Otoplastica: tutto quello che devi sapere

L’otoplastica è un intervento di chirurgia estetica mirato a correggere gli inestetismi delle orecchie, come le cosiddette orecchie a sventola, orecchie troppo grandi o malformate. Questa procedura chirurgica consente di rimodellare la cartilagine auricolare, ripristinando un aspetto armonico e proporzionato del padiglione auricolare.

In questo articolo vedremo nello specifico cos’è l’otoplastica, quando si esegue, quali sono le tecniche più usate e in cosa consiste l’intervento.

Cos’è l’otoplastica?

L’otoplastica è un intervento di chirurgia estetica volto a correggere anomalie e difetti estetici del padiglione auricolare. Tra le principali condizioni trattate con l’otoplastica troviamo:

  • Orecchie a sventola: caratterizzate da un angolo eccessivamente ampio tra il padiglione auricolare e il processo mastoideo dell’osso temporale.
  • Orecchie troppo grandi o sproporzionate: padiglioni auricolari di dimensioni eccessive rispetto alle proporzioni del viso.
  • Malformazioni congenite: difetti di sviluppo del padiglione auricolare presenti fin dalla nascita.

Quale è la causa anatomica che deforma l’orecchio? Sono due, l’ipertrofia della conca dell’orecchio e il difettoso sviluppo della piega interna della faccia anteriore dell’orecchio denominata antelice che si divide in segmento inferiore e superiore che si sdoppia in due pieghe. Nell’orecchia a sventola queste deformazioni si associano in modo variabile e sono oggetto dell’intervento del chirurgo plastico.

L’obiettivo principale dell’otoplastica è quello di rimodellare la cartilagine auricolare, posizionandola in modo più armonioso e proporzionato rispetto al volto. Questo consente di migliorare l’aspetto estetico delle orecchie e, in alcuni casi, anche risolvere problemi pratici come il dolore causato da orecchie troppo sporgenti.

Quando si esegue l’otoplastica?

L’otoplastica può essere eseguita sia su adulti che su bambini, a seconda delle esigenze e delle motivazioni del paziente:

Adulti:

  • Spesso richiedono l’otoplastica per problemi di autostima e imbarazzo legati a orecchie troppo grandi, sporgenti o malformate.
  • Talvolta l’intervento viene richiesto anche per risolvere problemi pratici, come il dolore causato da orecchie troppo sporgenti.

Bambini:

  • Generalmente sono i genitori a richiedere l’otoplastica, preoccupati per il disagio psicologico del figlio a causa di prese in giro e bullismo da parte dei coetanei.
  • L’età minima per l’intervento è attorno ai 5 anni, quando lo sviluppo della forma delle orecchie e della cartilagine auricolare è generalmente completato.

Tecniche chirurgiche per l’otoplastica

Esistono principalmente due tecniche utilizzate per l’otoplastica:

Otoplastica mediante incisione

  • Prevede un’incisione verticale nella parte posteriore del padiglione auricolare.
  • Il chirurgo può così rimodellare la cartilagine, eseguendo sezioni, asportazioni e riposizionamenti.
  • Le modifiche vengono fissate con suture interne, permanenti o riassorbibili.
  • Questa tecnica offre un ampio margine di rimodellamento, ma può lasciare cicatrici poco visibili, in quanto nascoste nella parte posteriore del padiglione.

Otoplastica senza incisione (Incisionless)

  • Non prevede alcuna incisione del padiglione auricolare.
  • Il rimodellamento viene ottenuto applicando suture interne correttive, senza asportazione di cartilagine, a livello della piega del cosidetto antelice.
  • Essendo un intervento meno invasivo, non lascia cicatrici visibili.
  • Tuttavia, il margine di correzione è più limitato rispetto all’otoplastica con incisione/escissione.

Preparazione all’intervento di otoplastica

Prima di procedere con l’otoplastica, il chirurgo effettua una serie di valutazioni e accertamenti:

  • Anamnesi: il medico indaga sulla storia clinica del paziente, chiedendo informazioni su eventuali malattie, problemi all’udito, farmaci assunti, etc.
  • Esame fisico: il chirurgo analizza la forma, la posizione e le dimensioni delle orecchie, pianificando la procedura più appropriata.
  • Discussione sulle aspettative: il medico valuta i motivi e le aspettative del paziente riguardo all’intervento.

Decorso post-operatorio dell’otoplastica con incisione e senza

Il decorso post-operatorio dell’otoplastica varia leggermente a seconda della tecnica utilizzata.

Nella tecnica con incisione:

  • Nelle prime 48 ore è necessario il riposo assoluto.
  • Viene applicato un bendaggio protettivo, da mantenere per circa 5-7 giorni.
  • Successivamente, si indossa una fascia elastica da portare durante la notte per 3-6 settimane.
  • Il dolore, i lividi e il formicolio sono normali e si risolvono in 2-3 settimane.
  • Il ritorno alle normali attività avviene generalmente dopo 1 settimana per gli adulti e 2 settimane per i bambini.

Nella tecnica senza incisione:

  • Il decorso post-operatorio è più rapido, con una ripresa delle normali attività già dopo pochi giorni.
  • Non è necessario alcun bendaggio o fascia protettiva, essendo l’intervento meno invasivo.
  • Tuttavia, il margine di correzione è più limitato rispetto all’otoplastica con incisione.

