Dossier Salute

Ambliopia nei bambini: l’importanza della diagnosi precoce e della riabilitazione visiva

L’ambliopia, o “occhio pigro”, è una condizione che colpisce molti bambini. Una diagnosi tempestiva e un adeguato percorso di riabilitazione possono fare la differenza nello sviluppo visivo del bambino.

Cos’è l’ambliopia

L’ambliopia, conosciuta anche come “occhio pigro”, è una condizione caratterizzata da una riduzione più o meno marcata della capacità visiva di un occhioo, più raramente, di entrambi. In breve è un deficit dell’apparato visivo che si verifica quando lo sviluppo dell’occhio è avvenuto in maniera parziale o scorretta. 

Questa condizione si manifesta perché il cervello sopprime le immagini provenienti dall’occhio pigro per dare precedenza a quelle provenienti dall’occhio sano, determinando l’abbandono della visione binoculare. L’ambliopia si manifesta, generalmente, durante i primi anni di vita e, se non viene diagnosticata e trattata entro i 6/7 anni di età, può determinare la perdita permanente della vista.

L’occhio ambliope è caratterizzato da:

  • Riduzione dell’acuità visiva
  • Fenomeno dell’affollamento (crowding) tipico dell’ambliopia strabica
  • Fissazione centrale o eccentrica
 

Le cause più frequenti che determinano ambliopia sono:

  • Asinometropia: condizione in cui gli occhi hanno difetti visivi diversi
  • Strabismo: condizione in cui gli occhi non sono correttamente allineati
  • Catarattacongenita: condizione in cui il cristallino risulta opacizzato sin dalla nascita o dai primi anni di vita
  • Ptosi palpebrale: condizione in cui la palpebra superiore risulta cadente
 

A seconda della natura del disturbo, l’ambliopia può essere classificata in:

  • Ambliopia strabica: si verifica quando il cervello sopprime l’immagine inviata dall’occhio difettoso, che non può essere fusa a quella trasmessa dall’occhio sano
  • Ambliopia asinometropica: si verifica quando gli occhi sono affetti da due difetti di refrazione diversi (ad esempio: uno è astigmatico, l’altro ipermetrope)
  • Ambliopia organica: si verifica in presenza di lesioni o malfunzionamenti del sistema neuronale che collega l’organo visivo al cervello
  • Ambliopia da deprivazione: si verifica quando una cataratta congenita o un difetto visivo elevato non permettono ai raggi di luce di raggiungere correttamente la retina

Sintomi dell’ambliopia

L’ambliopia è spesso asintomatica ed è frequentemente scoperta solo nel corso di screening della visione di routine. Molto frequentemente infatti l’ambliopia viene diagnosticata durante una semplice visita oculistica in cui il bambino viene sottoposto a un’attenta valutazione ortottica con studio della motilità oculare, attraverso la quale il medico oculista può determinare la natura del disturbo e i metodi per trattarlo.

È importante, quindi, effettuare delle visite specialistiche entro i primi tre anni di vita del bambino al fine di ottenere una diagnosi precoce utile al rallentamento della malattia o alla sua eventuale scomparsa.

I bambini raramente si lamentano della perdita della vista unilaterale, nonostante possano strizzare gli occhi o coprire un occhio. I bambini molto piccoli non manifestano oppure sono incapaci di esprimere la consapevolezza che la loro vista differisce in un occhio rispetto all’altro. Alcuni bambini più grandi possono riferire alterazioni visive nell’occhio colpito oppure presentare un’alterata percezione della profondità. Un bambino che soffre di ambliopia può tendere a socchiudere uno o entrambi gli occhi, può sfregarsi un occhio anche quando non è stanco, ed ha necessità di avvicinare un oggetto per riuscire a vederlo opportunamente.

Quando lo strabismo è la causa, la deviazione dello sguardo può essere evidente per gli altri.

I sintomi principali correlati all’ambliopia sono: riduzione della vista o vista annebbiata, affaticamento oculare, mal di testa, disallineamento degli occhi e visione doppia.

Diagnosi dell’ambliopia

Una volta eseguita la visita oculistica per escludere la presenza di eventuali ostacoli anatomici, si esegue la visita ortottica che valuterà:

  • Acuità visiva
  • Motilità oculare, per accertare e classificare un possibile strabismo
  • Stereopsi, ovvero il senso della tridimensionalità
  • Posizione del capo
  • Senso cromatico, al fine di evidenziare la possibilità di discromatopsie, come nel caso di daltonismo

Trattamento

L’ambliopia può essere trattata e curata solo se si interviene precocemente. Il trattamento è diretto verso la causa (p. es., correzione dell’errore di rifrazione, rimozione di cataratta, trattamento dello strabismo)

Se necessario è possibile correggere con occhiali o lenti a contatto bambini anche di poche settimane di vita per correggere gli errori refrattivi. Una volta individuata la causa dell’ambliopia, la funzione visiva dell’occhio ambliope va riabilitata. Esistono diversi trattamenti riabilitativi che possono anche essere associati. 

Il trattamento precoce è sempre il migliore. Il principale e il più efficace rimane l’occlusione a pelle dell’occhio fissante (non ambliope). L’obiettivo della terapia è di assicurare la migliore vista possibile in ciascun occhio. Normalmente l’occlusione è interrotta prima degli 8 anni. 

Anche la penalizzazione dell’occhio fissante può essere, in casi selezionati, un buon trattamento, essa può essere farmacologica, oppure ottica. Alcuni casi di ambliopia possono essere resistenti alla terapia.

Una buona prognosi dipende da:

  • compliance del paziente
  • tipo di ambliopia
  • età del paziente
  • iniziale acuità visiva

Dott.ssa Sara Toma – Ortottista a Milano

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