Come trattare i capillari dilatati: scleroterapia iniettiva e laser vascolare a confronto

Come trattare i capillari dilatati?

Sfatiamo un mito: i capillari quando sono visibili a livello degli arti inferiori, non sono rotti ma dilatati.

La dilatazione capillare è la manifestazione più superficiale di una patologia cronica, l’insufficienza venosa, che colpisce circa 1/3 della popolazione occidentale adulta.

La malattia venosa è al IV posto nelle malattie croniche presenti in Italia, secondo un registro dei MMG.

E’ una patologia che se non curata potrebbe avere complicanze serie come le trombosi e le ulcere (il tromboembolismo venoso è la terza causa di morte nelle patologie cardiovascolari).

La dilatazione dei vasi capillari, anche detta teleangectasia, è una problematica comune che può causare disagio estetico. La dilatazione può essere di varie dimensioni: lieve per un capillare rosso sottile, marcata per un capillare blu.

Esistono due tecniche di trattamento per l’estetica dei capillari, la scleroterapia iniettiva e la laser terapia dei capillari superficiali.

Questo articolo esplora nel dettaglio questi trattamenti, confrontandoli per aiutarti a prendere una decisione informata.

Perché i capillari si dilatano

La malattia venosa è determinata da diversi fattori predisponenti, tra cui: il sesso femminile, la predisposizione ereditaria può rendere alcune persone più inclini a sviluppare capillari visibili, le fluttuazioni ormonali durante la gravidanza, la menopausa o l’uso di contraccettivi orali. Lo stile di vita: fattori come il fumo, l’esposizione prolungata al sole, alle lampade solari, temperature troppo calde (bagni, docce, saune) e traumi alla pelle possono anche causare un indebolimento della parete venosa.

L’incidenza è maggiore nella donna rispetto che nell’uomo con un rapporto 3:1.

Ma le donne, attente al lato estetico (l’inestetismo è un motivo di consultazione nel 33% dei casi, ma è un valido indicatore della malattia) corrono prima dall’angiologo e hanno meno effetti collaterali.

Il circolo venoso degli arti inferiori è costituito dal circolo venoso profondo che riporta al cuore il 90 % del flusso venoso, il circolo superficiale (di cui le safene sono le vene più lunghe ma non le più importanti) ed il circolo capillare, microscopico, che ricopre un’area vastissima area delle nostre gambe.

La causa della dilatazione venosa è data da un indebolimento della parete dei vasi, a causa di un’infiammazione parietale, e dall’azione della pressione all’interno dei vasi, che agisce non solo in modo verticale ma anche perpendicolare.

Quando vediamo i capillari, rossi, viola, blu, significa che sono dilatati e che al loro interno vi è un’ipertensione venosa più o meno marcata.

La stessa azione avviene nelle vene del circolo venoso superficiale, le varici sono vene dilatate tortuose.

La dilazione venosa è sempre progressiva, cronica, non può essere arrestata ma può essere notevolmente rallentata: prima si arriva ad una cura e la si segue correttamente e meno manifestazioni avremo della patologia.

Cosa sono i capillari

I capillari sono minuscoli vasi sanguigni che collegano le arterie e le vene. La loro funzione principale è quella di scambiare ossigeno, nutrienti e prodotti di scarto tra il sangue e i tessuti del corpo. Questi vasi sono molto sottili e delicati.

La scleroterapia

Il trattamento gold-standard delle teleangectasie, capillari dilatati, secondo linee guida, è la scleroterapia iniettiva, utilizzando un farmaco che determina un’infiammazione della parete interna del vaso, che volta dopo volta, fa collabire il vaso su stesso (la sclerosante non chiude mai immediatamente il vaso). Questo trattamento prevede sia l’utilizzo della formula liquida del farmaco che della mousse, scleromousse, dove il farmaco miscelato con aria, crea delle microbolle che, aderendo alla parete del vaso, ne facilitano la chiusura.

