Psoriasi: cause e terapie

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La psoriasi e’ una patologia infiammatoria che si manifesta attraverso la  formazione di  placche in rilievo, di colore rosso acceso, rivestite da squame biancastre. Si tratta di un disturbo cutaneo  che può comparire a qualsiasi età (più spesso tra i 15 e i 35 e tra i 50 e i 60 anni) e interessare qualsiasi parte della cute, unghie comprese. E’ una patologia, con un’anomalia di crescita dei cheratinociti (le cellule dell’epidermide), con un decorso cronico-recidivante. Come si può intuire, la psoriasi, pur non essendo disabilitante, condiziona la vita a livello relazionale e sociale, a causa del disagio derivante dalle lesioni cutanee visibili agli occhi di tutti.

Cause e fattori scatenanti

Le cause che innescano l’infiammazione non sono ancora del tutto note ed è forte la componente genetica, tanto che il rischio di svilupparla cresce di dieci volte se un familiare ne è affetto. Nel tempo sono stati accertati alcuni fattori ambientali scatenanti, quali infezioni, fumo, abuso di alcool, stress, traumi e certi farmaci. Non esistono però modalità di prevenzione “garantite”, a parte evitare, per quanto possibile, i fattori sopra citati. Come detto, tutto il corpo può essere oggetto dei tipici sintomi, ma in genere sono i gomiti, le ginocchia e il cuoio capelluto a essere maggiormente interessati.

La diffusione, le diverse forme e le terapie specifiche

E’ una patologia diffusa a livello mondiale nell’ordine del 2-3% della popolazione e colpisce soprattutto chi ha la pelle chiara. In Italia le ultime stime parlano di circa 2 milioni di persone affette da psoriasi. Fortunatamente, nella maggior parte dei casi si tratta di forme lievi (9 su 10), con solo una minima percentuale di forme gravi (eritrodermiche o pustolose generalizzate).

I pazienti con psoriasi lieve spesso sono seguiti dal medico di medicina generale e tengono a bada i sintomi con la classica terapia topica, senza giungere all’attenzione dello specialista dermatologo. Per quanto riguarda invece i pazienti con forme medio-gravi, che necessitano quindi di una terapia sistemica, è necessario che essi vengano indirizzati dal dermatologo, il quale potrà valutare l’intervento più adeguato, nell’ambito di un ampio ventaglio oggi disponibile. Si hanno infatti a disposizione, oltre alla terapia topica e alla fototerapia, farmaci sistemici come metrotrexate, ciclosporina ed etretinato che possono essere prescritti da ogni dermatologo, mentre a livello ospedaliero c’è la possibilità di terapia con farmaci biologici per i casi più gravi o resistenti alle altre terapie.

 

Dott.ssa Delia Colombo

 

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