Cellulite e DNA

Cellulite e DNA

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Uno dei principali responsabili della cellulite si può oggi scoprire con un test sul DNA. Ricerche scientifiche hanno dimostrato che la cellulite dipende da più fattori, alcuni legati allo stile di vita, alla postura, all’alimentazione ed altri correlati ad alcune componenti genetiche che appartengono, univocamente, a ciascuno di noi. Ne è la prova lampante il fatto che due donne, che seguono lo stesso trattamento “anti-cellulite”, possono ritrovarsi con risultati profondamente differenti. E questo dipende anche dal fatto che hanno una struttura genetica differente. In pratica viene individuata una miglior strategia: nutrizionale (aspetti qualitativi dell’alimentazione), cosmeceutica (tipologia di principi attivi da inserire nei cosmetici ad uso domiciliare), nutraceutica (eventuali integratori mirati, a misura del proprio DNA), trattamenti medico-estetici ad personam. Il tutto per una strategia contro la cellulite il più possibile personalizzata.

Dal patrimonio genetico di ogni individuo derivano peculiarità differenti quali: altezza, bellezza, pelle, nonché l’invecchiamento stesso, condizionato dal nostro DNA e dalla sua interazione con lo stile di vita. Questo è il motivo per cui non tutti invecchiano allo stesso modo e con gli stessi tempi, a prescindere dall’età anagrafica. Le analisi genetiche dell’epidermide, così come quelle della cellulite, rivelano, con chiarezza, ciò che esteticamente ci fa diventare e sembrare più vecchi, ma anche gli inestetismi che sono alla base della cellulite.

La cellulite è un problema comune, multifattoriale che grava sulla salute estetica femminile, spesso già in età post adolescenziale. L’aspetto più macroscopico è dato da alterazioni della cute, che conferiscono alla stessa il classico aspetto a buccia d’arancia. Sebbene fattori genetici siano stati suggeriti per giocare un ruolo nello sviluppo della cellulite, il background genetico di questa condizione non è mai stato in passato chiaro. Oggi si ha invece a disposizione una specie di lente d’ingrandimento, in grado di portare l’attenzione degli specialisti medici su associazioni di varianti (polimorfismi) genomiche e quindi sulla suscettibilità (predisposizione) verso la cellulite.

Individuata la genesi del fenomeno, si possono quindi impostare terapie mirate, anche a scopo preventivo. Queste varianti genetiche sono associate a cellulite nelle donne sane e non necessariamente in sovrappeso. Le alterazioni circolatorio locale, così come fattori di origine metabolica o che possono condizionare la risposta dei tessuti alla cattiva ossigenazione locale (ipossia), possono quindi essere una causa, piuttosto che una conseguenza, della formazione di cellulite.

Con il test ci è quindi data la possibilità non solo di raggiungere una maggior consapevolezza delle cause che stanno a monte di questo disturbo estetico, ma anche di poter immediatamente disporre di suggerimenti nutrizionali, così come di poter scegliere più coscienziosamente quali trattamenti eventualmente poi effettuare.

 

Dott. Damiano Galimberti

Dott. Damiano Galimberti

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