La Giornata Mondiale della Salute che celebriamo oggi, 7 aprile 2025, rappresenta un momento fondamentale di riflessione su uno dei diritti umani più essenziali e universalmente riconosciuti. In un contesto globale in cui l’accesso ai servizi sanitari rimane gravemente diseguale e il diritto alla salute è minacciato in numerosi contesti, questa ricorrenza assume una rilevanza ancora più significativa. La salute, intesa non solo come assenza di malattia ma come stato di completo benessere fisico, psichico e sociale, rappresenta il fondamento per una vita dignitosa e per lo sviluppo delle società.
L’OMS ha istituito questa giornata nel lontano 1948, anno della sua fondazione, con l’obiettivo di sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza del diritto alla salute e di promuovere politiche sanitarie inclusive ed efficaci.
La dimensione costituzionale del diritto alla salute
Il diritto alla salute presenta una caratteristica peculiare che lo distingue da molti altri diritti fondamentali: la sua duplice natura di diritto individuale e interesse collettivo. Questa doppia dimensione è espressamente riconosciuta nell’articolo 32 della Costituzione italiana, che afferma: “La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività”. Tale formulazione riflette la complessità e l’importanza di questo diritto, che non può essere considerato esclusivamente nella sua dimensione personale, ma deve essere inquadrato in una prospettiva sociale e comunitaria.
Il riconoscimento costituzionale del diritto alla salute ha trovato concreta attuazione attraverso l’istituzione del Servizio Sanitario Nazionale nel 1978, sistema fondato sui principi di universalità e gratuità delle cure. Questi principi mirano a garantire l’eguaglianza sostanziale dei cittadini nell’accesso ai servizi sanitari, in linea con i valori fondamentali della nostra Costituzione.
La protezione della salute implica non solo il diritto alle cure mediche, ma anche il diritto all’integrità fisica e psichica, a vivere in un ambiente salubre, e a ricevere prestazioni sanitarie quando necessario, senza dover affrontare lunghe attese o barriere economiche.
Criticità globali e disuguaglianze nell’accesso alla salute
Nonostante i progressi compiuti negli ultimi decenni, la realtà globale mostra ancora profonde disuguaglianze nell’accesso ai servizi sanitari. Secondo i dati dell’OMS, circa 4,5 miliardi di persone – più della metà della popolazione mondiale – non hanno ricevuto servizi sanitari essenziali nel 2021. Un dato allarmante che evidenzia come il diritto alla salute, pur essendo riconosciuto a livello costituzionale in almeno 140 Stati, non trovi effettiva applicazione per una larga parte dell’umanità.
Le barriere all’accesso ai servizi sanitari possono essere di natura geografica, economica, sociale o culturale, e richiedono interventi strutturali e politiche mirate per essere superate.
Ricerca scientifica e diritto alla salute: un binomio inscindibile
Il rapporto tra ricerca scientifica e diritto alla salute costituisce un elemento fondamentale per garantire l’effettività di quest’ultimo. La ricerca sanitaria non è un’attività isolata, ma si pone al servizio del sistema sanitario nazionale, contribuendo al miglioramento continuo delle cure e alla tutela della salute pubblica.
I rapporti tra diritto e scienza sono caratterizzati da crescenti tensioni, dovute alla percezione di instabilità del “fatto scientifico” e alla regolamentazione giuridica talvolta confusa e contraddittoria del mondo scientifico. Diventa quindi essenziale trovare un equilibrio interpretativo che consenta di tutelare sia la libertà della ricerca scientifica che il diritto alla salute.
La separazione tra la sfera del diritto e quella della scienza deve essere garantita, affinché i principi di validazione e sperimentazione scientifica possano operare correttamente a tutela del diritto costituzionale alla salute.
Conoscere per tutelare: i diritti del paziente
Conoscere i propri diritti rappresenta il primo passo per farli rispettare. Ogni persona ha diritto ad accedere all’assistenza sanitaria necessaria quando e dove ne ha bisogno, senza dover affrontare difficoltà finanziarie. Inoltre, ha diritto a cure sicure e di qualità, alla privacy, a ricevere informazioni complete sul trattamento proposto e a esprimere il proprio consenso informato.
Il tema della Giornata Mondiale della Salute di quest’anno sottolinea proprio questa dimensione di consapevolezza e autodeterminazione nel campo della salute, invitando tutti a conoscere e rivendicare i propri diritti in ambito sanitario.
Sfide future e prospettive
L’evoluzione del diritto alla salute richiede un costante adattamento alle nuove sfide globali, dai cambiamenti climatici alle pandemie, dall’invecchiamento della popolazione all’incremento delle malattie croniche. La ricerca scientifica, in questo contesto, assume un ruolo cruciale per individuare soluzioni innovative e sostenibili ai problemi sanitari emergenti.
La Giornata Mondiale della Salute rappresenta quindi non solo un momento commemorativo, ma un’occasione per rinnovare l’impegno collettivo verso la piena realizzazione del diritto alla salute per tutti, senza discriminazioni o disuguaglianze. Un impegno che richiede il contributo di istituzioni, professionisti sanitari, ricercatori e società civile, in una prospettiva di responsabilità condivisa e solidarietà globale.
Conclusione
Il diritto alla salute, nella sua duplice dimensione individuale e collettiva, costituisce un pilastro fondamentale delle società democratiche contemporanee. La sua tutela richiede un approccio integrato che valorizzi tanto la dimensione giuridica quanto quella scientifica, in un dialogo costruttivo che rispetti le peculiarità di entrambe le sfere. Solo attraverso questo equilibrio sarà possibile garantire a tutti l’accesso a servizi sanitari di qualità e realizzare pienamente il diritto costituzionale alla salute.
Lavinia Giganti – redazione
Fonti
- Gianmario Demuro – “La ricerca scientifica e il diritto alla salute”
http://www.associazionelucacoscioni.it/sites/default/files/documenti/4_2013_DeMuro.pdf - Ratio Iuris – “Diritto alla salute e responsabilità professionale degli esercenti le professioni sanitarie”
https://ratioiuris.it/diritto-alla-salute-e-responsabilia-professionale-degli-esercenti-le-professioni-sanitarie-profili-costituzionali-e-pubblici-in-relazione-al-clinicalrisk-management/ - Unità 4 – Il diritto alla salute nella CEDU
https://giurisprudenza.i-learn.unito.it/mod/book/view.php?id=188478 - Studio Legale De Lalla – “Diritto alla Salute e sistema Sanitario”
https://www.studiolegaledelalla.it/diritto-alla-salute-e-sistema-sanitario/ - Diritto.it – “La tutela della salute: una lettura costituzionalmente orientata”
https://www.diritto.it/la-tutela-della-salute-una-lettura-costituzionalmente-orientata/ - Parlamento Europeo – “Il diritto alla salute”
https://www.europarl.europa.eu/RegData/etudes/STUD/2021/698827/EPRS_STU(2021)698827_IT.pdf - Rivista AIC – “La ricerca scientifica e il diritto alla salute”
https://www.rivistaaic.it/it/rivista/ultimi-contributi-pubblicati/gianmario-demuro/la-ricerca-scientifica-e-il-diritto-alla-salute - Parlamento Europeo – “Il diritto alla salute, una prospettiva di diritto comparato”
https://www.europarl.europa.eu/RegData/etudes/STUD/2022/698893/EPRS_STU(2022)698893_IT.pdf
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