Allattamento al seno: benefici e consigli

Allattamento al seno benefici e consigli
Allattamento al seno benefici e consigli

Fino a lunedì 7 ottobre stiamo vivendo la settimana 2019 dedicata alla promozione dell’allattamento al seno a livello mondiale. In questo articolo desidero fornire alcune informazioni e indicazioni sui benefici del latte materno, su come favorire l’allattamento, infine su come cambia il latte e mantenerne la produzione.

Benefici dell’allattamento al seno per mamma e bambino

L’allattamento al seno è specie-specifico e individuo specifico (inteso come coppia mamma-bimbo).

Il latte materno è considerato un vero e proprio tessuto vivo ricco in acqua, proteine, grassi, zuccheri, micronutrienti, oligosaccaridi, minerali, immunoglobuline, fattori della crescita, enzimi, eccetera.

I benefici sono innumerevoli per la mamma, per il bimbo, per entrambi.

I benefici per la mamma sono:

  • ripresa peso corporeo pregravidico,
  • riduzione rischio tumore seno e ovaie,
  • riduzione rischio emorragico postparto,
  • miglior stato psicologico-emotivo postparto.

I benefici per il bimbo sono:

  • riduzione malattie a carico dell’apparato respiratorio,
  • riduzione insorgenza diabete mellito, di alcuni tipi di tumore e di allergie,
  • corretto sviluppo dell’intestino, del microbiota intestinale, del sistema nervoso e immunitario.

L’allattamento favorisce lo sviluppo del senso di sazietà nel bimbo, utile poi nello svezzamento.

Inoltre, favorisce una buona relazione mamma-bimbo.

Come favorire e avviare l’allattamento al seno

Per garantirsi un buon allattamento al seno è utile informarsi già in gravidanza, creando una rete di aiuti con altre (future) mamme e con professionisti.

Alla nascita è fondamentale:

  •  favorire il pelle a pelle e dare il tempo a mamma e bimbo di riconoscersi, guardarsi, toccarsi;
  • ritardare il taglio del cordone e posticipare tutte le azioni di routine ospedaliere;
  • dare il tempo al bimbo di scivolare dalla pancia al seno, annusare gli odori della mamma e infine lasciare che si attacchi e inizi a succhiare. Questo genera un rilascio importante di ossitocina che favorisce il distacco della placenta riducendo il rischio emorragico materno.

Il tempo e lo spazio dato a mamma e bimbo favoriscono l’avvio dell’allattamento, il bonding, l’imprinting batteriologico e la relazione.

Nei giorni seguenti il bambino va sempre attaccato al seno a richiesta.

Come cambia il latte materno durante l’allattamento al seno

Il latte è un tessuto in formazione che cambia le sue caratteristiche nel tempo, durante la giornata e nella stessa poppata.

All’inizio il seno produce colostro (oro liquido ricco in zuccheri e anticorpi, è il primo sistema di difesa del neonato, si forma già in gravidanza, è lassativo, piccole quantità tra gli 80 e 150cc), successivamente il latte di transizione (giallino, viene prodotto in quantità maggiori, ricco in grassi e lattosio), infine il latte maturo.

Nel corso della giornata la mamma produce latte in base alle richieste del neonato. Nel primo periodo il neonato si attaccherà spesso per garantirsi la produzione del latte, stimolando con la suzione la produzione e rilascio degli ormoni necessari.

I due ormoni protagonisti sono:

  • la prolattina, per la produzione del latte,
  •  l’ossitocina, per l’ejezione del latte.

Vi è poi una proteina indentificata dall’acronimo F.I.L. (Fattore di Inibizione della Lattazione) che attiva un sistema di autocontrollo e autodifesa contro i danni derivanti da eccessiva produzione di latte.

Nella poppata il primo latte è acquoso e zuccherino serve per dissetare, il secondo latte è grasso e serve per il nutrimento. Il latte cambia gusto in base a ciò che la mamma mangia.

Come mantenere la produzione di latte durante l’allattamento al seno

Per mantenere una adeguata produzione di latte, è essenziale seguire alcune regole/accorgimenti:

  • Attaccare il bimbo a richiesta e correttamente per evitare ragadi,
  • Esporre seno all’aria dopo la poppata e bagnare il capezzolo con il proprio latte e attaccar correttamente al seno per evitare ragadi,
  • Provvedere all’giene quotidiana solo con acqua,
  • Non utilizzare reggiseno con ferretto né coppette assorbilatte che tappano e ostruiscono,
  • Utilizzare ausili come paracapezzoli, coppette d’argento, eccetera, solo se seguite da un professionista,
  • Drenare bene il seno attraverso la suzione del bimbo e la spremitura manuale per evitare ingorghi e dotti ostruiti,
  • Mangiare bene e sano, idratarsi con acqua e tisane,
  • Riposarsi,
  • Allattare in posizione comoda,
  • Farsi aiutare nei lavori di casa, nell’accudimento del neonato, prendersi cura di se stesse.
ostetrica nadin
Dott.ssa Giorgia Nadin ostetrica

Dott.ssa Giorgia Nadin

Condividi su