenzione e Rimedi per l’Acidità di Stomaco
Per controllare la pirosi e attenuare i disturbi, adottare un’alimentazione adeguata e uno stile di vita sano può essere molto efficace. È importante identificare e ridurre al minimo il consumo di alimenti che favoriscono l’acidità di stomaco, come agrumi, crauti, pomodori, piatti piccanti, sottaceti, miele, marmellata, cioccolato, caffè, bevande gassate, tè, birra e alcolici.
Oltre agli alimenti, è utile adottare abitudini alimentari salutari, come:
- Mangiare lentamente.
- Suddividere l’alimentazione giornaliera in più pasti leggeri.
- Evitare pasti abbondanti la sera.
- Assumere farmaci antinfiammatori durante i pasti.
Modificare alcune abitudini di vita può contribuire a ridurre i sintomi della pirosi:
- Attendere almeno due o tre ore dopo il pasto prima di coricarsi.
- Sollevare di 10-15 cm la testata del letto per rendere più difficile il reflusso gastrico.
- Non fumare o smettere di farlo, poiché il tabacco favorisce il reflusso.
- Indossare abbigliamento comodo, evitando vestiti attillati e cinture strette.
- Ridurre lo stress attraverso meditazione e rilassamento.
- Perdere peso per ridurre la pressione sullo stomaco.
- Consultare il medico sull’uso di farmaci antinfiammatori.
Se nonostante questi cambiamenti i sintomi persistono, è fondamentale rivolgersi al medico, che potrà valutare la necessità di ulteriori esami e trattamenti.
Conclusione
L’acidità di stomaco è un disturbo comune che può essere gestito efficacemente con cambiamenti nello stile di vita e nell’alimentazione. Identificare e ridurre i fattori scatenanti, adottare abitudini salutari e consultare il medico per una diagnosi accurata sono passi fondamentali per alleviare i sintomi e migliorare la qualità della vita.
Lavinia Giganti – Redazione
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