Lombalgia: guida completa al mal di schiena Lombare

La lombalgia, comunemente nota come mal di schiena lombare, è una condizione dolorosa che colpisce la parte bassa della schiena e rappresenta una delle problematiche più diffuse a livello globale.

E’ la prima causa di assenteismo a lavoro e si stima che almeno l’89% della popolazione mondiale abbia sperimentato almeno unavolta il mal di schiena.

Questa guida esamina le cause, i sintomi, le opzioni di trattamento e i consigli preventivi per gestire al meglio questa condizione che può incidere significativamente sulla qualità della vita.

Cos’è la Lombalgia?

La lombalgia è un disturbo caratterizzato da dolore nella regione lombare, ovvero la parte inferiore della schiena. Si manifesta quando i muscoli, i nervi o le strutture ossee della zona lombare subiscono un forte stress che può generare un blocco o un’infiammazione, causando un dolore che può variare in intensità e durata. La lombalgia può essere acuta, se dura pochi giorni o settimane, oppure cronica se persiste per più di tre mesi.

Anatomia della Zona Lombare

La schiena lombare è costituita da cinque vertebre principali (da L1 a L5), i dischi intervertebrali, numerosi muscoli, legamenti e nervi. Queste strutture lavorano insieme per supportare il peso corporeo e consentire i movimenti quotidiani. Quando uno o più di questi elementi subiscono uno stress eccessivo o un danno (es.protrusione, bulging o ernia), può verificarsi lombalgia.

Cause della Lombalgia

Le cause della lombalgia sono molteplici e possono variare a seconda dello stile di vita, delle attività lavorative e della genetica. Tra le cause più comuni troviamo:

  • Traumi o lesioni: incidenti, cadute o sollevamento di pesi che risultano eccessivi in quel momento
  • Sforzo muscolare: movimenti ripetitivi o sforzi improvvisi possono affaticare i muscoli lombari.
  • Problemi posturali: mantenere una postura (scorretta) per lungo tempo può portare a squilibri muscolari.
  • Ernie del disco: si verifica quando avviene la rottura del disco intervertebrale e la fuoriuscita del materiale al suo interno causa infiammazione o esercita pressione sui nervi spinali.
  • Artrosi e osteoporosi: condizioni degenerative che riducono la resistenza delle ossa e delle articolazioni.

Fattori di Rischio

Esistono alcuni fattori di rischio che aumentano la probabilità di sviluppare lombalgia:

  • Età: con l’invecchiamento i dischi spinali si usurano.
  • Attività lavorative ripetitive non supportate da adeguata performance fisica
  • Obesità: il peso in eccesso grava sulla schiena.
  • Stile di vita sedentario: determina un indebolimento di tutte le strutture che costituiscono la schiena: ossa, disco, legamenti e muscoli, rendendo la schiena più vulnerabile.

Sintomi della Lombalgia

La lombalgia si manifesta principalmente con dolore nella parte bassa della schiena, che può variare da un fastidio leggero a un dolore intenso e invalidante. Questo dolore può essere localizzato in un punto specifico o diffuso sulla zona lombare. Il dolore, spesso accompagnato da spasmo muscolare, determina una limitazione funzionale della schiena, limitandone i movimenti e riducendo la sua capacità di carico. Esso inoltre può essere percepito in maniera più intensa con il mantenimento di posizioni fisse per lunghi periodi.

Tra i sintomi principali troviamo:

  • Dolore nella parte bassa della schiena, che può estendersi ai glutei e alle gambe. Spesso è accentuato al mattino con sensazione di rigidità.
  • Rigidità e limitazione dei movimenti: difficoltà ad eseguire movimenti per lo più in flessione ed estensione.
  • Formicolio o debolezza nelle gambe, in caso di compressione dei nervi spinali.
  • Dolore accentuato in determinate posizioni: il dolore può peggiorare stando seduti o in piedi per lungo tempo.

È importante sottolineare che l’intensità e la tipologia dei sintomi possono variare da persona a persona e in base alla causa scatenante.

Diagnosi della Lombalgia

La diagnosi della lombalgia si basa su un esame fisico e, se necessario, su esami di imaging. Tra i metodi più comuni:

  • Esame obiettivo: valutazione della mobilità, della forza e dei riflessi.
  • Radiografia: utile per escludere fratture o problemi strutturali.
  • Risonanza Magnetica (RM): visualizza tessuti molli, dischi e nervi.

Trattamenti per la Lombalgia

La gestione della lombalgia può prevedere una combinazione di trattamenti. Vediamo i principali:

Trattamenti Conservativi

  • Riposo attivo: il riposo assoluto non è consigliato e spesso alimenta addirittura il dolore. Bisogna muoversi! Il dolore va rispettato ma non temuto.
  • Farmaci antinfiammatori: riducono il dolore e l’infiammazione. Utili in fase acuta perché possono agevolare il recupero diminuendo il sintomo; non rappresentano la cura.
  • Applicazione di calore o ghiaccio: utili per alleviare il dolore acuto.

