Sindrome da alimentazione notturna: cosa fare

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La sindrome da alimentazione notturna è un disturbo che si caratterizza per una totale mancanza di fame al mattino, causata da una pesante alimentazione la sera.

Questa “fame serale” provoca difficoltà ad addormentarsi e spinge, chi ne è affetto, a fare più spuntini prima di addormentarsi o a svegliarsi nel cuore della notte per aprire il frigo.

Dolce e/o salato

Sono tante le persone che di notte alternano alimenti dolci a salati, succede che li si possa consumare nello stesso episodio, così come c’è chi passa quasi l’intera notte in uno spizzicare continuo, senza riposare per nulla.

C’è chi invece cerca solamente alimenti dolci, come biscotti, cioccolato, yogurt, gelati confezionati, e chi invece il dolce non lo sopporta, e cerca pane, schiacciatine, salumi, formaggi, c’è chi addirittura si prepara la pasta.

Cosa possiamo fare per spezzare questo circolo vizioso?

Per prima cosa è necessario abbattere il carico glicemico notturno degli alimenti spesso consumati in queste situazioni (merendine, biscotti, budini, gelato, cioccolatini, caramelle).

In questo modo sarà più semplice avere fame la mattina e ricominciare a fare colazione, riacquistando una certa normalità.

La colazione e poi il pranzo, ci aiuteranno, pian piano, ad avere meno fame la sera. Così, aumentando la quantità di cibo ingerito nella prima parte della giornata, sottrarremo forza a quell’ istinto notturno di ricorrere al cibo.

 

Dott.ssa Valeria Cantarelli

 

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