Riabilitazione Neurocognitiva: riabilitare il corpo con il cervello

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La moderna Riabilitazione delle lesioni a carico del Sistema Nervoso Centrale può fare oggi riferimento a conoscenze che erano impensabili fino a qualche decennio fa: attualmente, gli esiti di malattie anche gravi come l’ictus, ma anche quelli derivanti da interventi neurochirurgici che interessano il cervello, possono essere affrontati con specifiche tecniche che, entro i limiti biologici imposti dalla patologia, favoriscono un recupero migliore di quello spontaneo.

Gli approcci attuali alla Riabilitazione delle cerebrolesioni si basano fondamentalmente su migliori conoscenze relative sia alla plasticità del Sistema Nervoso che alla organizzazione complessiva dei sistemi di moto.

Le convinzioni del passato

In passato, si riteneva che il cervello dell’adulto non potesse andare incontro a riorganizzazioni significative in caso di lesione: naturalmente, questa concezione lasciava un margine piuttosto ristretto alla Riabilitazione, alla quale veniva comunque riconosciuto un ruolo fondamentale nel favorire fenomeni di compenso di talune funzioni disturbate e nel ritardare o impedire l’insorgenza di danni secondari e terziari conseguenti all’immobilità, quali ad esempio le retrazioni muscolo-tendinee, le rigidità articolari, eccetera.

Progressivamente, grazie alla disponibilità di tecniche di indagine sempre più sofisticate, è stato invece possibile dimostrare che le esperienze cui viene sottoposto un soggetto sono in grado di condizionare in maniera significativa la struttura anatomica e funzionale del cervello.

Questi fenomeni, che hanno luogo durante i processi di apprendimento, modificano l’organizzazione dei collegamenti tra i neuroni che si infittiscono e rendono più efficiente la trasmissione elettrica del segnale da una cellula nervosa all’altra. Ciò sarebbe quanto si cerca di favorire in Riabilitazione, che può a buon diritto essere considerata una forma di apprendimento in condizioni patologiche.

La riabilitazione in epoca recente

Queste ultime decadi sono state importanti anche per altri motivi: come anticipato, conosciamo in dettaglio sempre maggiore le modalità di produzione del movimento, grazie al quale abbiamo la possibilità di interagire con il mondo esterno. Gli studiosi dei fenomeni motori hanno infatti avuto a disposizione una tecnologia molto sofisticata atta ad indagare una serie di processi che precedono il movimento visibile.

Se l’attività muscolare ha catturato per molto tempo l’attenzione dei ricercatori, oggi sappiamo che anche la più semplice azione che portiamo a termine in realtà richiede la partecipazione di specifiche aree cerebrali che presiedono, ad esempio, alla programmazione, alla pianificazione e alla organizzazione del movimento oppure alla coordinazione e configurazione degli arti nello spazio.

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Queste conoscenze sono molto ricche di implicazioni per la riabilitazione di quelle patologie, come l’ictus, nelle quali la contrazione muscolare è resa impossibile o difficoltosa a seguito di lesioni che interessano una di queste aree del cervello. In questo contesto, verso la fine degli anni ’70, è nata la proposta della Riabilitazione Neurocognitiva a opera del professor Carlo Perfetti e dei suoi Collaboratori.

Gli esercizi neurocognitivi

Gli esercizi neurocognitivi consistono dunque nella risoluzione di particolari “problemi” che il Paziente deve risolvere con il corpo, attivando i medesimi processi cognitivi che vengono ingaggiati quando si genera apprendimento: attenzione, motivazione, percezione, eccetera. Tali esercizi, che vengono eseguiti con l’aiuto e la guida del Fisioterapista, possono consistere nel riconoscimento di diverse superfici tattili o di differenti posizioni del corpo, ricercando la migliore riorganizzazione possibile del movimento alterato dalla lesione.

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La Riabilitazione Neurocognitiva è molto conosciuta anche in paesi stranieri come Spagna, Germania, Austria, Sudamerica e in particolare in Giappone. Trattamenti specialistici con questo innovativo metodo si possono effettuare presso la Casa di Cura “Le Terrazze” di Cunardo (VA), dove Riabilitatori neurocognitivi qualificati affrontano non soltanto patologie neurologiche, ma anche ortopediche e reumatologiche, con specificità e competenza.

Le Terrazze

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