Nutrigenomica

Glossario Medico

La nutrigenomica è la scienza multidisciplinare che studia l’interazione tra la nutrizione e il DNA, ossia come il cibo che ingeriamo influenza i nostri geni.

Nel DNA esistono circa 35.000 geni, la maggior parte dei quali sembrerebbe funzionare in relazione alle sostanze nutritizie ingerite. Una correlazione tra cibo e salute e/o malattia sussiste da secoli nelle medicine orientali come anche nella  macrobiotica: i cibi sono utilizzati come rimedio per le più comuni malattie.

La nutrigenomica studia anche quali alimenti possono proteggere e stimolare le cellule a riparare, in modo equilibrato e con efficacia, i danni subiti.

La nutrigenomica si occupa pertanto dell’effetto dei nutrienti sul DNA.

Concetti fondamentali

  • La nutrizione influisce sulla salute quando interferisce direttamente con l’espressione di geni implicati nelle vie metaboliche critiche e/o influenzando l’incidenza di mutazioni genetiche
  • Gli effetti sulla salute di nutrienti e nutrioma (combinazione di nutrienti) dipende dalle varianti genetiche ereditarie che alterano l’assorbimento e il metabolismo dei nutrienti e/o l’attività degli enzimi nelle reazioni biochimiche.
  • Risultati salutari migliori possono essere più facilmente raggiunti se i requisiti nutrizionali sono personalizzati per ogni individuo, dopo aver preso in considerazione le sue caratteristiche genetiche o acquisite secondo l’età, le preferenze alimentari o lo stato di salute.

Per cui si dovrebbero assumere cibi con componenti bioattivi; oggi, invece, vengono assunti come complemento integratori alimentari con composizione non sempre corretta e in maniera non equilibrata.

Gli obiettivi della nutrigenomica definiti nel 2006 dall’Institute of Medicine americano con conseguenti 3 differenti discipline:

* Genetica della nutrizione studia i meccanismi attraverso i quali modifiche individuali del genoma  possono dare luogo a variazioni del metabolismo dei macro o micronutrienti: come mutazioni  non patologiche diano luogo a modifiche dell’utilizzo dei cibi oppure a intolleranze alimentari.

*Epigenetica della nutrizione  studia come particolari alimenti contribuiscano a regolare l’espressione genica e l’attività di specifici enzimi nell’individuo comprendendo  come l’alimentazione della madre può apportare variazioni metaboliche al feto e al nascituro; come i nutrienti inducano riprogrammazioni del metabolismo.

*Biochimica della nutrizione appropriate scelte alimentari possono regolare e correggere eventuali difetti metabolici e migliorarne le prestazioni fisiche e cerebrali; prevenire malattie (es. malattie metaboliche, neurodegenerative, neoplastiche) e ritardare gli acciacchi della vecchiaia (danni da stress ossidativo-invecchiamento).

Test genetici possono svelare le mutazioni responsabili di alcune gravi malattie: diabete, ipercolesterolemia, intolleranze alimentari, cancro.

Si deve considerare il cibo non solo come mezzo per apportare calorie all’organismo, ma come strumento in grado di influenzare la durata e la qualità della vita.

Di conseguenza, la nutrigenetica , invece, studia le variazioni nella sequenza del DNA in relazione alla risposta alimentare: non ha lo scopo di fornire una terapia a una malattia, ma deve ritagliare su misura per i geni di ognuno una nutrizione che rappresenta efficacemente una misura preventiva in grado di conservare la salute e prevenire le malattie per cui ci sia una predisposizione  ereditaria, dovuta ad alterazione di genotipo e abitudini di vita, circostanze climatiche, tipo di lavoro,anamnesi familiare, costituzione fisica e discendenza etnica.

Presso il Centro Fisioterapico, il dott. Franco Rosso, specialista in Medicina Fisica e Riabilitazione, specialista in Igiene e Medicina Preventiva esegue test genetici, test per intolleranze alimentari, metalli pesanti sia con mineralogramma sia con brush, derma test, serotonina, glutatione, omocisteina, ecc tramite la collaborazione di Giuseppe Di Fede, professore A.C. presso Università di PAVIA in Nutraceutica e Nutrigenomica, Immunobioterapia e Ipertermia oncologica e di Maria Stella Cacciola, biologa nutrizionista.

Dott. Franco Rosso

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