Hai mai avuto difficoltà di lettura oppure nel giocare con la palla? Noti che il tuo bambino ha necessità di utilizzare il dito quando legge o si rifiuta di leggere o ha difficoltà nel leggere? Oppure ti capita di sentire i tuoi occhi fare fatica a vedere singolo quando studi?
Questi sono alcuni dei sintomi di deficit nei movimenti oculari.
Gli occhi
I nostri occhi sono in costante movimento anche se non ne siamo completamente consapevoli.
Gli occhi raccolgono le diverse informazioni provenienti dallo spazio che ci circonda e vengono poi elaborate dal nostro cervello. Gli occhi infatti si muovono per andare ad osservare i diversi punti dello spazio in modo che l’immagine cada esattamente sulla fovea (foveazione).
La fovea è una piccola parte della retina dove si ha la migliore acutezza visiva, grazie alla grande concentrazione di fotorecettori denominati coni.
Se l’acutezza visiva è migliore, allora il cervello avrà maggiore capacità di processare l’oggetto in modo dettagliato.
Nella parte periferica della retina si ha un’alta concentrazione di fotorecettori denominati bastoncelli, sensibili ai cambiamenti di luce, che permettono la percezione del movimento e quindi la possibilità di direzionare la fovea nel punto dove la periferia ha rilevato qualcosa da analizzare e ha catturato l’attenzione.
Il movimento degli occhi
Il movimento degli occhi avviene mediante stimolazione dei muscoli extraoculari.
I movimenti avvengono quando sono stimolati i muscoli extraoculari e sono:
- Vergenze: quando gli occhi si muovono secondo direzioni opposte (convergenza e divergenza), che si attivano nel momento in cui dalla posizione all’infinito (lontano) portiamo gli occhi ad oggetti più vicini “incrociandoli”.
- Versioni: quando gli occhi si muovono secondo la stessa direzione, quindi se voglio guardare in alto, basso, destra e sinistra con la testa ferma.
- Inseguimenti (pursuit): quando gli occhi devono inseguire una mira in movimento
- Saccadi: quando si spostano gli occhi da un punto ad un altro dello spazio
I movimenti di vergenza hanno la funzionalità di permettere la visione singola dell’oggetto che si sta guardando, infatti se noi indirizziamo gli occhi su un oggetto si verifica il fenomeno della diplopia fisiologica
Movimenti saccadici
I movimenti saccadici sono molto importanti per direzionare l’attenzione spaziale e i nostri occhi sono in continuo movimento per poter analizzare lo spazio che ci circonda.
Il nostro cervello non processa tutte le informazioni che effettivamente l’ambiente ci offre ma seleziona una parte di esse.
Il meccanismo utilizzato è quello dell’attenzione, che ha il ruolo di selezionare, filtrare e attivare in ogni momento le informazioni necessarie allo scopo prefissato.
La capacità di spostare l’attenzione può essere di tipovolontario o involontario e può avvenire rispettivamente spostando gli occhi nello spazio attraverso la saccade volontaria, oppure utilizzando la periferia che percepisce lo stimolo esterno causando una saccade riflessa.
Questo legame tra movimenti saccadici ed attenzione è importante sia per l’esplorazione spaziale ma anche per la lettura, importante durante le fasi di apprendimento del bambino.
Durante l’attività di lettura si compiono infatti una serie di rapide saccadi, che permettono di scorrere sulla riga, alternate da fissazioni finalizzate a raccogliere le informazioni del testo in modo efficiente.
L’ampiezza di queste saccadi dipende dalla capacità del lettore, dall’età, dalla facilità del testo.
Le saccadi si classificano in:
- progressiva: sposta gli occhi da sinistra a destra seguendo il testo
- regressiva: permette di riesaminare il testo letto
- di ritorno: permette di passare alla riga sottostante, è quindi una saccade ampia accompagnata da un’altra correttiva per aggiustare la posizione di inizio riga.
Anche i movimenti pursuit o di inseguimento, seppur non intervenendo durante la lettura contribuiscono alla stabilità dei movimenti saccadici fini. Quando i movimenti di inseguimento non sono precisi, la lettura risulterebbe comunque compromessa.
Infatti, i bambini che leggono lentamente o presentano movimenti oculari deficitari o non accurati ricorrono all’utilizzo del dito per seguire la riga o presentano difficoltà di lettura del testo.
I movimenti di inseguimento
I movimenti di inseguimento, detti anche pursuit, consentono di seguire oggetti in movimento, mantenendo sempre la fovea centrata sull’oggetto di fissazione.
Un esempio di oggetto in movimento può essere fissare la palla durante il gioco. I movimenti di pursuit risultano molto importanti per chi pratica sport.
Spesso capita di vedere bambini a cui non piace giocare con la palla, lanciare e riprendere la palla, probabilmente perché non riescono a muovere gli occhi in modo preciso che li porta ad essere in difficoltà nel gioco.
Qualora nell’analisi visiva emergessero difficoltà nei movimenti di inseguimento e nei movimenti saccadici si ricorre alla rieducazione visiva con l’obiettivo di insegnare al cervello come rendere questi movimenti più accurati ed efficaci.
Dott.ssa Sara Toma – Ortottista a Milano
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