Incontinenza urinaria da sforzo

L’incontinenza urinaria da sforzo è un disturbo comune che colpisce molte persone, in particolare le donne, a causa della debolezza dei muscoli del pavimento pelvico. Si manifesta con perdite involontarie di urina durante attività fisiche che aumentano la pressione addominale, come starnutire, tossire, ridere o sollevare pesi.

Cos’è l’incontinenza urinaria da sforzo?

L’incontinenza urinaria da sforzo è un tipo di incontinenza caratterizzata dalla perdita di urina in risposta a sforzi fisici. Questo accade quando i muscoli che supportano la vescica e l’uretra sono indeboliti, non riuscendo a mantenere la vescica chiusa durante l’aumento della pressione addominale, oppure quando le fasce e i legamenti di supporto si sono anch’essi indeboliti o lacerati.

Cause comuni dell’incontinenza urinaria da sforzo

Le cause principali di questa condizione includono il parto, che può danneggiare i muscoli pelvici, la menopausa, che riduce il tono muscolare, e l’obesità, che aumenta la pressione sulla vescica. Altri fattori possono essere la stipsi, l’invecchiamento o interventi chirurgici.

Sintomi dell’incontinenza urinaria da sforzo

Il sintomo principale di questo tipo di incontinenza è la perdita involontaria di urina durante l’esercizio fisico, il ridere, il tossire o lo starnutire. Le perdite possono variare in quantità, ma sono generalmente limitate agli episodi di aumento della pressione addominale.

Sintomi tipici:

  • Perdite urinarie durante gli sforzi: tossire, starnutire, ridere, sollevare pesi, fare attività fisica.
  • Perdite urinarie durante salti o impatti: come durante la corsa o gli sport di contatto.
  • Perdite urinarie durante i rapporti sessuali.

Altri sintomi associati possono includere:

  • Senso di pesantezza o di una pallina nella vagina.
  • Difficoltà a svuotare completamente la vescica.
  • Frequenti infezioni urinarie.
  • Dolore pelvico.

È importante sottolineare che l’intensità dei sintomi può variare da persona a persona. Alcuni potrebbero avere perdite minime, mentre altri potrebbero sperimentare perdite più abbondanti che limitano le attività quotidiane.

Differenza tra incontinenza urinaria da sforzo e altri tipi di incontinenza

Mentre l‘incontinenza da sforzo è legata alla pressione fisica, e a modifiche anatomiche, l’incontinenza da urgenza è caratterizzata dalla necessità urgente di urinare, dovuta a alterata funzione prettamente vescicale.  In molti casi, si può verificare un’incontinenza mista, che include entrambe le forme.

Diagnosi dell’incontinenza urinaria da sforzo

La diagnosi di incontinenza urinaria da sforzo avviene attraverso un’attenta anamnesi , una accurata visita uroginecologica a riposo e sotto sforzo a vescica piena, e ad alcuni test, tra cui il Qtip test. Questo test aiuta a valutare la mobilità dell’uretra e a determinare se ci sono problemi strutturali che causano l’incontinenza.

Cos’è il Qtip test?

Il Qtip test è una procedura semplice e poco invasiva che misura l’angolo di inclinazione dell’uretra. Un piccolo tampone di cotone viene inserito nell’uretra e, sotto l’effetto della pressione addominale, si osserva se l’uretra cambia inclinazione. Un angolo maggiore indica una debolezza o instabilità dell’uretra, suggerendo la presenza di incontinenza urinaria da sforzo. Il Qtip test viene indicato quando il medico sospetta una disfunzione dell’uretra o un cedimento del pavimento pelvico come causa dell’incontinenza urinaria da sforzo. È particolarmente utile nei casi di incontinenza resistente ad altri trattamenti.

Come viene eseguito il Qtip test?

Durante il Qtip test, la paziente è distesa su un lettino. Un piccolo tampone di cotone viene inserito nell’uretra e il medico chiede di eseguire manovre che aumentano la pressione addominale. Il medico osserva l’angolo di inclinazione del tampone, che dovrebbe rimanere relativamente stabile in una condizione sana.

Trattamenti per l’incontinenza urinaria da sforzo

La scelta del trattamento più adatto dipende dalla gravità dei sintomi, dalle cause sottostanti e dalle preferenze individuali.

Terapie conservatrici:

  • Modifiche dello stile di vita: Perdere peso, evitare cibi e bevande irritanti per la vescica (come caffeina e alcol), limitare il consumo di liquidi prima di coricarsi e seguire una dieta ricca di fibre possono aiutare a ridurre i sintomi.
  • Esercizi di Kegel: Sono fondamentali per rinforzare i muscoli del pavimento pelvico, che sostengono la vescica e l’uretra. Una fisioterapista specializzata può insegnare la corretta esecuzione degli esercizi.
  • Biofeedback: Questa tecnica utilizza strumenti elettronici per aiutare a identificare e rafforzare i muscoli del pavimento pelvico.
  • Elettrostimolazione: la erogazione di una corrente particolare con una sonda vaginale permette di far contrarre i muscoli del pavimento pelvico. Questa metodica è importante quando la paziente non ha una conoscenza del proprio pavimento e non è in grado di svolgere alcuna contrazione volontaria.
  • Radiofrequenza ed elettroporazione: sono altri tipi di stimolazione erogate con sonda vaginale che vanno a rinforzare in parte la muscolatura e in parte “rimpolpano” la mucosa e sottomucosa deti tessuti vaginali e parauretrali.
  • Ossigenoterapia: stimolazione endovaginale con ossigeno e acido ialuronico che migliorano mucosa e sottomucosa, incrementatno la resistenza e la elasticità dei tessuti periuretrali.

