Settoplastica, fine dell’incubo tampone

Focus

Fino a poco tempo fa l’intervento chirurgico di settoplastica o settoturbinoplastica era visto con timore dai pazienti.

Tale intervento mira a ripristinare la corretta respirazione nasale in pazienti con deviazioni congenite o acquisite del setto nasale.

L’intervento tradizionale con tampone

L’intervento, eseguito in anestesia generale, veniva concluso col posizionamento di un tampone nelle fosse nasali per contenere il setto e limitare il sanguinamento. Nei giorni successivi il tampone veniva asportato.

Molti pazienti riportavano questo momento come un’esperienza drammatica da molti definita: “sembra che ti strappino il cervello”.

Tale leggenda metropolitana, con il passa parola, ha reso questo intervento molto temibile e difficilmente proponibile da parte dello Specialista Otorinolaringoiatra, nonostante la tecnologia abbia prodotto tamponi che procuravano uno scarso fastidio alla rimozione.

La settoplastica senza tampone

Da circa un anno, nel Reparto di Otorinolaringoiatria dell’Ospedale di Saronno, utilizziamo una nuova metodologia che tranquillizza il paziente, in quanto il tampone non viene tolto, ma si riassorbe da solo nel giro di tre giorni dall’intervento.

Grazie alla moderna tecnologia, è stato creato questo prodotto che permette un efficace tamponamento delle fosse nasali ma che, finito il suo compito, inizia a dissolversi creando un “effetto pomata”.

In questo modo il naso ha una naturale ripresa delle sue funzioni in quanto non si formano fastidiose croste che obbligano ad una ripresa più lenta e fastidiosa.

La soddisfazione dei pazienti

Tutti i pazienti che hanno sperimentato questa nuova tecnologia sono rimasti molto soddisfatti. Da un lato, hanno affrontato l’intervento di settoplastica con meno paura, dall’altro, hanno ridotto il periodo di degenza.

Infatti, il paziente entra in ospedale il giorno dell’intervento e viene dimesso il mattino successivo.

Dott. Francesco Grazioli

 

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