Cellulite, in Italia la soluzione definitiva

E’ l’incubo della maggior parte delle donne e i media di gossip fanno a gara a mostrare che anche donne considerate bellissime in realtà soffrono di cellulite, tecnicamente “lipodistrofia”. Si dibatte poi se si tratti di un semplice inestetismo o di vera patologia, come personalmente ritengo sia, considerato che essa coinvolge l’intero microcircolo.

Le cause e la manifestazione

La cellulite affonda le sue radici in una predisposizione genetica, nella vita sedentaria, nell’alimentazione scorretta, nel ridotto apporto idrico, nell’abuso di alcool e caffè e in molte altre cause tutt’ora non conosciute. La flogosi che ne deriva, di conseguenza, determina un inspessimento con retrazione dei tralci fibrosi. Tutto ciò è responsabile dell’irregolarità cutanea meglio conosciuta come “a buccia d’arancia“, che colpisce, in genere, la regione dei glutei e delle cosce.

Le tecniche tradizionali

Nel corso degli anni sono state utilizzate molteplici tecniche – sia conservative che invasive- per migliorare questo difetto estetico e funzionale, ma con scarsi successi. La stessa liposuzione o liposcultura consente, indubbiamente, di ottenere una riduzione della massa adiposa, ma spesso non risolve il problema della “cute a buccia d’arancia”.

La novità rivoluzionaria dagli Stati Uniti

Da pochi mesi, anche in Italia, è disponibile una nuova tecnica per l’eliminazione della lipodistrofia, o meglio, per la risoluzione del deficit estetico sopracitato. Si tratta di CELLFINA. Attraverso l’impiego di una apparecchiatura approvata dalla Food And Drug Administration (FDA), l’agenzia nazionale statunitense competente a rilasciare le autorizzazioni in materia di cibo, farmaci e dispositivi medico-chirurgici, il medico operatore agisce direttamente sulle cause che generano quello che comunemente è chiamato “aspetto a materasso“, vale a dire sulla trazione che le fibre connettive esercitano sulla cute di cosce e glutei.

Come funziona CELLFINA

Il trattamento si effettua in ambulatorio in anestesia locale. L’ apparecchio utilizzato viene applicato sulla parte da trattare e, grazie ad una lieve aspirazione, i tessuti sottostanti vengono sollevati di qualche millimetro. Successivamente, viene inserito un ago sottile che diffonde l’anestesia locale e, appena quest’ultima ha fatto effetto, viene introdotto un ago-bisturi di diametro maggiore, con cui vengono recise le fibre connettive retraenti presenti tra i tessuti sclerotizzati ed il grasso. Non viene applicato nessun punto di sutura.

L’efficacia di CELLFINA

I risultati sono visibili già dopo tre – quattro giorni ed i controlli effettuati a tre anni dalla FDA confermano una validità del trattamento pari al 98%, con ottime indicazioni sul carattere definitivo del trattamento.

Attualmente in Italia soltanto 15 specialisti, tra cui la sottoscritta in Piemonte, utilizzano CELLFINA.

Alessia Almasio

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