Come rallentare gli effetti del tempo sul viso

Tra gli inestetismi più temuti dalle donne (e non solo) il primo posto è occupato dalle rughe.

La loro natura inesorabile e puntuale ce le rende odiose, perché ci ricorda il vecchio adagio popolare che dice: “non c’è modo di fuggire al tempo che passa”.

In realtà, basta prestare attenzione a degli aspetti ben precisi e in questa sede si fornirà un breve e incisivo vademecum.

Le 4 azioni essenziali anti rughe

Sono quattro le azioni essenziali da porre in atto:

  1. Rimpolpare. Il primo passo da compiere è cercare di restituire tono e compattezza ai tessuti, così da combattere i cedimenti e la gravità. La strada per ottenere buoni risultati passa dall’idratazione costante e dall’utilizzo di prodotti appositi. Compito del medico estetico è fare un’adeguata consulenza per consigliare al paziente la migliore soluzione per il problema sottoposto.
  2. Liftare. Anche in questo caso è fondamentale l’idratazione, poiché contrastare la perdita di acqua da parte dei tessuti li renderà più elastici e aiuterà a mantenere la pelle giovane. L’alimentazione è un aspetto da non sottovalutare, con i cibi antiossidanti che sono efficaci anti-età naturali.
  3. Appianare le rughe. Se entro i trenta anni le rughe non sono troppo evidenti, dopo i quaranta, spesso, si assiste ad un rapido peggioramento. Il tempo non si può fermare, ma le rughe possono essere appianate tramite massaggi, ginnastica facciale, trattamenti medici (come la radiofrequenza e il laser) o cosmetici.
  4. Eliminare le macchie della pelle. Con l’avanzare dell’età, aumenta la probabilità di sviluppare macchie della pelle. Queste discromie, spesso, sono causate dalla luce del sole ed è quindi consigliabile applicare sempre una protezione adeguata al fine di prevenirle. Per attenuare le macchie già presenti, i trattamenti di riferimento sono quelli ambulatoriali che utilizzano raggi laser. 

Conclusione

Insomma, non ci sarà un modo definitivo per fuggire al tempo che passa, ma sicuramente con lo specialista adatto si possono trovare sistemi specifici per rallentarlo il più possibile.

 

Dott.ssa Veronica Manzoni

 

 

Condividi su