In occasione della Giornata Internazionale della Donna 2025, scopriamo le strategie dell’ISS e delle istituzioni scientifiche mondiali per la prevenzione e il benessere femminile. Dalle malattie cardiovascolari all’equità di genere, una guida basata su evidenze. Introduzione alla Salute Femminile: Priorità Globale per l’8 Marzo.
In occasione della Giornata Internazionale della Donna, istituzioni come l’Istituto Superiore di Sanità (ISS) e l’Osservatorio Onda rinnovano l’impegno per la salute femminile, promuovendo strategie di prevenzione e benessere. Le donne, infatti, affrontano sfide uniche legate a fattori biologici, sociali e culturali, che richiedono approcci mirati. Dall’impatto delle malattie cardiovascolari alla gestione dello stress, ecco una guida completa basata sulle ultime evidenze scientifiche, ottimizzata per rispondere alle esigenze di chi cerca informazioni chiare e affidabili.
1. Malattie Cardiovascolari: Prevenire è Meglio che Curare
Le malattie cardiovascolari rappresentano la principale causa di morte per le donne, superando tumori e patologie respiratorie. Contrariamente alla percezione comune, non sono un problema esclusivamente maschile: il rischio di infarto aumenta significativamente dopo la menopausa, soprattutto per le fumatrici. L’ISS sottolinea che evitare il fumo sin dalla giovane età riduce del 70% il rischio di eventi cardiaci.
Un altro pilastro è l’attività fisica regolare, che abbassa la pressione arteriosa e migliora il profilo lipidico. L’OMS raccomanda almeno 150 minuti di movimento moderato a settimana, combinando esercizi aerobici e di resistenza. Non meno importante è il monitoraggio di pressione e colesterolo, da effettuare con controlli periodici dopo i 40 anni.
2. Osteoporosi: Proteggere le Ossa con Dieta e Stile di Vita
L’osteoporosi colpisce l’80% delle donne in post-menopausa, aumentando il rischio di fratture. Per contrastarla, l’ISS consiglia una dieta ricca di calcio e vitamina D, integrando latticini, pesce azzurro e verdure a foglia verde. Limitare alcol e caffeina è altrettanto cruciale, poiché interferiscono con l’assorbimento del calcio.
La densitometria ossea (MOC) è lo strumento diagnostico più efficace dopo i 50 anni, abbinata a esami del sangue per valutare i livelli di vitamina D. Anche l’esposizione moderata al sole, per stimolare la sintesi cutanea di vitamina D, rientra tra le raccomandazioni delle linee guida internazionali.
3. Salute Mentale: Combattere Stress e Depressione
Lo stress cronico e la depressione sono fattori critici per la salute femminile, spesso legati al duplice ruolo di lavoratrici e caregiver. L’ISS invita a promuovere una cultura della condivisione dei carichi familiari, riducendo il sovraccarico mentale che grava sulle donne.
Pratiche come la meditazione, lo yoga e il sostegno psicologico sono efficaci per migliorare la resilienza emotiva. Inoltre, istituzioni come l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) raccomandano politiche aziendali che favoriscano l’equilibrio lavoro-vita privata, riducendo il rischio di burnout.
4. Esposizione a Sostanze Tossiche: Attenzione a Cosmetici e Plastica
L’ISS segnala l’importanza di ridurre l’esposizione a sostanze tossiche presenti in cosmetici, contenitori di plastica e alimenti grassi. Durante la gravidanza, questo diventa ancora più cruciale per proteggere il feto.
Scegliere prodotti beauty certificati come “ipoallergenici” o “senza parabeni”, optare per contenitori in vetro e preferire una dieta varia e povera di grassi saturi sono accorgimenti semplici ma fondamentali. Le linee guida dell’Agenzia Europea per le Sostanze Chimiche (ECHA) forniscono ulteriori indicazioni per identificare ingredienti a rischio.
5. Equità di Genere nella Sanità: Promuovere Leadership Femminile
Nonostante le donne rappresentino il 70% della forza lavoro sanitaria, solo il 25% ricopre ruoli dirigenziali. Istituzioni come il Ministero della Salute italiano stanno lavorando per colmare questo gap, garantendo pari opportunità e tutelando le lavoratrici da discriminazioni e violenze.
L’Osservatorio Onda, con il progetto Bollini Rosa, certifica gli ospedali che offrono servizi gender-sensitive, dalla ginecologia alla cardiologia. Parallelamente, organizzazioni globali come l’ONU integrano la salute femminile negli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile, chiedendo maggiori investimenti nella ricerca di genere.
FAQ
Oltre alla MOC per l’osteoporosi, sono raccomandati mammografie biennali, pap test triennali e controlli cardiovascolari annuali.
Condividere responsabilità in famiglia, accedere a servizi di supporto sociale e praticare tecniche di rilassamento può alleviare il carico emotivo.
Limitare prodotti con ftalati, triclosan e siliconi, preferendo marchi con certificazioni eco-bio o dermatologicamente testate.