Re-sincronizzazione cardiaca nello scompenso cardiaco

Focus

Lo scompenso cardiaco è una patologia causata dall’incapacità del cuore di avere la forza di “pompare” tutto il sangue che vi arriva in continuazione ad ogni battito.

In queste condizioni il cuore non è in grado di soddisfare la richiesta di sangue da parte di tutti i tessuti dei vari organi. L’insufficienza cardiaca è quindi l’evento finale di diverse patologie.

Tra le più importanti ricordiamo: l’infarto del miocardio, patologie valvolari oppure per un’ipertensione arteriosa non curata negli anni. Inoltre, essa può manifestarsi dopo cicli di chemioterapia.

Sintomi principali dello scompenso cardiaco: la dispnea

Lo scompenso cardiaco non è sempre facilmente individuabile: nel primo stadio la patologia è quasi del tutto asintomatica o pauci-sintomatica (pochi sintomi); inizialmente, quindi, si può avvertire affanno solo eseguendo sforzi fisici importanti.

Con il passare del tempo, però, l’andamento della malattia progredisce ed i sintomi diventano sempre più evidenti: si avvertono pertanto anche dopo sforzi lievi ed addirittura a riposo.

Il sintomo principale è sempre la mancanza d’aria (dispnea), sensazione di fiato corto (fame d’aria), insonnia notturna: il paziente inizia a dormire con 2-3 cuscini dietro le spalle e finisce per dormire quasi seduto negli stati avanzati della malattia.

Questo deve essere il campanello d’allarme più importante per il paziente per recarsi dal proprio medico curante riferendo questa situazione.

Scompenso cardiaco e re-sincronizzazione cardiaca: CRT

Spesso i farmaci ed un sano stile di vita, accompagnato da una regolare alimentazione, possono contribuire a migliorare i sintomi, tuttavia, quando queste soluzioni non sono più sufficienti, il cardiologo può decidere di impiantare un device per la re-sincronizzazione cardiaca (CRT).

La CRT non è altro che la simultanea contrazione del ventricolo destro e del ventricolo sinistro, azione che migliora la capacità di questo organo di pompare il sangue all’organismo.

Sia la terapia di re-sincronizzazione cardiaca con pacemaker bi-ventricolare (CRT-P) che soprattutto la terapia con defibrillatore cardiaco impiantabile CRT-D riducono la mortalità in questi pazienti con scompenso cardiaco fino al 36%.

Si tratta di dispositivi che danno ottimi risultati in termini di sopravvivenza e rallentamento della progressione della malattia.

La CRT è collegata al cuore per mezzo di due o tre fili (cateteri) che forniscono la giusta sequenza di impulsi elettrici alle tre camere cardiache (atrio destro, ventricolo destro e ventricolo sinistro).

I benefici della CRT

La CRT migliora i sintomi di insufficienza cardiaca come stanchezza, mancanza di respiro e intolleranza all’esercizio, ottimizzando e migliorando significativamente la vita dei pazienti. Per impiantare un dispositivo con terapia CRT è necessario un intervento di mini-chirurgia invasiva fatto in anestesia locale.

Questi dispositivi sono dei veri e propri computer in miniatura ed in genere vengono impiantati sotto la pelle in regione sotto-claveare sinistra.

Per molti ma non per tutti

Naturalmente, la re-sincronizzazione cardiaca CRT non è adatta a tutti i pazienti, ma i casi indicati sono giustamente selezionati tra la vasta coorte da parte del cardiologo, così da ottenere una maggiore efficacia clinica.

 

Alberto Bozzolan

Dott. Salvatore Arcidiacono

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