Complicanze e rischi dell’otoplastica

Sebbene l’otoplastica sia considerata un intervento sicuro, possono insorgere alcune complicanze:

  • Cicatrici evidenti: più comuni nell’otoplastica con incisione, possono essere antiestetiche, fino ad arrivare a veri e propri cheloidi.
  • Infezioni: facilmente trattabili con antibiotici, ma possono causare deformità del padiglione auricolare se trascurate.
  • Asimmetria: è difficile ottenere una perfetta simmetria tra le due orecchie.
  • Infiammazione della cartilagine (Condrite): fastidiosa ma non grave, può richiedere settimane per risolversi.
  • Problemi con le suture: in alcuni casi, le suture interne possono emergere dalla pelle e necessitare di rimozione oppure allentarsi prima che i tessuti aderiscano e cicatrizzino.
  • Insoddisfazione del paziente: nonostante i buoni risultati, il paziente potrebbe non essere soddisfatto dell’intervento.

Risultati e benefici dell’otoplastica

Quando eseguita da un chirurgo esperto, l’otoplastica offre generalmente risultati soddisfacenti e duraturi nel tempo. I principali benefici includono:

  • Miglioramento dell’aspetto estetico: le orecchie vengono riposizionate in una posizione più armoniosa e proporzionata.
  • Aumento dell’autostima: i pazienti, soprattutto i bambini, superano il disagio e l’imbarazzo legati alle orecchie prominenti.
  • Risoluzione di problemi pratici: come il dolore causato da orecchie troppo sporgenti.

Salvo rare complicanze, l’otoplastica è considerata un intervento sicuro e in grado di soddisfare le esigenze della maggior parte dei pazienti.

Otoplastica e dolore: quanto fa male rifarsi le orecchie?

Il dolore post-operatorio associato all’otoplastica è generalmente gestibile con farmaci antidolorifici prescritti dal chirurgo. Durante l’intervento, il paziente è solitamente in anestesia locale con sedazione o raramente sotto anestesia generale, quindi non avverte dolore. Dopo l’operazione, è comune provare un certo disagio, ma il dolore è solitamente moderato e diminuisce rapidamente nei giorni successivi all’intervento. Il chirurgo fornirà istruzioni dettagliate su come gestire il dolore e accelerare il processo di recupero.

Dopo l’otoplastica, è comune che il chirurgo plastico applichi una fascia compressiva attorno alla testa del paziente per aiutare a modellare le orecchie durante il processo di guarigione. Questa fascia è solitamente tenuta in posizione per circa una settimana dopo l’intervento, contribuendo a mantenere le orecchie nella loro nuova posizione e a ridurre il gonfiore. La fascia non è dolorosa da indossare, ma è importante seguirne le istruzioni per garantire un recupero ottimale.

Otoplastica prima e dopo: cosa aspettarsi

Prima dell’otoplastica, è essenziale consultare un chirurgo plastico per una valutazione completa e una discussione dettagliata dei risultati attesi. Durante l’intervento, il paziente è assistito da anestesia per garantire il massimo comfort. Dopo l’otoplastica, è normale sperimentare un lieve gonfiore ed ecchimosi intorno alle orecchie, che scompariranno gradualmente nelle settimane successive.

Il risultato finale della procedura può essere apprezzato entro alcune settimane, quando il gonfiore diminuisce completamente e le orecchie raggiungono la loro forma definitiva.

Otoplastica post-operatorio: recupero e cura

Il periodo post-operatorio dell’otoplastica è cruciale per il successo a lungo termine della procedura. Durante le prime settimane, il paziente dovrebbe evitare attività fisiche intense e proteggere le orecchie da traumi accidentali.

Il chirurgo fornirà istruzioni dettagliate su come pulire e curare le ferite chirurgiche, nonché su quando è sicuro riprendere le normali attività quotidiane e lo sport. È importante seguire attentamente tutte le raccomandazioni del medico per garantire una guarigione rapida e senza complicazioni.

Tempi di recupero dall’otoplastica

Il dolore associato all’otoplastica è generalmente gestibile con farmaci antidolorifici e diminuisce significativamente nei primi giorni dopo l’intervento. Il tempo di recupero varia da persona a persona, ma nella maggior parte dei casi i pazienti possono tornare alle normali attività quotidiane entro una settimana o due dall’intervento. È consigliabile evitare attività fisiche intense e situazioni che possano mettere a rischio le orecchie per almeno un mese dopo l’operazione, per permettere una guarigione completa e ottimizzare i risultati.

Conclusioni

In conclusione, l’otoplastica è una procedura chirurgica efficace per migliorare l’aspetto estetico delle orecchie, correggendo difetti congeniti o acquisiti. È importante consultare un chirurgo plastico esperto per valutare se questa procedura è adatta alle proprie esigenze e discutere i risultati attesi, i costi e i tempi di recupero. Seguendo le istruzioni post-operatorie e avendo pazienza durante il processo di guarigione, i pazienti possono godere di orecchie più armoniose e una maggiore fiducia in se stessi.

La Redazione in collaborazione con il Dr. Egidio Riggio – Chirurgo plastico


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