Coniugare funzionalità ed estetica nella rinosettoplastica

Coniugare funzionalità ed estetica nella rinosettoplastica

 

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L’intervento di rinosettoplastica rappresenta da sempre una sfida per il chirurgo plastico sia per la complessità delle strutture anatomiche coinvolte che per la difficoltà di ripristino della funzione respiratoria.

La Chirurgia Plastica si prefigge l’obiettivo di fondere in un unico intervento sia la correzione di eventuali deficit funzionali che il raggiungimento dell’ottimale estetico.

Il naso è l’essenza stessa del volto: quando è esteticamente bello risulta armonicamente “inglobato” nel volto; viceversa, se deforme o sproporzionato, risulta subito evidente e viene notato da chi ci è di fronte.

La principale finalità della rinosettoplastica è quella di correggere da una parte il disturbo ventilatorio della piramide nasale e dall’altra quella di restituirle forma ed armonia, perseguendo il concetto delle giuste proporzioni.

Si tratta di un intervento che richiede enorme abilità ed esperienza per non incorrere in quelle che sono considerate “storture” chirurgiche ed estetiche.

Personalmente, sostengo da sempre come non esista il naso personalizzato, bensì il naso perfetto, con quelle fattezze di dimensione e forma dettate dalle analisi estetiche, senza che sembri rifatto.

Solo in tale modo il naso potrà collocarsi in armonia con l’intero volto e risulterà pertanto differente, non perché “diverso”, bensì perché collocato in “volti diversi”.

Ma a chi rivolgersi nel momento in cui si sceglie di sottoporsi ad un intervento di rinosettoplastica?

Per poter effettuare una scelta consapevole è bene ricordare che tale intervento richiede:

  • solide conoscenze di anatomia chirurgica;
  • competenza ed esperienza inerenti le diverse tecniche necessarie al raggiungimento dell’ottimale estetico-funzionale;
  • insight su ciò che è bello.

Solo il chirurgo che possiede tutte queste competenze, derivanti da una formazione di lunga durata e da una consolidata esperienza sul campo, padroneggia quel “know-how” che gli ha permesso negli anni di tradurre in tecnica l’insight del bello.foto aggiuntiva bruschi

Tale consapevolezza viene raggiunta focalizzandosi sul concetto che non può esistere un ripristino estetico che non sia funzionalmente valido; la ricerca dell’estetica non deve essere considerata diminuitiva, ma piuttosto un valore imprescindibile.

E’ assodato che noi italiani abbiamo insite alcune caratteristiche che vengono apprezzate da tutti: il senso innato del bello, uno spiccato insight del gusto, la percezione delle proporzioni ottimali come sinonimo di bellezza e armonia.

Il sottoscritto insegna anche come coltivare questa cognizione, mediante percorsi di formazione adeguati, per raggiungere un livello di competenza tale da permettere al chirurgo plastico di poter affrontare correttamente un intervento di rinosettoplastica.

Proprio per questo, citando Michelangelo che identificava nelle proporzioni la chiave di volta per il raggiungimento della bellezza, insisto nel dire non solo tecnica ma anche senso artistico, così da poter trasporre tale concetto all’interno della chirurgia plastica.

In particolar modo, un naso bello e armonico è tutta una questione di proporzioni e nella rinoplastica i millimetri fanno la differenza.

Tutto ciò si condensa nella filosofia di ITPAS (Italian Plastic Aesthetic Surgery), nata da una personale idea  proprio per sottolineare l’innata propensione logo ITPASdei chirurghi plastici italiani alla ricerca del bello e di tutto ciò che ad esso si correla, coniugando la correzione del deficit funzionale con un alto valore estetico.

La Chirurgia Plastica Ricostruttiva ed Estetica non vuole essere solo tecnica e ITPAS  incarna questa filosofia del bello traducendolo nelle tecniche chirurgiche sofisticate che noi abbiamo a disposizione.

bruschi tondo

Prof. Stefano Bruschi

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