Resveratrolo e potere antiossidante: leggenda o realtà?

articolo

Il nome non dirà molto ai più, ma il resveratrolo è una sostanza assunta abitualmente dagli appassionati di vino.

Si tratta di una fitoalessina, cioè di una sostanza prodotta dalla pianta per difendersi da parassiti, infezioni da funghi, radiazioni UV.

Dove si trova il resveratrolo

Il resveratrolo si trova nella vite, ma anche in una pianta differente: il Polygonum Cuspidatum e più precisamente nelle sue radici.

Le proprietà del resveratrolo

Il resveratrolo è un potente antiossidante che lavora soprattutto nel contrasto alla perossidazione dei lipidi, soprattutto delle LDL, ossia le molecole di colesterolo “cattivo”. Stimola inoltre la produzione di ossido nitrico, quindi favorisce la vasodilataizone, ed abbassa la pressione, inibisce l’aggregazione piastrinica, quindi evita trombosi.

Ha proprietà antivirali, anticancro (induce apoptosi in alcune cellule di tipo tumorale).

Resveratrolo e sirtuine

Ma come lavora il resveratrolo? Un primo step è stato studiato a livello del fegato. Il resveratrolo nel fegato attiva le sirtuine, enzimi utili a gestire il bilancio energetico delle cellule rendendole capaci di resistere allo stress ossidativo che le invecchia e le usura.

I ricercatori si sono spinti oltre e hanno studiato appieno tutte le funzioni delle sirtuine, scoprendo che si attivano non solo con il resveratrolo, ma anche con la restrizione calorica moderata (il semplice stare a dieta) e con il digiuno (purchè non eccessivamente prolungato).

Il circolo virtuoso che coinvolge resveratrolo e sirtuine

In queste condizioni, le sirtuine attivano l’ossidazione dei grassi e la gluconeogenesi, ossia la produzione di zuccheri da parte del nostro organismo. Le sirtuine attivate dal resveratrolo quindi modulano la risposta allo stress e l’omeostasi energetica dei tessuti.

In generale, esse regolano il metabolismo del grasso, quello degli zuccheri, ma anche la risposta immunitaria. La loro attività dipende dallo stato energetico della cellula.

La natura premia con una maggiore longevità chi mangia in modo moderato e ogni tanto salta un pasto, per esempio una volta la settimana. Assumendo resveratrolo spingiamo le sirtuine a lavorare di più.

Il test sui topini

I ricercatori hanno somministrato resveratrolo ad un gruppo di topini alimentato poi in eccesso. I topini non sono aumentati di peso, al contrario hanno sviluppato maggior capacità aerobica, maggior resistenza alla corsa, senza presentare resistenza insulinica, ed il loro invecchiamento è risultato più rallentato. Al contrario, animali geneticamente modificati per eliminare la presenza di sirtuine diventano obesi ed invecchiano precocemente.

Dott.ssa Valeria Cantarelli

 

Condividi su