Il dolore alla spalla, specie se persistente durante alcuni movimenti, può indicare una sofferenza alla cuffia dei rotatori. Questa condizione, comune ma spesso trascurata, necessita di una diagnosi precisa e di un percorso fisioterapico personalizzato per evitare peggioramenti.
Introduzione: un disturbo più comune di quanto si pensi
Il dolore alla spalla è uno dei disturbi muscolo-scheletrici più diffusi, ma spesso viene sottovalutato fino a quando non limita i movimenti quotidiani. Una delle cause più frequenti di questo dolore è legata a problemi alla cuffia dei rotatori, un complesso di muscoli e tendini che ha un ruolo cruciale nella mobilità e stabilità dell’articolazione scapolo-omerale.
Secondo quanto riportato dall’American Academy of Orthopaedic Surgeons, le lesioni della cuffia dei rotatori colpiscono milioni di persone ogni anno, con un picco di incidenza tra i 40 e i 65 anni.
Cosa è la cuffia dei rotatori?
La cuffia dei rotatori è composta da quattro muscoli: sovraspinato, sottospinato, piccolo rotondo e sottoscapolare. Questi muscoli agiscono insieme per:
- Stabilizzare la testa dell’omero nella cavità glenoidea della scapola
- Consentire movimenti di sollevamento e rotazione del braccio
Quando uno o più tendini della cuffia si lesionano (per infiammazione, sovraccarico o trauma), si parla di tendinopatia, lesione parziale o rottura completa, con gradi variabili di dolore e limitazione funzionale.
Sintomi principali di un danno alla cuffia dei rotatori
Il dolore alla spalla può avere diverse origini, ma alcuni sintomi sono indicativi di un coinvolgimento della cuffia:
- Dolore localizzato sulla parte anteriore o laterale della spalla che NON si estenda MAI sul braccio
- Dolore legato solo al movimento MAI da fermo
- Debolezza dovuta al dolore durante i movimenti di rotazione e/o sollevamento
- Rumori articolari o sensazione di “blocco”
Se trascurati, questi sintomi possono peggiorare e portare a compensi posturali, rigidità articolare e perdita di forza.
Diagnosi: come capire se la cuffia è coinvolta
La diagnosi inizia con una valutazione clinica accurata, durante la quale il fisioterapista o l’ortopedico esegue:
- Anamnesi. La storia clinica del paziente guida il terapista verso una corretta diagnosi. Il dolore alla spalla legato alla cuffia dei rotatori è di natura traumatica o da over use. Ciò significa che, se si è sedentari e comunque il dolore alla spalla compare senza aver fatto particolari sforzi, quel dolore ha un origine diversa.
- Test muscolari e ortopedici specifici (come il test di Jobe, il test di Neer o Hawkins)
- Valutazione della mobilità attiva e passiva
- Palpazione dei punti dolenti
Per confermare la diagnosi si possono utilizzare:
- Ecografia muscolo-tendinea, utile per lesioni parziali o infiammazioni
- Risonanza magnetica, indicata nei casi più complessi o per sospette rotture complete
Come indicato dalla Società Italiana di Ortopedia e Traumatologia, una diagnosi precoce migliora notevolmente i tempi di recupero e la prognosi funzionale.
Il ruolo chiave della fisioterapia
Trattamento conservativo: la prima scelta
Nella maggior parte dei casi, la fisioterapia rappresenta la prima linea di trattamento, con l’obiettivo di:
- Ridurre l’infiammazione e il dolore
- Ripristinare la mobilità articolare
- Rinforzare e riequilibrare la sinergia dei muscoli stabilizzatori della spalla
- Prevenire recidive
Un piano fisioterapico personalizzato può includere:
- Terapia manuale(mobilizzazioni articolari, massoterapia)
- Esercizi terapeuticiper rinforzo e controllo motorio
- Stretching miofasciale
- Terapie strumentali per ridurre il dolore, come onde d’urto, tecar o laser
Come spiega il fisioterapista dott. Salvatore Maida, esperto in riabilitazione di spalla, l’approccio conservativo ha successo nel 90% dei casi.
Quando serve l’intervento chirurgico
In alcuni casi selezionati, soprattutto in presenza di rotture totali o nei pazienti più giovani con esigenze funzionali elevate, può rendersi necessario un intervento di riparazione della cuffia. Si tratta spesso di chirurgia artroscopica, seguita da un percorso riabilitativo strutturato.
La Cleveland Clinic sottolinea che la prognosi è molto favorevole, soprattutto se la riabilitazione post-operatoria è svolta con costanza.
Prevenzione: come proteggere la spalla
Alcuni accorgimenti quotidiani possono aiutare a prevenire danni alla cuffia:
- Rinforzare la muscolatura scapolo-omerale
- Migliorare la mobilitá dorsale e scapolo-omerale
- Eseguire adeguato riscaldamento prima di allenare la parte superiore del corpo
- Curare la tecnica degli esercizi durante gli allenamenti
Lo sport, se ben condotto e con una preparazione adeguata, non è un nemico della spalla, ma un potente alleato per mantenerla in salute.
Conclusione: ascolta la tua spalla
Il dolore alla spalla non va sottovalutato, soprattutto se persiste per più di qualche settimana o limita le attività quotidiane. Intervenire precocemente, con il supporto di un fisioterapista esperto, può fare la differenza tra una guarigione completa e un dolore cronico.
Fonti
foto:freepik
La Redazione in collaborazione con Dott. Salvatore Maida, Centro Fisio-Omnia Milano
FAQ
I sintomi principali sono dolore durante il sollevamento del braccio con conseguente debolezza. Una visita fisioterapica o ortopedica può aiutare a diagnosticarla.
Sì, nella maggior parte dei casi il trattamento conservativo è efficace.
Dipende dal tipo di lesione, ma in media un ciclo di fisioterapia dura tra le 6 e le 12 settimane con frequenza settimanale tra le sedute.
In generale tutti gli sport in cui è coinvolta la spalla se non supportati da adeguato riscaldamento e se l’atleta presenta scarsa forza e mobilitá. Gli sport con lanci ripetuti e sollevamento peso hanno un incidenza di rischio maggiore se non supportati dalle condizioni descritte sopra.
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Sì, con esercizi di rinforzo e di mobilitá, e migliorando la tecnica nell’esecuzione degli esercizi.





