Otite cronica: nei più piccoli la terapia chirurgica è risolutiva

Otite cronica: nei più piccoli la terapia chirurgica è risolutiva

 

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L’otite è una infiammazione che colpisce l’orecchio e può manifestarsi in forma acuta o cronica, in particolare in età pediatrica. La forma acuta, a seconda dei casi, si risolve con una terapia antibiotica/antivirale o con rimedi naturali, ma quando si tratta di una forma cronica la situazione inevitabilmente si complica.

L’otite cronica dell’infanzia rappresenta infatti un problema spesso sottostimato sia dai pediatri che dai familiari. Il 60% dei bambini fra i 3 e i 6 anni soffre di otite a timpano integro. Si tratta della cosiddetta otite catarrale, caratterizzata dalla presenza nella cassa timpanica di un versamento liquido, più raramente gelatinoso, che in percentuale significativa provoca una sordità sufficiente a rallentare la normale evoluzione del linguaggio e di conseguenza dell’apprendimento. La terapia medica è assolutamente inefficace in questi casi. La terapia chirurgica nei casi più gravi, mediante l’apposizione di piccolissimi drenaggi timpanici, è risolutiva. Si tratta di una chirurgia semplice che deve essere consigliata solo in presenza di una sordità persistente nel tempo. Il fatto che oltre il 90% delle otiti catarrali si risolva dopo i 6-7 anni non deve indurre il medico a sottostimare le conseguenze sia a medio che a lungo termine di una prolungata deprivazione acustica in una fase evolutiva così delicata.

Anche nei casi di perforazione della membrana timpanica, cioè nella otite cronica purulenta, la terapia chirurgica mediante la semplice ricostruzione del timpano (miringoplastica) rappresenta l’unica opzione per evitare che ripetuti episodi di infezione dell’orecchio provochino nel tempo sordità irreversibili. Eventuali lesioni della catena degli ossicini possono e devono essere riparate contemporaneamente alla ricostruzione della membrana timpanica garantendo ai pazienti un soddisfacente recupero della funzione uditiva.

L’atteggiamento “prudente” di molti otologi, che consigliano di procrastinare gli interventi di miringoplastica in età post-adolescenziale, è superato dalla evidenza clinica. L’85% dei piccoli pazienti presenta infatti un risultato di guarigione stabile nel tempo.

Dott. Roberto Pareschi

Dott. Roberto Pareschi

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