La genomica contro lo stress

La genomica contro lo stress

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La parola d’ordine di ogni messaggio è “il prima possibile”. Fast food, fast track, fast forward, cibo veloce, strada veloce, avanti tutta! Ecco qui l’essenza della nostra epoca e del suo modello maniacale: come disse A. Huxley all’inizio del Novecento, noi moderni non abbiamo inventato nessun nuovo peccato capitale oltre ai sette peccati capitali dei tempi antichi, se non la fretta.

Ma in che cosa consiste lo stress? Lo stress è indirettamente sinonimo di “cambiamento”. E’ una reazione tipica di adattamento dell’organismo ad una qualche modificazione rispetto alla omeostasi, alla stabilità in cui il corpo si veniva a trovare antecedentemente. Ecco il nostro ciclo vitale: rilassamento, stato di allarme, tensione, reazione alla situazione di allarme, ricerca di un nuovo equilibrio. L’aspetto negativo legato allo stress è dato dal soffermarsi “troppo” sua una di queste cinque fasi. Il nostro organismo reagisce allo stress aumentando la secrezione di alcuni ormoni/fattori bio-umorali e provvedendo a inibirne il rilascio di altri. Neurotrasmettitori come la serotonina, la noradrenalina e la dopamina incominciano a malfunzionare, favorendo una sorta di stato tensivo cerebrale. Ne conseguono sintomi quali: riduzione delle performance mnesiche, calo dei riflessi e dell’attenzione, minor capacità di adattamento nei confronti degli stimoli e delle situazioni esterne, riduzione dell’efficienza delle proprie prestazioni sia in ambito lavorativo sia in un contesto famigliare, calo della libido (sia nel sesso maschile che in quello femminile), depressione.

Non sempre è possibile evitare le situazioni stressogene; speso è necessario trovare una sorta di convivenza forzata, per questo si sente parlare di “gestione” dello stress piuttosto che di sua radicale eliminazione. Per gestire lo stress ecco che ci viene incontro la genomica. Nell’AMIA G Relax DNA test si sono presi in considerazione alcuni polimorfismi genetici che possono da un lato inquadrare il soggetto come un individuo più o meno esposto al rischio di distress (le conseguenze negative dello stress), dall’altro evidenziarne i “punti deboli” genetici, che possono esacerbare disturbi e conseguenze sul piano clinico, in caso di conclamato distress: dalle performance mnesiche a quelle neurologiche, dalla funzionalità dei neurotrasmettitori a quella del sistema dopaminergico.  Attraverso il Test genetico AMIA G Relax vengono quindi evidenziati i “punti deboli” che possono esporre l’organismo, sul piano psico-fisico, alle conseguenze nefaste dello stress, così da poter migliorare, attraverso mirati approcci su misura del proprio DNA, la personale resistenza verso gli stressors ed intervenire in modo coerente con le proprie suscettibilità.

 

Dott. Damiano Galimberti

Dott. Damiano Galimberti

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