Orbitopatia di Graves-Basedow: diagnosi e trattamento

L’orbitopatia di Graves-Basedow, conosciuta anche come oftalmopatia tiroidea o malattia di Graves orbitaria, è una condizione autoimmune che colpisce l’orbita oculare, spesso associata all’ipertiroidismo. L’oftalmopatia di Graves-Basedow può interessare entrambi gli occhi, sia in modo simmetrico che asimmetrico.

Questo articolo è un prezioso contributo del Prof. Dimitri Rabbiosi,  Medico Chirurgo e Specialista in Chirurgia Maxillo-Facciale.  Direttore UOSD di Chirurgia Maxillo-Facciale  Ospedale di Circolo e Fondazione Macchi – Asst Settelaghi, Varese.

Grazie al Suo aiuto esamineremo i sintomi, la diagnosi e le opzioni di trattamento per questa patologia.

Cos’è l’orbitopatia di Graves-Basedow

L’oftalmopatia di Graves-Basedow è una malattia autoimmune in cui il sistema immunitario attacca erroneamente i tessuti dell’orbita oculare, causando infiammazione, gonfiore e disturbi della funzione muscolare. Si ritiene che gli anticorpi anti-recettore del TSH (TRAb) svolgono un ruolo chiave nella patogenesi, interferendo con i recettori presenti sulla superficie delle cellule dell’orbita e provocando un’attivazione autoimmune.

I sintomi dell’orbitopatia di Graves-Basedow possono variare a seconda della gravità della malattia. I sintomi più comuni includono:

  • Esoftalmo o proptosi: l’anomala sporgenza degli occhi verso l’esterno
  • Secchezza oculare
  • Diplopia: visione doppia
  • Dolore oculare
  • Arrossamento e bruciore degli occhi
  • Lacrimazione abbondante
  • Compressione del nervo ottico che può portare a perdita della vista
  • Sensazione di corpo estraneo negli occhi
  • Ulcerazioni corneali
  • Vista offuscata
  • difficoltà nel chiudere completamente le palpebre (lagophthalmos)

Oltre ai sintomi oftalmologici evidenti, l’oftalmopatia di Graves-Basedow può anche presentare manifestazioni sistemiche, tra cui la comparsa di gozzo (ingrossamento della tiroide), ipertiroidismo, e talvolta coinvolgimento di altri tessuti e organi, come la cute (dermatopatia di Graves) e le articolazioni (artrite di Graves).

L’oftalmopatia di Graves-Basedow può avere un impatto significativo sulla qualità di vita dei pazienti, sia a causa dei sintomi fisici che possono compromettere la visione e la funzione degli occhi, sia a causa delle implicazioni psicologiche e sociali, come l’immagine alterata e la ridotta capacità di svolgere le attività quotidiane. È importante fornire un sostegno adeguato e un trattamento efficace per mitigare questi effetti negativi.

Cause dell’Orbitopatia di Graves-Basedow

L’orbitopatia di Graves-Basedow è una malattia autoimmune, il che significa che il sistema immunitario attacca erroneamente i tessuti oculari come se fossero estranei all’organismo. Le cause specifiche di questa condizione non sono ancora completamente comprese, ma si ritiene che possano essere influenzate da diversi fattori, tra cui:

  • Predisposizione genetica
  • Sesso femminile
  • Età
  • Disturbi della tiroide.
  • Fumo di sigaretta

In particolare, si ipotizza che l’oftalmopatia di Graves-Basedow sia causata da un’infiltrazione di linfociti T, che sono cellule immunitarie coinvolte nella difesa dell’organismo.

Diagnosi dell’Orbitopatia di Graves-Basedow

La diagnosi dell’orbitopatia di Graves-Basedow si basa su vari esami e procedure. Alcuni dei principali strumenti utilizzati includono:

  • Valutazione dell’esoftalmo o proptosi tramite risonanza magnetica (RMN), tomografia computerizzata (TAC) o esoftalmometro
  • Ecografia orbitaria
  • Risonanza magnetica per valutare l’estensione dell’infiammazione oculare
  • TAC per valutare le pareti ossee delle orbite

È importante sottolineare che la diagnosi dell’oftalmopatia di Graves-Basedow deve essere fatta da un medico specializzato in oculistica, ma soprattutto dall’endocrinologo che ha in cura il paziente.

