La sindrome dell’ovaio policistico (PCOS), nota anche come micropolicistosi ovarica, è una condizione endocrina complessa che colpisce una percentuale significativa di donne in età fertile. Caratterizzata da una combinazione di anovulazione o oligo-ovulazione, iperandrogenismo e presenza di cisti ovariche multiple, la PCOS rappresenta una delle principali cause di infertilità femminile.
Epidemiologia e Fattori di Rischio
La PCOS interessa tra il 5% e il 10% delle donne in età riproduttiva. L’eziologia esatta rimane incerta, ma si ritiene che fattori genetici ed epigenetici giochino un ruolo cruciale nello sviluppo della sindrome. Studi recenti suggeriscono che stili di vita sedentari, alimentazione ricca di cibi ad alto indice glicemico e alterazioni dei ritmi circadiani possano contribuire all’insorgenza della PCOS.
Patogenesi
La patogenesi della PCOS è complessa e multifattoriale. Si osserva un’aumentata produzione ovarica di androgeni e una maggiore trasformazione periferica degli androgeni in estrogeni, che determinano un’alterazione dei livelli di ormone follicolo-stimolante (FSH). Questi livelli alterati di FSH impediscono la maturazione del follicolo dominante, portando a anovulazione e formazione di cisti ovariche multiple.
Manifestazioni Cliniche
Le manifestazioni cliniche della PCOS variano ampiamente tra le pazienti, ma includono comunemente:
- Irregolarità mestruali: oligomenorrea o amenorrea.
- Segni di iperandrogenismo: acne, irsutismo, alopecia androgenetica.
- Obesità: presente in una significativa percentuale di pazienti.
- Insulino-resistenza: che può predisporre al diabete di tipo 2.
Altre manifestazioni possono includere affaticamento, sbalzi d’umore e difficoltà nella gestione del peso corporeo.
Diagnosi
La diagnosi di PCOS si basa su criteri clinici, biochimici e strumentali. Secondo il consenso di Rotterdam del 2004, la diagnosi richiede la presenza di almeno due dei seguenti tre criteri:
- Oligo-ovulazione o anovulazione: manifestata da irregolarità mestruali.
- Iperandrogenismo clinico o biochimico: presenza di segni clinici o livelli elevati di androgeni nel sangue.
- Ovaie con aspetto policistico all’ecografia: presenza di 12 o più follicoli in ciascun ovaio o volume ovarico aumentato.
È fondamentale escludere altre condizioni che possano mimare la PCOS, come l’iperplasia surrenalica congenita, la sindrome di Cushing o tumori secernenti androgeni.
Complicanze
La PCOS è associata a diverse complicanze a lungo termine, tra cui:
- Infertilità: a causa dell’anovulazione cronica.
- Rischio aumentato di carcinoma endometriale: derivante da esposizione prolungata a livelli elevati di estrogeni non bilanciati dal progesterone.
- Sindrome metabolica: inclusi obesità, dislipidemia e ipertensione.
- Diabete mellito di tipo 2: a causa dell’insulino-resistenza.
- Apnea ostruttiva del sonno: più comune nelle donne con PCOS e obesità.
La gestione appropriata della sindrome è essenziale per ridurre il rischio di queste complicanze.
Trattamento
Il trattamento della PCOS è personalizzato e mira a gestire i sintomi e a prevenire le complicanze a lungo termine. Le strategie terapeutiche includono:
- Modifiche dello stile di vita: dieta equilibrata, esercizio fisico regolare e perdita di peso possono migliorare l’insulino-sensibilità e ripristinare l’ovulazione.
È importante sottolineare come la PCOS possa avere un impatto significativo sulla qualità della vita delle donne, influenzando l’autostima, le relazioni sociali e la sfera sessuale.
- Terapia farmacologica:
- Contraccettivi orali combinati: per regolare il ciclo mestruale e ridurre i segni di iperandrogenismo.
- Metformina: per migliorare l’insulino-sensibilità, specialmente in presenza di insulino-resistenza o diabete.
- Clomifene citrato: per indurre l’ovulazione nelle donne che desiderano una gravidanza.
- Gestione dell’irsutismo: attraverso l’uso di antiandrogeni o metodi di rimozione dei peli.
- Chirurgia: In alcuni casi, quando le terapie mediche non sono sufficienti o in presenza di complicanze, si può ricorrere a interventi chirurgici. Le procedure più comuni includono:
- Perforazione ovarica: Consiste nella creazione di piccoli fori nell’ovaio per stimolare l’ovulazione e ridurre la produzione di androgeni.
- Resezione di cunea ovarica: Rimozione di una piccola porzione di tessuto ovarico per ridurre la produzione di androgeni.
- Laparoscopia: Può essere utilizzata sia per la diagnosi che per il trattamento chirurgico della PCOS, consentendo di rimuovere le aderenze, le cisti ovariche e di eseguire altre procedure.
