Ginnastica respiratoria: cos’è e perché è importante

La ginnastica respiratoria, il cui corrispondente in caso di patologia degli organi coinvolti nella funzione respiratoria è noto come riabilitazione respiratoria, è l’insieme di tecniche e pratiche finalizzate a migliorare la funzionalità polmonare e la capacità respiratoria in diverse condizioni patologiche. Questo approccio multidisciplinare, che coinvolge figure professionali come medici, fisioterapisti e infermieri, mira a ottimizzare l’autonomia, le prestazioni fisiche e il benessere psicosociale del paziente.

Perché la respirazione è importante per la salute?

La respirazione svolge un ruolo fondamentale nel nostro organismo,  che è quello di sostenere una adeguata pressione parziale di ossigeno e anidride carbonica nel sangue regolando lo scambio di questi gas nei polmoni. L’attività respiratoria, mediata da muscoli e controllata da sistemi di controllo nervoso che sono soltanto in parte volontari, è strettamente collegata ad altre funzioni fondamentali del nostro corpo, fra cui la più nota è la funzionalità cardiaca, tant’è vero che la medicina parla di funzionalità cardio-respiratoria, proprio per indicare quanto stretto sia il rapporto fra funzionalità respiratoria e funzionalità cardiaca.

Inoltre la ritmicità della respirazione, con i due movimenti di inspirazione (quando portiamo nei polmoni gas dall’ambiente) ed espirazione (quando buttiamo fuori l’aria che proviene dagli scambi gassosi interni del corpo), è molto utile per facilitare il rilassamento muscolare e quello mentale

Proprio perché non abbiamo il completo controllo su tutte le fasi della nostra respirazione, spesso non ci accorgiamo di utilizzare modalità di respirazione non corrette e funzionali; na respirazione lenta, profonda e diaframmatica (addominale) è più efficiente e ha un impatto positivo su tutto il metabolismo, mentre una respirazione rapida, superficiale e toracica può provocare o aggravare problemi di metabolismo esistenti o potenziali.

Nella clinica delle patologie respiratorie, che sono molte e hanno caratteristiche diverse, è fondamentale ripristinare una dinamica respiratoria il più possibile corretta, sia per gli equilibri metabolici a riposo che per gli equilibri metabolici durante le attività della vita quotidiana fino alle attività di sforzo fisico importante (come l’attività sportiva). In assenza di patologie dell’apparato polmonare, è comunque utile prendere coscienza del ruolo della respirazione come strumento di benessere generale.

Fattori che compromettono la respirazione

Diverse condizioni possono compromettere la funzionalità respiratoria, tra cui:

  • Patologie a carico delle vie aeree superiori e inferiori,
  • Patologie del tessuto polmonare, comprendendo anche tutti i disturbi della circolazione propria dei polmoni.
  • Patologie respiratorie come asma, allergie e infezioni
  • Complicazioni secondarie a disturbi cardiaci
  • Obesità
  • Sedentarietà e scarsa attività fisica
  • Abitudine al fumo

Anche disturbi come ansia, panico e stress prolungato possono coinvolgere la respirazione e giocare un ruolo di rispetto nel generare un problema respiratorio: quando i disturbi di questa sfera diventano organici e coinvolgono direttamente la respirazione, il paziente è in una situazione di fragilità enorme, proprio perché non ci è possibile modificare, se non solo in parte, la funzionalità del respiro.

Possiamo però favorire una respirazione efficace e funzionale alle nostre attività adottando queste semplici regole di comportamento:

  • Praticare regolarmente attività fisica
  • Mantenere un peso corporeo adeguato, tramite comportamenti alimentari corretti
  • Non fumare, non bere alcoolici, non fare uso di sostanze stupefacenti
  • In caso di problemi di ansia e stress, utilizzare strategie di controllo e gestione.

Cos’è la ginnastica respiratoria?

