Ossigeno ozonoterapia O2 O3 nella riabilitazione

Ossigeno ozonoterapia O2 O3 nella riabilitazione

 

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Una vertebra è formata da un corpo anteriore, due peduncoli, che delimitano uno spazio ovoidale (foro intervertebrale) attraverso il quale transitano le radici che si uniscono nei plessi da cui si distaccano i nervi periferici. Tali strutture delimitano uno spazio che contiene il midollo spinale. Tra due vertebre adiacenti è presente una specie di nocciolo (un disco intervertebrale) che permette la motilità nei vari piani e una buona stabilità; è composto da un anello fibroso (costituito da lamelle fibrocartilagine concentriche ed un nucleo polposo costituito da un gel).

La motilità è assicurata dall’apparato muscolare, la stabilità dall’apparato legamentoso.

Esistono cause determinanti l’ernia, o protusione, di origine meccanica: sollevamento pesi in maniera brutale e ripetuta e/o disequilibrio del rachide o bacino.

Si può descrivere una:

  • Sindrome da irritazione radicolare con sintomi sensitivi
  • Sindrome deficitaria con sintomi sensitivi (parestesie) e motori come:
    • indebolimento dei muscoli innervati dalla radice convessa
    • scomparsa o attenuazione dei riflessi osteotendinei nel territorio della stessa radice
    • sindrome da interruzione radicolare (paralisi radicolare)

La durata e l’andamento, in aggravamento, remissione alternante, sono estremamente variabili.

Numerosi studi comparativi su interventi da una parte ed ossigeno ozonoterapia paravertebrale, dopo 6/12 mesi, possono dimostrare sostanziale uguaglianza dei risultati clinici.

Risultato: dopo intervento la non completa risoluzione della sintomatologia, la possibilità di recidiva di ernia nella stessa sede o ricomparsa di altra ernia nel territorio sovrastante, la possibilità di instabilità vertebrale.

Dal 1988/89 pratico in ambiente ambulatoriale ad una distanza di due cm dalla apofisi spinale, ossigenoozono paravertebrale, seguendo i protocolli SIOOT e apparecchiature dedicate, senza la necessità di ambienti dedicati e di amplificazione di brillanza, per la verifica della corretta posizione intradiscale dell’ago, come invece è indispensabile con altra tecnica.

L’indicazione principale è costituita dal conflitto disco radicolare, si precisa che per la diffusibilità della miscela, non esistono problemi di topografia, di stadio e di sede. I risultati ottenuti nel trattamento di lombo sciatalgie, cervicobracalgie da conflitti disco radicolari su base degenerativa, con due applicazioni settimanali, sono al disopra del 90%, con mancanza di effetti collaterali di intolleranza o altro.

Durante le fasi di remissione, si consiglia di inserire la kinesiterapia con metodo di osteopatia e posturologia propiacettiva. A tale riguardo si consigliano anche programmi appropriati di giusta alimentazione, verificata dopo adeguato esame di intolleranza, per aiutare l’organismo a ritrovare il suo giusto equilibrio chimico per una buona elasticità e formazione di strutture cartilaginee.

In conclusione, nelle ernie e protusioni, la remissione della sintomatologia è rapida, i vantaggi rispetto alle altre metodiche tradizionali sono essenzialmente rappresentati dall’assenza di effetti collaterali.

 

Dott. Franco Rosso

Dott. Franco Rosso

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