Trattamento dell’Orbitopatia di Graves-Basedow

Il trattamento dell’oftalmopatia di Graves-Basedow dipende dalla gravità della malattia e dalle sue manifestazioni cliniche. È importante sottolineare che il trattamento dell’oftalmopatia di Graves-Basedow deve essere supervisionato da medici specialisti in oculistica, endocrinologia e in Chirurgia Maxillo Facciale. Questi professionisti saranno in grado di valutare la gravità della malattia e consigliare il trattamento più appropriato per ogni singolo paziente.

La gestione dell’oftalmopatia di Graves-Basedow richiede un approccio multidisciplinare che coinvolga oftalmologi, endocrinologi, chirurghi maxillo-facciali e altri specialisti. Il trattamento può variare in base alla gravità dei sintomi e alla risposta individuale al trattamento medico, e può includere anche gli interventi chirurgici a ridurre l’infiammazione e a migliorare la funzione visiva ed estetica

Nei casi lievi, possono essere prescritti lubrificanti oculari e colliri decongestionanti per alleviare l’irritazione e il gonfiore. Nei casi più gravi, possono essere necessari trattamenti più aggressivi come corticosteroidi e interventi chirurgici. Tra i trattamenti più usati, sempre da valutare con il medico, vi sono i seguenti:

  • Corticosteroidi: I corticosteroidi, somministrati per via orale o tramite iniezioni locali, possono aiutare a ridurre l’infiammazione e a migliorare i sintomi dell’orbitopatia di Graves-Basedow. Tuttavia, possono essere associati a effetti collaterali a lungo termine, quindi è importante monitorare attentamente il loro utilizzo.
  • Radioterapia orbitaria: La radioterapia orbitaria può essere utilizzata nei casi in cui i sintomi non rispondono ai trattamenti convenzionali. TOGLIERE!!
  • Questo trattamento mira a ridurre l’infiammazione e a prevenire il peggioramento della patologia. Tuttavia, può richiedere diverse settimane o mesi prima di manifestare pienamente i suoi effetti benefici. TOGLIERE
  • Intervento chirurgico: In alcuni casi, l’intervento chirurgico può essere necessario per correggere anomalie anatomiche o alleviare la compressione del nervo ottico o l’estrema esposizione dei bulbi oculari (proptosi), che provoca esposizione corneale con serie conseguenze sulla vista. La procedura chirurgica principale è la decompressione orbitaria associata più o meno alla rimozione del tessuto adiposo endorbitario e alla correzione delle palpebre.

Conclusioni

L’orbitopatia di Graves-Basedow è una condizione complessa che richiede una gestione multidisciplinare da parte di oftalmologi, endocrinologi e chirurghi maxillo-facciali. Con una diagnosi precoce e un trattamento adeguato, è possibile migliorare i sintomi e prevenire complicazioni gravi tra le più importati le infezioni corneali e la perdita della vista. È importante consultare un medico esperto per una valutazione accurata e un piano di trattamento personalizzato.

Attualmente la chirurgia si è molto avanzata e grazie all’utilizzo di apparecchiature di elevata tecnologia come il navigatore sotto guida TAC si riescono ad eseguire interventi di altissima qualità de efficienza, con risultati eccellenti sia dal punto di vista funzionale che estetico.

I centri migliori in cui si possono ottenere questi risultati sono quelli in cui è presente un centro per le cure del basicranio composto da Chirurgia Maxillo Facciale, otorinolaringoiatria, neurochirurgia e oculistica.

In realtà l’intervento vero e proprio è eseguito dal Chirurgo Maxillo Facciale per la parte esterna e dall’Otorinolaringoiatra per quanto riguarda la parte endonasale, ma la presenza delle altre due specializzazioni è importante in cui vi siano delle complicanze di loro pertinenza.

Dr. Dimitri Rabbiosi – Specialista in Chirurgia Maxillo-Facciale


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