Pedodonzia: una dentatura sana e forte si coltiva fin da piccoli

E’ ormai diventata una specializzazione ricercata da molti genitori, che non si accontentano più di portare i propri bambini da un tradizionale odontoiatra “per adulti”.

Stiamo parlando della Pedodonzia (o Odontoiatria pediatrica), che cura e previene le patologie odontostomatologiche in età evolutiva, indicativamente dai 3-4 anni, quando in assenza di problemi dovrebbe avvenire la prima visita dentistica, ai 16 anni.

Secondo alcuni, già a 13 anni si potrebbe iniziare ad essere trattati “da grandi” da un punto di vista odontoiatrico, ma non esistono regole tassative: la scelta dipenderà anche dalle valutazioni fatte dallo specialista nel caso specifico.

E’ essenziale che l’odontoiatra che tratta un bambino sappia mettere a proprio agio il piccolo paziente, solitamente spaventato o comunque timoroso nell’approcciarsi con qualcosa che tende ad associare a sensazioni dolorose.

Non secondario è anche l’ambiente in cui viene accolto il bambino, che dovrebbe essere il più possibile “familiare”, contribuendo a rasserenarlo ed a fargli vivere l’esperienza, per quanto possibile, come un gioco.

Nella Pedodonzia è dunque di primaria valenza la qualità del rapporto umano instaurato.

 Il messaggio che deve in ogni caso passare è che non è mai troppo presto per iniziare a prendersi cura dei denti.

Genitori attenti all’igiene orale del proprio figlio, fin da piccolo, creeranno i giusti presupposti affinchè egli possa sviluppare una dentatura definitiva sana e forte.

La carie è l’incubo principale per i denti di un bambino per una serie di ragioni strettamente collegate alla sua tenera età: fino a 6 anni, in genere, non è in grado di spazzolarli in autonomia.

Inoltre, quando è molto piccolo non ha ben chiara la cognizione del tempo ed è fondamentale che i genitori gli ricordino sempre quando è il momento di dedicarsi all’igiene orale.

C’è poi l’incidenza massiccia degli zuccheri, che tra caramelle, biscotti, succhi e merendine varie, vengono assunti in grande quantità, depositandosi sui denti e contribuendo, insieme agli amidi ed ai batteri, alla formazione della placca, a sua volta causa della carie.

Una particolare forma di carie è proprio detta “da biberon”, in quanto provocata dal latte e dai liquidi zuccherati assunti col biberon, i quali rimangono a contatto con i denti del bambino per periodi prolungati (ad esempio durante la notte).

Una buona pratica di prevenzione consiste nel mettere solo acqua nel biberon prima di dormire, evitando liquidi zuccherati.

E’ molto importante poi l’apporto di fluoro, un minerale che rafforza i denti proteggendoli dalla carie.

Un’integrazione di fluoro per via orale può essere utile quando l’acqua potabile assunta quotidianamente non abbia già un quantitativo di fluoro ottimale (da 0,5 a 1,0 mg F/l).

Il primo dente va pulito con un tampone inumidito, poi, a mano a mano che compaiono gli altri, si passerà allo spazzolino ed al dentifricio.

Alcune buone norme sono:

  • scegliere uno spazzolino per bambini con setole morbide;
  • sostituirlo ogni 2/3 mesi o prima se consumato;
  • preferire un dentifricio per bambini se il gusto può rendere piacevole l’igiene orale, ma facendo attenzione che non venga ingerito;
  • passare il filo interdentale ogni giorno sui denti dei bambini, in modo da rimuovere i batteri e la placca che lo spazzolino non riesce a raggiungere;
  • controllare i bambini ogni volta che spazzolano i denti e passano il filo interdentale, fino a quando non siano in grado di farlo da soli correttamente.

In Pedodonzia, una procedura preventiva è rappresentata dalla sigillatura.

Essa consiste nell’applicare della resina sui solchi della superficie masticatoria dei denti posteriori (premolari e molari), dove il rischio di carie è maggiore.

Bastano pochi minuti e non serve anestesia: dopo la pulizia e la preparazione di un dente, sui solchi viene applicato il sigillante, fatto poi indurire con una luce apposita.

Di solito i sigillanti resistono alla normale masticazione, tuttavia dopo alcuni anni può rendersi necessaria una nuova applicazione.

Anche se la sigillatura aiuta a prevenire la carie sui solchi dei denti, l’uso costante di spazzolino e filo interdentale resta comunque indispensabile.

La perdita prematura di un dente da latte provoca lo spostamento dei denti adiacenti, impedendo a quello definitivo erompere correttamente.

In questi casi può essere indicato un mantenitore fissato ai denti vicini, per preservare lo spazio necessario all’eruzione del dente definitivo. I bambini, giocando o facendo sport, sono poi soggetti facilmente a traumi dentali.

Ecco che un’adeguata protezione può prevenire o ridurre tali traumi: un paradenti può essere acquistato nei negozi di articoli sportivi o fatto su misura dal dentista.

Controlli regolari, iniziando dai primi anni di vita, e trattamenti preventivi assicurano un sorriso sano ai vostri bambini.

Un’accurata analisi della morfologia e dell’anatomia funzionale del distretto cranio-facciale è altrettanto di fondamentale importanza.

Per concludere, se l’odontoiatria deve fare la sua parte, i genitori devono dare il buon esempio, spazzolando i denti dopo i pasti, usando il filo interdentale ogni giorno, mangiando in modo sano ed equilibrato, facendo controlli dentistici regolari e non associando a pensieri o situazione negative il recarsi a controllare i denti.

Tutto questo faciliterà il compito del dentista e sarà una maggiore garanzia di successo.

 Alessia Almasio

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