La ginnastica respiratoria ha diversi obiettivi:

1_ recupero della consapevolezza e dell’attenzione al respiro, un’attività normalmente svolta in modo automatico,

2_ facilitare la funzione della tosse (che viene chiamata tecnicamente espettorazione): liberare i polmoni e le vie aeree dal muco prodotto in maniera eccessiva dalle vie aeree e dai polmoni soggetti a patologia,

3_ ottimizza la funzionalità respiratoria nei casi in cui questa non sia sufficiente a garantire il corretto scambio gassoso necessario alla salute del nostro corpo (nel caso in cui questo obiettivo non possa essere raggiunto, al paziente viene garantito un apporto di ossigeno aggiuntivo, la cosiddetta OSSIGENOTERAPIA).

Il percorso di riabilitazione prevede diverse fasi:

  1. Concentrazione: Imparare a focalizzarsi sul proprio respiro.
  2. Sensibilizzazione: Acquisire la capacità di percepire i movimenti e le sensazioni associate alla respirazione.
  3. Esecuzione corretta: comprendere, percepire e per quanto possibile migliorare l’attivazione dei muscoli respiratori e il corretto rapporto tra movimento diaframmatico e toracico.
  4. Condizionamento: Migliorare la forza, la flessibilità e la resistenza delle strutture muscolo-scheletriche coinvolte nella respirazione.

A conclusione dell’iter riabilitativo respiratorio, il paziente con patologie della respirazione avrà benefici non tanto al livello della funzionalità respiratoria, quanto nelle attività della vita quotidiana, perché una respirazione funzionale consente al paziente di supportare le attività della vita quotidiana. Spesso il paziente non si rende conto del miglioramento della respirazione, perché non riesce a collegare il miglioramento della respirazione come miglioramento della capacità di movimento e di attività.

I pazienti con disturbi della respirazione sono molto affaticabili, in un modo che nulla ha a che vedere con la stanchezza fisica; la fatica arriva unicamente perché manca ossigeno o per un eccesso di anidride carbonica che permane nei polmoni; i muscoli non possono sviluppare il loro lavoro di sostegno, di movimento e di controllo, i processi mentali sono rallentati, tutto il corpo è soggetto ad una situazione di grande allerta (stress).

Per questo motivo gli esercizi di ginnastica respiratoria sono fondamentali, e vanno imparati dalle figure sanitarie in grado di comprendere non solo la specifica necessità del paziente ma anche il grado affaticabilità del paziente, che non può essere forzato ad una performance più alta se non quando il riabilitatore ne ravveda la possibilità.

Siamo tutti abituati a respirare, ad avere una respirazione potente e funzionale, le nostre performances motorie sono il frutto di queste enorme capacità di respirare.

Le malattie respiratorie ci portano a perdere la capacità funzionale, ma il sistema respiratorio riesce, per un certo periodo a compensare, lavorando maggiormente anche per attività motorie meno importanti; il segno più evidente che il sistema respiratorio è in affaticamento si chiama dispnea a riposo: una situazione in cui il paziente respira in modo affannoso pur restando seduto o in una posizione di massimo relax.

Esercizi di ginnastica respiratoria

Considerando la enorme differenza di performance tra chi ha una malattia della funzionalità respiratoria e chi vorrebbe soltanto “migliorare” una funzionalità respiratoria già sufficiente per le attività della vita quotidiana, occorre ricordare che in caso di patologia gli esercizi qui di seguito riportati non costituiscono indicazione terapeutica.

In caso di patologia il riferimento per la ginnastica respiratoria è il fisioterapista o il pneumologo, che possono valutare la singola situazione del paziente e la terapia di ginnastica respiratoria su misura per il singolo paziente.

Ecco alcuni esercizi di facilitazione di una funzionalità respiratoria già normale:

  • Fare “bolle di sapone”
  • Appannare uno specchio posto a 2-3 cm dalle labbra
  • Gonfiare un palloncino

Successivamente, si possono intraprendere esercizi più avanzati, focalizzati sulla coordinazione dei movimenti respiratori:

  • Inspirare dal naso ed espirare dalla bocca, allungando il più possibile le due fasi
  • Inspirare, mantenere il respiro a polmoni pieni (apnea piena), espirare fino a restare “senza fiato” ( apnea vuota)
  • Inspirare ed espirare a bocca aperta o con diverse posizioni delle labbra
  • Appoggiare una mano sulla pancia e l’altra sul torace, percependo con le mani il movimento del diaframma e del torace
  • Modificare la durata e il ritmo della respirazione, sempre evitando di arrivare alla tosse o ad avere capogiri dovuti ad un eccesso di ventiilazione

Questi esercizi mirano a sviluppare la consapevolezza e il controllo dei diversi muscoli e movimenti respiratori.