Ultima non per ordine di importanza ma perché merita un ampio discorso è la

  • Fisioterapia: guidata da accurata anamnesi e attenta valutazione clinica permette di costruire sul paziente il percorso riabilitativo più opportuno attraverso l’uso di:
  • Terapia manuale: mobilizzazione delle articolazioni tramite manipolazioni utili a lenire il dolore e migliorare la mobilità per prepararsi all’esercizio terapeutico.
  • Esercizio terapeutico: è definito il gold standard per il trattamento della lombalgia. E’ il trattamento più efficace con benefici sul lungo termine.
  • Massoterapia: aiuta a rilassare i muscoli contratti.
  • Agopuntura: può ridurre il dolore stimolando i punti di energia del corpo.
  • Terapie Fisiche e Strumentali: utili per alleviare il dolore

Opzioni Chirurgiche

La chirurgia viene considerata solo nei casi gravi di lombalgia, specialmente in presenza di ernie del disco o stenosi spinale con importanti ripercussioni neurologiche con dolore persistente, perdita di sensibilità e forza agli arti inferiori. Tra gli interventi più comuni:

  • Discectomia: rimozione di parte del disco erniato per alleviare la pressione sui nervi.
  • Fusione spinale: unione di due o più vertebre per stabilizzare la colonna vertebrale.
  • Laminectomia: rimozione della lamina vertebrale per ridurre la compressione dei nervi.

Prevenzione della Lombalgia

La prevenzione della lombalgia è fondamentale, specialmente per chi è a rischio. Alcuni suggerimenti utili includono:

  • Evitare di Mantenere posture per molto tempo: sia seduti che in piedi.
  • Fare esercizio fisico regolarmente: per rinforzare i muscoli della schiena, dell’addome e in generale tutte le strutture che compongono la schiena.
  • Sollevare pesi correttamente: se si tratta di sollevare qualcosa di molto pesante, è importante piegare le ginocchia e mantenere la schiena dritta.
  • Scegliere una sedia ergonomica: particolarmente importante per chi lavora molte ore alla scrivania.

Conclusioni

Le evidenze scientifiche attuali indicano che la lombalgia è un disturbo multifattoriale, influenzato da fattori biomeccanici, neurofisiologici e psicologici. Sebbene non esista una cura unica per tutti i tipi di lombalgia, un approccio multidisciplinare che combina terapie manuali, esercizio fisico, educazione del paziente e, in alcuni casi, trattamenti farmacologici o interventistici, può portare a significativi miglioramenti per la maggior parte dei pazienti.

FAQ

  1. Cos’è la lombalgia e quali sono le cause più comuni? La lombalgia, o mal di schiena bassa, è un dolore che si manifesta nella parte inferiore della schiena. Le cause possono essere molteplici e includono:
  • Sforzi fisici: Sollevamenti impropri o movimenti “bruschi” della schiena possono causare strappi muscolari o legamentosi.
    • Atteggiamenti Posturali mantenuti: Mantenere posizioni di qualsiasi genere per lunghi periodi, sia seduti che in piedi, può sovraccaricare la colonna vertebrale.
    • Ernia del disco: Una protrusione del disco intervertebrale può comprimere i nervi e causare dolore.
    • Artrosi della colonna vertebrale: L’usura delle articolazioni vertebrali può portare a dolore e rigidità.
    • Altre cause: Infezioni, fratture, tumori e malattie infiammatorie possono causare lombalgia.
  • Quali sono i sintomi della lombalgia? I sintomi più comuni della lombalgia includono:
  • Dolore: Può essere acuto, sordo, urente e può variare in intensità.
    • Rigidità: Difficoltà a muovere la schiena.
    • Irradiazione: Il dolore può irradiarsi alle gambe, ai glutei o alla zona pelvica.
    • Formicolio o intorpidimento: Sensazioni anomale agli arti inferiori.
    • Debolezza muscolare: Difficoltà a sollevare oggetti o a mantenere determinate posizioni.
  • Come si diagnostica la lombalgia? La diagnosi di lombalgia viene effettuata attraverso un’attenta valutazione dei sintomi, un esame fisico e, in alcuni casi, esami strumentali come radiografie, risonanza magnetica o TAC. Il fisioterapista o il medico cercheranno di identificare la causa del dolore per individuare il trattamento più appropriato.
  • Quali sono i trattamenti per la lombalgia? Il trattamento della lombalgia dipende dalla causa e dalla gravità dei sintomi. Le opzioni terapeutiche possono includere:
  • Riposo attivo: Limitare le attività o le posture che peggiorano il dolore. ma mantenere uno stile di vita attivo.
    • Farmaci antidolorifici e antinfiammatori: Per alleviare il dolore e ridurre l’infiammazione.
    • Fisioterapia: Esercizi specifici per rafforzare la schiena e migliorare la mobilità.
    • Manipolazioni chiropratiche o osteopatiche: a volte utili per ridurre il dolore alla colonna vertebrale.
    • Terapie fisiche: Ultrasuoni, laserterapia, tecarterapia.
    • Infiltrazioni: Iniezioni di corticosteroidi o acido ialuronico per ridurre l’infiammazione.
    • Intervento chirurgico: In casi rari, per trattare ernie del disco o altre patologie complesse.

Come si può prevenire la lombalgia? Per prevenire la lombalgia è importante:

  • Evitare di Mantenere posture per molto tempo : Sia seduti che in piedi.
    • Rafforzare i muscoli e tutte le strutture della schiena: Attraverso esercizi specifici.
    • Sollevare i pesi: Allenarsi con esercizi con sovraccarico per preparare la schiena alla vita.
    • Fare attività fisica regolare: L’esercizio fisico aiuta a mantenere i muscoli della schiena forti e flessibili.
    • Mantenere un peso sano: L’obesità può aumentare il carico sulla colonna vertebrale.
    • Dormire su un materasso adeguato

La Redazione in collaborazione con Dott. Salvatore Maida, Centro Fisio-Omnia Milano


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