La chirurgia può essere una valida opzione per le donne con PCOS che non rispondono adeguatamente alle terapie mediche, soprattutto in caso di infertilità. Inoltre gli interventi chirurgici possono alleviare i sintomi e migliorare la qualità di vita delle pazienti.
In alcuni casi, la chirurgia può ridurre il rischio di complicanze a lungo termine della PCOS, come il diabete di tipo 2 e il cancro dell’endometrio.
Un approccio multidisciplinare, che coinvolga ginecologi, endocrinologi, nutrizionisti e specialisti della riproduzione, è spesso necessario per una gestione ottimale della PCOS.
Quando considerare la chirurgia?
La decisione di ricorrere alla chirurgia deve essere presa in modo congiunto dal medico e dalla paziente, valutando attentamente i benefici e i rischi. La chirurgia può essere considerata in caso di:
- Inutilità delle terapie mediche: Quando i farmaci non riescono a controllare i sintomi o a indurre l’ovulazione.
- Dolore pelvico cronico: Se il dolore è intenso e non risponde ai trattamenti farmacologici.
- Cisti ovariche di grandi dimensioni o multiple: Che causano sintomi o complicanze.
- Infertilità: In caso di fallimento delle terapie mediche per l’induzione dell’ovulazione.
È importante sottolineare che la chirurgia non è una cura definitiva per la PCOS e che i sintomi potrebbero ripresentarsi nel tempo. Tuttavia, può rappresentare una valida opzione terapeutica per migliorare la qualità di vita di molte donne.
La prevenzione
Sebbene non ci siano modi definitivi per prevenire la PCOS, adottare uno stile di vita sano fin dalla giovane età può aiutare a ridurre il rischio e a migliorare la gestione dei sintomi. Un’alimentazione equilibrata, ricca di frutta, verdura e fibre, l’attività fisica regolare, il mantenimento di un peso sano e la riduzione dello stress possono contribuire a migliorare la sensibilità all’insulina e a ridurre i sintomi della PCOS.
FONTI
- msdmanuals.com
- medicioggi.it
- alessandragraziottin.it
La redazione in collaborazione con la Dott.ssa Anna Bernabei – Ginecologo a Siena
FAQ
La sindrome dell’ovaio policistico (PCOS) è un disturbo endocrino comune che colpisce le donne in età fertile. È caratterizzata da un complesso di sintomi, tra cui irregolarità mestruali, aumento dei livelli di androgeni (ormoni maschili) e presenza di cisti multiple sulle ovaie. Queste alterazioni ormonali possono portare a una serie di problemi, tra cui infertilità, acne, irsutismo (crescita eccessiva di peli) e aumento di peso.
Le cause esatte della PCOS non sono ancora del tutto chiare, ma si ritiene che sia una combinazione di fattori genetici, ormonali e ambientali. Tra le possibili cause si ipotizzano:
- Ipersensibilità all’insulina: Molte donne con PCOS presentano una resistenza all’insulina, l’ormone che regola lo zucchero nel sangue.
- Infiammazione cronica a basso grado: Uno stato infiammatorio può contribuire allo sviluppo della PCOS.
- Fattori genetici: Studi suggeriscono che la PCOS possa avere una componente ereditaria.
- Stile di vita: L’obesità, la sedentarietà e una dieta scorretta possono aggravare i sintomi della PCOS.
I sintomi della PCOS possono variare da donna a donna e possono includere:
- Irregolarità mestruali: Cicli mestruali lunghi, assenza di mestruazioni o sanguinamenti irregolari.
- Iperandrogenismo: Acne, irsutismo (crescita eccessiva di peli), calvizie di tipo maschile.
- Aumento di peso: Spesso associato a difficoltà nel dimagrire.
- Cisti ovariche multiple: Visibili all’ecografia.
- Infertilità: Difficoltà a concepire.
- Altri sintomi: Stanchezza cronica, sbalzi d’umore, ansia, depressione.
La diagnosi di PCOS si basa su una combinazione di criteri clinici, esami del sangue e ecografia pelvica. I criteri diagnostici più utilizzati sono quelli di Rotterdam, che richiedono la presenza di almeno due dei seguenti tre criteri:
- Irregolarità mestruali: Oligomenorrea o anovulazione.
- Iperandrogenismo: Evidenziato da segni clinici (acne, irsutismo) o da livelli elevati di androgeni nel sangue.
- Ovaie policistiche all’ecografia: Presenza di numerose piccole cisti nelle ovaie.
Il trattamento della PCOS è personalizzato e dipende dalla gravità dei sintomi e dagli obiettivi della paziente. Le opzioni terapeutiche includono:
- Modifiche dello stile di vita: Perdita di peso, dieta equilibrata, attività fisica regolare.
- Terapia farmacologica: Contraccettivi orali, metformina (per migliorare la sensibilità all’insulina), antiandrogeni per ridurre i sintomi dell’iperandrogenismo.
- Chirurgia: In casi selezionati, possono essere eseguiti interventi chirurgici come la perforazione ovarica o la resezione di cunea ovarica.
- Tecniche di riproduzione assistita: Per le donne che desiderano una gravidanza.