Esercizi di coordinazione e mobilità respiratoria

Infine, si possono integrare esercizi che richiedono la coordinazione con il resto del corpo e una maggiore flessibilità ed elasticità:

  • Inspirare profondamente aprendo lentamente le braccia, iper-estendendo la schiena e il collo; espirare chiudendo le braccia davanti a sé e flettendo leggermente il busto in avanti
  • Inspirare ruotando le braccia verso l’esterno, iperestendendo schiena e collo; espirare ruotando le braccia verso l’interno, flettendo leggermente schiena e collo
  • Inspirare alzando le mani giunte verso l’alto, espirare abbassandole fino al torace e comprimendo delicatamente
  • Inspirare sollevando le braccia incrociate dietro la schiena, espirare riportandole in posizione di partenza

Questi esercizi integrano il lavoro respiratorio con la mobilità e la coordinazione del corpo.

Dispositivi sanitari di supporto alla respirazione

Per ripristinare una funzionalità respiratoria persa, il fisioterapista, oltre ad insegnare al paziente gli opportuni esercizi respiratori, sulla falsariga di alcuni di quelli indicati anche nella lista precedentemente indicata, può avvalersi di appositi presidi per migliorare l’efficacia del respiro, al fine di riportare la respirazione al miglior livello possibile compatibile con la patologia:

  • Maschere, bottiglie o dispositivi a pressione positiva: applicano una leggera pressione sulle vie aeree, allungando i tempi espiratori e favorendo la clearance bronchiale
  • Incentivatori di flusso: stimolano il paziente a inspirare velocemente, migliorando la forza dei muscoli respiratori
  • Incentivatori di volume: promuovono l’espansione polmonare, favorendo la risoluzione di atelettasie

Questi strumenti, opportunamente utilizzati sotto la guida del fisioterapista, possono integrare efficacemente il percorso di riabilitazione respiratoria.

In conclusione, la ginnastica respiratoria rappresenta un approccio terapeutico completo e multidimensionale, in grado di apportare significativi benefici per la salute fisica e mentale del paziente. Attraverso un percorso graduale di consapevolezza, coordinazione e potenziamento muscolare, questa pratica può migliorare in modo duraturo la funzionalità respiratoria e la qualità della vita.

FAQ

Cos’è la ginnastica respiratoria?

La ginnastica respiratoria è una serie di esercizi mirati progettati per migliorare la capacità polmonare e l’efficienza respiratoria. Si concentra sull’uso corretto dei muscoli respiratori e sulla promozione di una respirazione profonda e controllata.

Quali sono i benefici della ginnastica respiratoria?

I benefici della ginnastica respiratoria includono il miglioramento della capacità polmonare, la riduzione dell’ansia e dello stress, il miglior controllo dei sintomi respiratori e il potenziamento dei muscoli respiratori.

Chi può beneficiare della ginnastica respiratoria?

La ginnastica respiratoria può beneficiare persone di tutte le età e condizioni fisiche, ma è particolarmente utile per coloro che soffrono di condizioni respiratorie croniche come l’asma, la broncopneumopatia cronica ostruttiva (BPCO) o la fibrosi cistica.

Quali sono alcuni esempi di esercizi di ginnastica respiratoria?

Alcuni esempi di esercizi di ginnastica respiratoria includono la respirazione diaframmatica, la respirazione profonda e gli esercizi di espansione toracica. Questi esercizi possono essere adattati alle esigenze individuali e alle capacità fisiche.

La Redazione

La redazione in collaborazione con la Dr.ssa Marta Nava – fisioterapista


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