Altro mito è che “le sclerosanti fatte in un punto, fanno uscire i capillari da un’altra parte”: la scleroterapia non agisce sull’andamento della patologia, se altri capillari si dilatano è dovuto alla cronicità della patologia.

Il laser vascolare lavora in sinergia con la scleroterapia classica. Anche in questo caso sono previste ripetute sedute, iniziando sempre da una scleroterapia iniettiva.

Procedura della scleroterapia

La procedura di scleroterapia prevede i seguenti passaggi:

  1. Preparazione: L’area da trattare viene pulita e disinfettata.
  2. Iniezione: Utilizzando un ago sottile, il medico inietta la soluzione sclerosante direttamente nei capillari.
  3. Post-trattamento: Si applica una compressione all’area trattata con dei batuffolini, da tenere per poco tempo e l’utilizzo delle calze elastiche, consigliate durante la visita preliminare, per facilitare il collasso dei vasi sanguigni.

Effetti e vantaggi della Scleroterapia

I benefici della scleroterapia includono:

  • Efficacia: La maggior parte dei pazienti nota una riduzione significativa dei capillari. Il numero delle sedute varia in relazione alla patologia presente e alla risposta soggettiva al farmaco.
  • Durata: I risultati possono durare diversi anni.
  • Costo: Generalmente, la scleroterapia è più economica rispetto alla laserterapia.

Gli effetti collaterali possono includere:

  • Ematomi e gonfiore: Sono comuni nei primi giorno post-trattamento.
  • Discromie cutanee: In alcuni casi, possono verificarsi cambiamenti temporanei nel colore della pelle.

Trattamento laser

La laser terapia dei capillari utilizza la luce laser transedermica, che ha come bersaglio il sangue, per poter chiudere i capillari senza danneggiare la pelle circostante.

Differenze tra i tipi di laser

Esistono diversi tipi di laser utilizzati per trattare i capillari visibili, tra cui:

  • Laser Nd-Yag: Penetra in profondità nella pelle ed è efficace per i capillari più grandi e profondi.
  • Pulsed Dye laser Ideale per capillari superficiali ed angiomi.
  • Laser KTP: Utilizzato per trattare capillari molto sottili e aree sensibili come il viso.

Specificità del trattamento Laser

I vantaggi del trattamento laser includono:

  • Precisione: Il laser può essere mirato con precisione ai capillari, riducendo al minimo i danni ai tessuti circostanti.
  • Comfort: Una parte dei pazienti trova il trattamento laser meno doloroso rispetto alla scleroterapia.
  • Tempo di recupero: I tempi di recupero sono generalmente brevi, con pochi effetti collaterali come ematomi, arrossamento e gonfiore.

Confronto tra i trattamenti dei capillari

Quando si tratta di scegliere tra scleroterapia e trattamento laser, è importante considerare diversi fattori:

Efficacia

Studi scientifici hanno dimostrato che entrambi i trattamenti sono efficaci per ridurre i capillari visibili, ma la scelta dipende dalla specificità del caso:

  • Scleroterapia: Spesso preferita per i capillari più grandi e scuri.
  • Laser terapia: Efficace per capillari sottili superficiali e aree sensibili (es.il volto).

Costi e tempi di recupero

  • Scleroterapia: Solitamente meno costosa, ma richiede più sessioni.
  • Trattamento laser: È più costoso per sessione, ma spesso richiede meno sedute.

Conclusione

Entrambi i trattamenti offrono soluzioni valide per la riduzione dei capillari dilatati. La scelta dipende dal grado di patologia venosa e dalle manifestazioni presenti.

Entrambe le metodiche sono terapie mediche, ed è fondamentale eseguire una visita da un angiologo chirurgo vascolare ed un ecocoloDoppler venoso degli arti inferiori, per stadiare la malattia venosa ed impostare la terapia per la patologia venosa, e consigliare il trattamento estetico più adatto al proprio caso.

Dr.ssa Federica Flenda – Chirurgo vascolare, medico estetico


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