Terapie farmacologiche:

In alcuni casi, possono essere prescritti farmaci per aumentare il tono dello sfintere uretrale o ridurre le contrazioni involontarie della vescica.

Terapie chirurgiche:

Per i casi più gravi o quando le altre terapie non sono sufficienti, possono essere necessarie procedure chirurgiche, come:

  • Sling: Inserimento di una rete sintetica ( varie forme di TVT) sotto l’uretra per sostenerla.
  • Colposospensione: Rafforzamento dei legamenti che sostengono l’uretra.
  • Iniezioni di bulking agent: Iniezione di un materiale che aumenta il volume dell’uretra e ne migliora la chiusura.

Altre terapie:

  • Stimolazione nervosa: Una tecnica minimamente invasiva che utilizza impulsi elettrici per stimolare i nervi che controllano la vescica e l’uretra.
  • Terapia con dispositivi medici: Come pessari vaginali o dispositivi uretrali, che forniscono un supporto meccanico all’uretra.

Prevenzione dell’incontinenza urinaria da sforzo

Per prevenire l’incontinenza urinaria da sforzo, è fondamentale mantenere un peso corporeo sano, evitare attività che aumentano eccessivamente la pressione addominale, e praticare regolarmente esercizi per il pavimento pelvico.

Implicazioni psicologiche dell’incontinenza urinaria da sforzo

L’incontinenza urinaria da sforzo può avere un forte impatto psicologico, portando a vergogna, ansia e isolamento sociale. Un supporto psicologico adeguato è importante per affrontare il disturbo e ridurre gli effetti emotivi.

Conclusioni

L’incontinenza urinaria da sforzo è una condizione comune ma trattabile.

FAQ

1. Cos’è l’incontinenza urinaria da sforzo e perché si verifica?

L’incontinenza urinaria da sforzo si verifica quando si perde involontariamente urina a seguito di uno sforzo fisico, come tossire, starnutire, ridere o sollevare pesi. Questo accade perché i muscoli del pavimento pelvico e i legamenti che sostengono l’uretra si indeboliscono, permettendo all’urina di fuoriuscire.

2. Cos’è il Q-tip test e a cosa serve?

Il Q-tip test è un esame semplice e non invasivo che serve a valutare la mobilità dell’uretra. Durante l’esame, viene inserito un piccolo tampone di cotone (Q-tip) nell’uretra e si misura l’angolo che forma con la linea orizzontale quando si esegue uno sforzo, come tossire. Un angolo superiore a 35° indica un’ipermobilità uretrale, che è spesso associata all’incontinenza urinaria da sforzo.

3. Come viene eseguito il Q-tip test?

Il Q-tip test viene eseguito durante una visita ginecologica. La paziente è in posizione ginecologica e viene inserito delicatamente un tampone di cotone nell’uretra. Successivamente, la paziente viene invitata a tossire o a contrarre i muscoli addominali per valutare la mobilità dell’uretra.

4. Quali sono le altre indagini per diagnosticare l’incontinenza urinaria da sforzo?

Oltre al Q-tip test, possono essere eseguiti altri esami per confermare la diagnosi e valutare la gravità dell’incontinenza, come:

  • Diario minzionale: per registrare la frequenza delle minzioni e gli episodi di incontinenza.
  • Uroflussometria: per misurare il flusso urinario.
  • Cistometria: per valutare la capacità della vescica e la pressione all’interno della stessa.
  • Ecografia: per visualizzare gli organi pelvici e eventuali prolassi.

5. Quali sono le terapie per l’incontinenza urinaria da sforzo?

Il trattamento dell’incontinenza urinaria da sforzo dipende dalla gravità dei sintomi e dalle cause sottostanti. Le opzioni terapeutiche possono includere:

  • Terapia conservativa: esercizi per rinforzare i muscoli del pavimento pelvico (esercizi di Kegel), trattamenti fisici diversificati e personalizzati, modifiche dello stile di vita (perdita di peso, riduzione del consumo di caffeina e alcol).
  • Terapia farmacologica: in alcuni casi possono essere prescritti farmaci che aumentano il tono dell’uretra.
  • Chirurgia: per i casi più gravi, possono essere eseguiti interventi chirurgici per correggere l’ipermobilità uretrale o per posizionare delle reti sintetiche che sostengono l’uretra.

La redazione in collaborazione con la Dott.ssa Anna Bernabei – Ginecologo a Siena


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